Cristoforo Marzaroli (Salsomaggiore, 13 marzo 1836 – Parma, 23 febbraio 1871) - ScultoreCristoforo Marzaroli (Salsomaggiore, 13 marzo 1836 – Parma, 23 febbraio 1871) è stato uno scultore italiano. Può studiare grazie al sostegno economico dei suoi concittadini che aprirono una sottoscrizione per potergli permettere di frequentare l’Accademia d’Arte, prima a Parma e poi a Firenze.

Cristoforo Marzaroli - La nostalgia - Largo Roma - Salsomaggiore T.Sua è una figura allegorica di donna per Porta Nino Bixio, già Porta San Francesco, a Parma, e il monumento funebre di Albertina Sanvitale nell'abbazia di San Giovanni Evangelista di Parma. Nel 1867 scolpì una grande statua in marmo di Gian Domenico Romagnosi posta davanti alla chiesa di San Francesco a Piacenza. Fra il 1866 ed il ’67 esegue la scultura "La strega", ora conservata nella gipsoteca dell'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma (luogo dove si conservano i calchi o le riproduzioni di gesso per le statue realizzate indistintamente in marmo, bronzo, terracotta), fusa in bronzo dagli “Amici di Salsomaggiore”. "La Strega" rappresenta una delle più significative opere della breve vita artistica dello scultore salsese (morì all'età di soli 35 anni per un attacco di tisi, malattia che da vari anni lo minava). Inizialmente fu realizzata in gesso, l’originale è conservato nella gipsoteca dell'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma, e rappresenta una vecchia signora seduta su una sedia, protesa in avanti e con i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Probabilmente una maga o una fattucchiera, come lasciano intuire la bacchetta e il libro che tiene tra le dita, il rospo, la serpe e il crogiuolo ai suoi piedi. La stupenda opera è stata restituita all'ammirazione della città grazie al "Comitato Marzaroli", che si occupò di far eseguire la fusione in bronzo della statua. La copia in bronzo, a cura dello scultore Gianantonio Cristalli, venne fusa con il metodo a cera persa nelle fonderie Caggiati di Colorno (Parma) a partire da uno stampo in silicone ricavato dall'originale del Marzaroli. La posa nel Parco Corazza e l'inaugurazione avvennero nel 2006. Un’altra scultura di notevole interesse, realizzata tra il 1864 e il 1865, è “La Nostalgia” posata in Largo Roma a Salsomaggiore Terme. "La Nostalgia"  è considerata dalla critica come il capolavoro di Cristoforo Marzaroli (1836-1871). La scultura in bronzo è stata fusa a partire da un modello in gesso realizzato tra il 1864 e il 1865. Dopo l’esposizione a Firenze fu prestata con successo anche all’esposizione universale di Parigi dove però riportò gravi danni durante il trasporto. L'originale in gesso è ora conservato presso l'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma. 

Gazzetta di Parma -  26 Marzo 1925 - Giulio Monteverde e Cristoforo Marzaoli - Il colombo e la nostalgia

Gazzetta di Parma - 3 settembre 1924 - Lo scultore Marzaroli

1874 - Scritti d'arte di Alberto Rondani - Cristoforo Marzaroli

Cristoforo Marzaroli  la stregaMarzaroli Cristoforo (1837 - 1871) - Era scultore. Aveva avuto, come Giotto, per primo maestro la natura. Nel paesetto di Salsomaggiore, contado Parmense, ov'è uno Stabilimento balneario frequentatissimo, un giovinetto di quei colli presentava ai forestieri certe graziose figurine di cosi giuste proporzioni, e così espressive, che tutti ne meravigliavano e le comperavano. Il piccolo artista aveva un'aria di volto buona, ingenua, maniere semplici e timide; ma da quel volto solea lampeggiare la luce del genio. Trovò un generoso benefattore nel farmacista Mariano Pigorini; al quale associatisi altri, si potè mandarlo a Parma agli studi, ed entrò nella Scuola di Scultura del Prof. Cav. Agostino Ferrarini. Poco più che adolescente modellò un S. Sebastiano annunziando con esso il più vero ed efficace sentimento dell'arte. Un Parmigianino, non lascia desiderare maggior testimonianza de' suoi progressi. Concorre al premio detto di pensione; vince, e si reca a Firenze, e tanto studia e va innanzi da produrre la sua Nostalgia ; quella commovente e gentile personificazione d'un affetto doloroso, d'un male, cui nessuna parola basta ad esprimere. Fu questa l'opera, per la quale, primo, ebbe primo premio nella Scultura alla Esposizione artistica nazionale del 1870: il maggiore e l'ultimo suo trionfo. Tornato a Parma, un grande scoramento era entrato nell'animo suo; colpa il non aver lavoro in strettissime condizioni. Il maestro; gli amici, il Conte Luigi Sanvitale lo rianimano, l'aiutano: modella stupendamente l'illustre Professore Scaramuzza. Poi rappresenta una strega, lavoro condotto con verità e fine magistero. Cominciava ad aver grido; gli si commette la statua monumentale di Giandomenico Romagnosi, ed è la prima che Cristoforo ha la consolazione di scolpire in marmo. Gli si affida quindi il Monumento a quella insigne donna che fu la Contessa Albertina moglie al rammentato conte Luigi. Ed il Marzaroli ideava quella Signora, del cui serto la carità era gemma fulgente sopra le altre, in atto di proteggitrice del vecchio e della fanciulletta, i quali abbracciano le ginocchia di lei. Il gruppo era già sbozzato in marmo. ... altra mano lo terminò. (1) 
Avea nondimeno condotto a termine il busto della medesima Signora , traducendolo da' ritratti, ed indovinandone il carattere e l'espressione, quantunque non avesse mai veduta la Contessa Albertina, la quale pur gli era stata benefattrice.
E nell'intervallo fra lo scolpire il Romagnosi e preparare il mentovato gruppo, scolpi il proprio bambino in una figurina bella, cara, e che può dirsi il cuor dell'autore.
Egli era crudelmente rapito agli amici, all'arte dopo non pochi mesi d’insanabile malattia!

(1) Ammirasi nella Chiesa di S. Gio. Evang. prima Cappella a destra entrando.

 

 

 

 

Fonte: Dizionario biografico dei parmigiani illustri o benemeriti nelle scienze, nelle lettere e nelle arti o per altra guisa notevoli per Giovanni Battista Janelli tenente colonnello nell'esercito italiano - 1877

 

marzaroli marco nonno cristoforo alcentro

Al centro Marco Marzaroli nonno di Cristoforo 

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