Giovanni Valentini (Salsomaggiore,1816 - Salsomaggiore,1886) Giovanni Valentini (N. Salsomaggiore,15-7-1816 - M. Salsomaggiore,28-3-1886) - Laureato a Parma nel 1840, nel 1841 diventa medico condotto al posto di Lorenzo Berzieri, del quale continua l'opera perfezionando gli esperimenti. Le cure venivano fatte nella sua stessa casa e poi, nel 1847, in alcuni locali allestiti, col consenso del Governo Parmense, da Lodovico Rocca, maestro a Salso. Il Valentini che era stato nominato ispettore del piccolo stabilimento, fece accurate relazioni e statistiche che vennero per la prima volta pubblicate nella «Gazzetta Ufficiale» di Parma del 2 agosto 1847.

In questo primo anno di esperimenti vennero curati circa 300 infermi con brillanti risultati. L'anno successivo il Rocca dovette partire da Salso, ed allora il piccolo Stabilimento venne condotto da Giulio Bussandri, proprietario del locale, sino al 1850, anno in cui il francese Conte Alessandro d' Adhèmar diventò concessionario delle saline. Il Valentini riuscì a convincere il nuovo concessionario ad aprire un nuovo stabilimento provvisto di dodici vasche ed altrettanti camerini e il numero dei pazienti crebbe rapidamente. Ma l'improvvisa rescissione del contratto d'affitto delle Saline da parte dell'Adhèmar, mise in serio pericolo, proprio sul nascere, il progetto. Grazie alla tenacia del Valentini e l'aiuto del Conte Alberto Scribani Rossi, nominato Direttore delle Saline, ottenne che fosse ampliato lo stabilimento sotto la direzione del Prof. Pierluigi Montechini di Parma. Questo edificio, che assunse in seguito la denominazione di « Stabilimento Vecchio », fu aperto nel 1852. Dopo diversi anni al posto di questo stabilimento furono costruite le Terme Berzieri. Negli anni successivi Giovanni Valentini continuò la sua opera di Direttore dei bagni, e nel 1857, in seguito ad un'analisi delle acque da lui richiesta ed eseguita dal Prof. Galeazzo Truffi, trasse argomento per compilare un primo studio sulle acque di Salso: « Salsomaggiore, le sue saline e i suoi bagni salsoiodici ». Il Governo, gli assegnò una retribuzione annua di 250 lire per l’ufficio di Medico Ispettore e poi, poco dopo, nell’Ottobre di quello stesso anno 1857, avendo istituito un Ufficio di statistica medica generale presso il Protomedicato di Parma, lo chiamò ad occupare tale carica collo stipendio di 1300 lire.

Nel 1857 Valentini scriveva "Nel 1841, anno in cui venni prescelto a medico condotto di questo Comune, fu mio pensiero di intrapprendere uno studio pratico sulle acque minerali di Salso, per ciò che riguarda la terapia, prendendo a norma le poche osservazioni che l’ottimo mio antecessore ed amico dott. Berzieri aveva pel primo l’anno innanzi istituite, facendo fare bagni nelle cosi dette acque madri allungate in giusta proporzione nell’acqua comune. Per cui in mia casa, somministrando i mezzi per bagnature ad alcuni amici e conoscenti che ne abbisognavano, ebbi la soddisfazione di vedere gradatamente prosperare negli anni seguenti la mia impresa, non tanto per aumento dei concorrenti, quanto per il prospero successo delle cure."

Caduto nel 1859 il Governo ducale gli venne riconfermato dal Farini l’incarico di Direttore dello Stabilimento balneare e quello di Relatore statistico. Gli anni che seguirono segnano un periodo di intensa attività del Valentini, fra le sue pubblicazioni la « Guida storico-medica e pittoresca ai bagni di Salsomaggiore ».

Vari furono i riconoscimenti ricevuti dal Valentini. Così il Ministro delle Finanze scriveva al Prefetto di Parma nel dicembre del 1865 "I felici risultati delle cure oltre che all’intrinseca bontà delle acque sono dovuti anche al metodo con cui le cure stesse vengono regolate dal Medico dello Stabilimento, perciò si prega cotesta Prefettura di attestare al Dott. Valentini la soddisfazione del Governo per l’opera benemerita ch’egli da lunghi anni consacra agli infermi che accorrono ai bagni da lui diretti."
Nel 1865 veniva sopresso l’Uffico di Relatore statistico e al Valentini rimaneva solo l’incarico di Direttore dei Bagni con l’assegno annuo di 600 lire. Nel 1865 partecipa alla vita pubblica, e poiché la sua posizione di direttore dello Stabilimento balneare non costituiva ostacolo di sorta, fu dai suoi concittadini, che apprezzavano altamente le sue virtù e il suo ingegno, eletto Consigliere Comunale e poi due volte Sindaco. Affrontò con coraggio, nel 1869 la rivolta popolare contro la tassa del macinato, durante la quale i contadini tentarono di incendiare gli archivi comunali. Riuscì, con l’ascendente che aveva sul popolo a far ritornare la calma e ad evitare seri guai, ed ebbe elogi per la sua ferma condotta, anche dalle autorità governative.
Nel 1860 diventa gestore dei bagni e delle saline il marchese Guido Dalla Rosa di Parma, l’azienda passa dallo Stato all’industria privata. Il Marchese Dalla Rosa ampliò lo stabilimento e furono scavati nuovi pozzi. Per dieci anni le relazioni tra il Dott. Valentini e il Dalla Rosa furono buone. Successivamente siccome il Valentini era a favore della municipalizzazione e contrario alla gestione privata dell’Azienda Termale, i due uomini si posero contrasto. Nei diversi consigli comunali di cui egli faceva parte, sollecitò il Comune a partecipare all'asta non appena fosse scaduto il termine della concessione del Marchese Dalla Rosa. Molte furono le opposizioni in particolare coloro che da questo cambiamento vedevano pregiudicati i propri interessi. Il Comune nel 1874, allo scadere della concessione, concorse all'asta con una relazione, stesa dallo stesso Valentini, nella quale si spiegava la legittimità della richiesta e si facevano presenti anche le franchigie e i diritti che anticamente spettavano al Comune di Salsomaggiore sulle saline. Il Valentini, fece nominare dal Comune una Commissione, di cui fece parte lui stesso, che si recò a Roma, per sostenere che al Comune fosse ceduto in appalto l’esercizio dei bagni. Ma la Commissione giunse troppo tardi, e il contratto fu rinnovato col Marchese Dalla Rosa, che ottenne il rinnovo dell'affitto per sé e per i suoi successori per altri cinquant'anni.  Solo con la legge Facta del giugno 1913 la gestione delle cure passò al Comune. Il Dott. Valentini pagò a caro prezzo la sua iniziativa, tra le condizioni del nuovo contratto vi era anche quello della libertà di scelta del personale da parte dell'assuntore, compreso il Medico Direttore dei bagni. Il Dott. Valentini veniva licenziato con decorrenza del 31 dicembre 1874. In seguito al licenziamento, il Valentini rimase senza mezzi e senza stipendio.
Nel gennaio del 1876 il Consiglio Comunale, in seguito ad una domanda presentata da sessantasei cittadini, con voto unanime concedeva al dott. Valentini la pensione annua di 1000 lire, « pei buoni servigi (quale medico condotto) e come iniziatore dello stabilimento balneare contribuendo a dargli sviluppo e bella rinomanza coll’opera e cogli scritti ».
Solo nel 1883, nove anni dopo il suo licenziamento il Valentini ebbe su decreto il collocamento a riposo con una pensione di lire 259,28 l'anno. Intentò una causa contro il Dalla Rosa, ma non ricavò nessun pratico risultato. Amareggiato cercò invano di lasciare Salsomaggiore, ma la sua età già avanzata, gli fu ostacolo insormontabile.   La morte di un giovane figlio che aveva combattuto volontario a Bezzecca con Garibaldi, rese più dolorosi gli ultimi anni della sua vita. Si spense la mattina del 29 marzo 1886.
 Quando Valentini morì, la cittadinanza gli tributò solenni funerali e valga a dimostrarlo l’epigrafe messa sul frontone della chiesa:
VALENTINI CAV. DOTT. GIOVANNI --- EGREGIO CULTORE DELLE PATRIE LETTERE ---- ILLUSTRATORE PRIMO DI QUESTA TERRA ---- CHE ---- TUTTA LA PROPRIA VITA ---- CONSACRÒ AL DILETTO PAESE NATIVO ---- MEDICO SINDACO BENEDETTO --- QUESTA POPOLAZIONE ---- ADDOLORATA E RIVERENTE ---- ONORERÀ SEMPRE QUAL PADRE.
Tratto da 
Il Parmense e le sue Stazioni Balneari Salsomaggiore Tabiano Sant'Andrea 1899 Battei
Da Guida Balneare di Salsomaggiore e Tabiano 1927
Wikipedia
Salsomaggiore 1° centenario delle cure 1839-1939

 

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