Pignacca Vittorio  (1860-1945)  con il nipote EnricoPignacca Vittorio (1860-1945) - E’ alla fine dell’800 che Vittorio Pignacca, trascinato dal costante sviluppo dell’attività termale e turistica di Salsomaggiore, avvia la sua attività imprenditoriale a Salsomaggiore. Inizia prima come semplice barbiere e subito dopo commercializzando il Pilogen, un "preparato per capelli al petrolio naturale delle miracolose miniere di Salsomaggiore", venuto alla luce in quegli anni  durante la perforazione di nuovi pozzi alla ricerca dell’acqua termale.

PilogenNel 1898 inventò un prodotto a base di petrolio estratto dai pozzi di Salsomaggiore, al quale diede il nome di Pilogen che in seguito fu associato al nome della famiglia Pignacca, poi a quello di un prodotto di cosmesi  Pilogen Carezza. Apre un elegante Salon de Beautè in via Riva, per offrire trattamenti estetici alla clientela di lusso, che frequentava sempre più numerosa Salso. Si dedica alla creazione di nuovi prodotti, molto apprezzati anche all’estero, come ad esempio alla corte dello zar di Russia. Nel 1903 Vittorio Pignacca espande la propria azienda trasferendosi in viale Romagnosi a pochi metri dall'albergo Milano. Era un sontuoso salone di toiletteria.  Nel 1906 a fianco del Detraz inaugura uno chalet per la produzione e vendita dei prodotti, , avvia una proficua vendita per corrispondenza.  Il Supersapone Tabiano a base di zolfo e il Latte Carezza sono alcuni dei prodotti che, col Pilogen, fanno  la storia della Pilogen Pignacca. Il Pilogen è così popolare ed imitato che  il giornale satirico dialettale "El Nov Citaden ad Salsmagior", in una pubblicazione del carnevale 1931, propone un componimento in dialetto dal tiotolo "La medzenna pr’i cavì" che magnifica proprio le proprietà del miglior rimedio per capelli e barba. Accanto a Vittorio vi erano i figli Mario e Giuseppe, che per molti anni avevano gestito sulle navi da crocera saloni di bellezza. Mario era il coiffeur che pettinava la Regina durante i soggiorni a Salsomaggiore. Grande appassionato di musica, dirigeva una nota orchestrina, l'Estudiantina, e fu anche il primo Salsese a comperare un'automobile. Il fratello era presidente della Famiglia Salsese, e si adoperò per grandi iniziative, come la fusione in bronzo della Nostalgia di Cristoforo Marzaroli, la festa dell'uva, la costruzione del nuovo stabilimento Zoja. Anche la figlia minore di Vittorio, Maria, ebbe un ruolo di spicco: unica detentrice della formula del Latte Carezza, produceva il prezioso elisir di bellezza lontano da occhi indiscreti: le imitazioni erano pericolose! Nel 1974 la proprietà dell’azienda passa al nipote Enrico Pignacca presto affiancato dai figli che ancora oggi continuano l'attività portando importanti innovazioni. Ora, purtroppo, la sede operativa è stata trasferita da Salso a Fidenza

Fonti Gazzetta di Parma 19/10/2002

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