Già negli anni Trenta il complesso della "Bertanella" era il cuore delle attività manutentive del compendio termale. La Lavanderia era entrata in funzione nel 1925, ed occupava un'area di 12.700 mq di cui 2.800 coperti.
Era composta da due fabbricati, nel più grande dei quali si svolgeva il servizio di lavanderia, stireria, guardaroba. Quello adiacente accoglieva le caldaie che riscaldavano l'acqua, l'officina per le riparazione, la mensa del personale oltre alla casa del custode e all'autorimessa.
Il personale del reparto era composto da lavandaie, stiratrici, cucitrici, sarte, tappezzieri, facchini. Veniva lavata, disinfettata, sterilizzata, asciugata e stirata la biancheria degli alberghi, dei reparti cure, le divise dei dipendenti.
Un lavoro che arrivò ad impiegare una quarantina di persone, che si occupavano della cernita della biancheria e del trasporto: dal ritiro di quella sporca alla consegna della pulita. Negli anni Cinquanta, durante la stagione termale, venivano lavati giornalmente quasi 35.000 capi con la possibilità di raddoppiare, se necessario il quantitativo. Negli anni Sessanta l'azienda possedeva circa 150.000 capi di biancheria d'ogni tipo. Ogni anno erano 6 milioni i capi trattati, pari a 2 milioni di kg.
Dal 1996 serviva anche diversi clienti esterni. Il medesimo fabbricato della lavanderia accoglieva l'Officina Meccanica, tra tutti i reparti uno dei più importanti, attrezzato per la manutenzione di ogni tipo di impianto e di macchina.
Al tempo le Terme erano una città nella città: completamente autosufficiente e attrezzata per far fronte ad ogni necessità come, ad esempio, realizzare autonomamente motori, meccanismi, parti meccaniche. Nell'officina della Bertanella tra fabbri, fonditori, saldatori, addetti ai bagni elettrolitici, lavoravano più di 20 persone.
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