Architetto Mario Bacciocchi (1902-1974)Mario Bacciocchi (1902 - 1974) -  E' importante per Salsomaggiore per diversi progetti portati a termine fra i quali il Complesso del Poggio Diana e del Teatro Nuovo. Nativo di  Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, nel 1920 si diploma geometra presso l’istituto “Gian Do­menico Romagnosi” di Piacenza, dimostrandosi studente bril­lante e molto dotato per il disegno. A Milano, dopo il diploma, si iscri­ve dapprima all’Accademia delle Belle Arti di Brera e poi al corso di Architettura presso il Po­litecnico dove si laurea con lode nel 1925.

Fresco di laurea si fa subito notare vincendo il Premio della Fon­dazione Clerichetti per il disegno architettonico ed inizia a collaborare con l’ingegner Arturo Fonio, la cui impresa è in quegli anni impegnata nello sviluppo di importanti opere nella città di Salsomaggiore.
Conosce e frequenta la gio­vane figlia dell’impresario Elisabet­ta, che sposa nel 1927, e intensifica la collaborazione con l’impresa del suocero progettando alcune fra le principali opere che delineano le caratteristiche architettoniche della cittadina termale in quegli anni. Apre uno studio a Parma poi a Milano dove inizia a lavorare su progetti di rinnovo ur­bano per l’Amministrazione Comunale. Poggio Diana
Durante gli anni 30, in pieno regime fascista, par­tecipa ad importanti concorsi di Architettura e Urbanistica indetti in tutta Italia.
Nel 1927, a soli 25 anni, vince il terzo premio del concorso per la costruzione del nuovo ospedale Niguarda di Milano e due anni dopo, nel 1929, vince il primo premio al concorso per la casa rurale modello.
Nel 1931 vince il secondo premio per il palazzo del Governo a Sondrio e nel 1933 vince il secondo premio al concorso per le case popolari di Milano. Nel 1936 vince il primo premio al concorso naziona­le per le applicazioni del cristallo Securit.
Nel 1937, con l’architetto inglese L. Me Donald, vince il primo premio ex aequo al concorso per il nuovo Arengario di Piazza Duomo.
A Milano progetta edi­fici religiosi e chiese e, sempre a Milano nel 1938, il grande complesso del Pic­colo Cottolengo di Don Orione, con la chiesa di Santa Caterina, una grandiosa struttura di 2500 po­sti per l’accoglienza degli orfani e dei poveri. Mario Bacciocchi muore dopo breve malattia nel 1974, a 72 anni.
Nel 2001 la città di Piacenza ricorda l’illustre architetto dedicandogli la strada in cui si affaccia il liceo Melchiorre Gio­ia, nei pressi del Palazzo Farnese.
Nel 2009 per onorare l’illustre concittadino la città di Fiorenzuola D’Arda gli assegna il Premio San Fiorenzo.

Villa BarillaPrincipali progetti salsesi

1925 - Villa Barilla
1926 - Interventi e arredi a Villa Fonio
1928-29 - Complesso del Poggio Diana
1927 - Prospetti delle stazioni dell’acquedotto Acqua Amelia
1930 - Ampliamento del Grand Hotel et de Milan
1938-42 - Complesso del Teatro Nuovo
1941 - Casa Termale del Bambino
1960 - Progetto per la trasformazione del Grand Hotel in Palazzo dei Congressi (non realizzato)

Architetto Mario Baciocchi - Archivio Storico Barilla, ParmaMario Baciocchi, architetto di fiducia della famiglia Barilla, molto attivo a Salso negli anni venti e trenta - Archivio Storico Barilla - Parma

Famiglia Barilla a Salso davanti all'ingresso della villa di viale Marconi- Archivio Storico Barilla, Parma

Famiglia Barilla a Salso davanti all'ingresso della villa di viale Marconi - Archivio Storico Barilla - Parma

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