Acquedotto AmeliaAcquedotto Corazza
Alla penuria di acqua potabile, causata dalle infiltrazioni delle sorgenti saline, rimediò nel 1888 Luigi Corazza, facendo costruire un acquedotto che dal monte Canate, alto 963 metri, portò acqua potabile a Salsomaggiore, distante 12 chilometri. All’immensa quantità d’acqua dolce consumata dagli stabilimenti termali non poteva provvedere da solo l’acquedotto Corazza. Furono costruiti nel 1894 dalla società Dalla Rosa dei serbatoi per l’acqua dolce proveniente da sorgenti montane. Il più grande di essi, della capacità di oltre centomila ettolitri, è situato a un chilometro da Salsomaggiore sulla strada per Marzano; l’altro, più piccolo, è nel Rio dei Sordoni, vicino al paese.
Aquedotto Re dei Ruscelli
Le grandiose Terme Magnaghi, che al tempo possedevano una fonte d’acqua dolce nei terreni Guidotti a Marzano, ed erano fra i maggiori utenti dell’acquedotto Corazza, nell’autunno del 1898 acquistarono una sorgente d’acqua potabile nei pressi di Pellegrino Parmense, nella località detta “I Berzieri“, e costruirono l'acquedotto chiamato Re dei Ruscelli, deviando l'acqua sorgiva di Besozzola distante circa 10 Km.
Da Don Chisciotte 1 settembre 1901 "E' stato ora completo il secondo tratto dell'acquedotto « Re dei Rutelli », di proprietà della Società Anonima Terme Magnaghi, che con tubazione forzata in ghisa, di oltre cinquanta chilometri, viene ad unire lo acque di alcuna splendide sorgenti di Ceriato a quella già allacciate a Berzieri nel primo tratto dell’acquedotto stesso, L'acquedotto viene quindi ad avere uno sviluppo complessivo di oltre 18 chilometri e convoglia le purissime acque delle sorgenti anzidette. Qaest'opera che ha costato più dì L. 400,000 fa condotta con tutte le regole dell'ingegneria e dell'igione. Lungo tutto il percorso e più specinimente nei luoghi di allacciamento, furono stabilite ampie zone di proteziione con reti metalliche ove viene esclusa qualunque coltivazione, all'infuori della boschiva ed è assolutamente vietato ed impedito il transito di bestiame da pascolo. La tubazione è tutta in ghisa con tubì di tre metri a cordone e bicchiere, con giunti ìn corda catramata è piombo colato e battuto. E' munita dì valvole di scarico nei punti più bassi degli innumerevoli sifoni che essa forma durante il suo percorso e di sfogatoi automatici nel punti più elevati. Le camere di presa furono accuratamente eseguite in pietra squadrata con ottima malta idraulica e ricoperte con volte reali e cappa assolutamente impermeabile. Le medesime furono rivestite all'interno con forte strato di cemeato portland, e munite di valvola di scarico, tubo dì sopravanzo (trop-plein), e di tutte le saracinesche occorrenti per una perfetta manovra. Hanno tutte doppia porta in ferro, di modo che sono completamente inaccessibili agli estranei. La tubazione fu posta pel terreno ad una profondità mai inferiore a m. 1,50 è qualche volta supsriore ai tre metri, ciò che garantisce ln freschezza dell'acqua e fu tenuta lontana dall’abitato per evitare qualunque inquinamento. Partendo dalle sorgenti di Ceriato, l'acquedotto forma un primo grande sifone per discendere allo Stirone, presso il molino dell’Egola ove la pressione dell’acqua raggiunge le venti atmosfere traversato il torrente risale a Besozzola ed arriva poco dopo a Berzieri ove si getta nella camera di presa insieme alle sorgenti allacciate in questa località. Da qui si dipartono due diramazioni che forniscono l’acqua, una alla frazione di Berzieri è l'altra a Casa Fontana. Dopo Berzieri forma un secondo sifone e con doppia tubaziono raggiunge una galleria di 400 metri di lunghezza, scavata nel monte, presto le sorgenti del Rio del Poggiolo. Torna in seguito a discendere fiancheggiando il Rio della Costa e poco oltre la Colombara esce dal territorio di Pellegrino Parmense per entrare in quello di Salsomaggiore dove passa interamente lungo la strada, toccando l'Oratorio della Costa, Casa Moracchi, Casa del Vescoro, fino all'inerocio della strada di Scipione con quella di Cangelasio. Ivi fu costruito un magnifico serbatoio di riserva, formato di due grandi camera di raccolta, capaci ciascuna di 500 metri cubi e di un'ampia camera di misura munita di tutto l'occorrente per il | riampimento o la vuotatura, isolamento, scarico di troppo pieno, convogliamento, arresto, ecc. E’ inutile dire che anche questo serbatoio è garantito da larga zona di protezione e che vennero in più ampia scala assicurate quelle altre cautele che furono già prese per le camere di misura di cui parlammo più sopra. Dal sarbatoio di Scipione fino a Salso l'acqua corre di nuovo in tubi di ghisa del diametro di 110 millimetri, alla pressione in paese di circa otto atmosfera è serve ad alimentare gli Stabilimenti balneari, il Grand Hotel des Thermes, l'Albergo Centrale Bagni, le fontanelle pubbliche e già alcune case private che furono sollecitate a offrire ai loro clienti anche questo nuovo comfort di acqua potabile freschissima, copiosa, saluberrima, meritamente denominata Re dei Ruscelli, e cioè casa Campanini, casa Carini, cana Bussandri, casa Orlandi e casa Coen. La polenzialità totale, o portata dell'acquedotto è per ora di litri 7 al secondo in media, ma verrà in breve aumentata. La costruzione dì questo acquedotto era una necessità intesa da tutti a Salsomaggiore dove per 18 chilometri all'intorno non si trova acqua dolce a causa delle infiltrazuioni saline del sottosuolo e non bastano l'aquedotto Corazza a provvedere a tutti i bisogni, dato lo sviluppo enorme che prende rapidamente questo luogo di cura. L'acqua potabileIe dei Ruscelli subì parecchie analisi, cha riuscirono ottime, dai gabinetti chimico baeteriologicì di Milano, di Parma e di Roma. Seguendo l'esempio di queste grandi città, la Società proprietaria, ha stabilito in apposito gabinetto le analisì giornaliere, che verranno giornalmente erposte al pubblico e settimanalmente pubblicate nei giornali locali."
Acquedotto di Campore
Nel 1909 un settimanale riporta: sono iniziati i lavori dell'acquedotto di Campore "I bravi abitanti della zona abbiano di che disporre per le esigenze idriche e alimentari". Nel 1925 fu costruito l’acquedotto Amelia, per cui l'acqua fu deviata dalla pianura circostante Fidenza, aspirata e mandata nei vasconi di raccolta di Guantara, Poggio Diana, Marzano, Scipione. Di lì, a caduta, arrivava nelle case di Salsomaggiore.
Dalla Gazzetta di Parma del 29 settembre 1924 "L'inaugurazione dell'acquedotto di Lodesana a Salsomaggiore e la sospensione dell'Amministrazione Comunale Grande giornata di festa è stata quella di ieri per Salsomaggiore, poichè la nostra grande e tanto benedetta stazione termale, inauguarava l'Acquedotto di Lodesana. E così quel lembo di terra noto in tutto il mondo, perchè ricco di acque medicamentose, orgoglioso di avere il nuovo acquedotto di Lodesana, che, assieme ai vecchio acquedotto, fornisce: ora acqua potabile sufficiente per i sempre crescenti bisogni della stazione termale, segnatamente in quest'anno che il numero dei foregtieri è immenso, assai superiore al normale. A tanta festa non ha creduto di partecipare l'Amministrazione comunaale fascista per divergenze locali, appunto per l'acquedotto, divergenze che bene si sarebbero potute appianare in altro momento ed in altro modo. Invece, l'Amministrazione comunale, credette di disinteressarsi completamente dalla cerimonia che venne organizzata dalle Regie Terme, anche dopo l'aver ricevuto partecipazione telegrafica diretta, dal capo del governo, della sua adesione e dell'invio in forma ufficiale, del Sottosegertario per 1’ Economia Nazionale, S. E. l'on. Banelli Giovanni, e dopo aver avuto assicurazione dell’intervento di Sua Em. il cardinale Ragonesi, dei vescovi di Parma, di Borgo S. Donnino e Piacenza, di tutte le autorità civili e militari di Parma, e del rappresentante la Divisione Militare di Piacenza. Ed anche dopo l'invito del Prefetto di Parma; comm. Pugliese, l'Amministrazione comunale fascista di Salsomaggiore faceva sapere che non sarebbe intervenuta alla cerimonia inaugurale. Quindi, primo atto, ieri mattina, del Prefetto comm. Pugliese, è stato quiello di emettere decreto di sospensione dell'Amministrazione Comunale di Salsomaggiore, nominando Commissario Straordinario il Vice Prefetto comm. Pio, il quale ha preso immediatamente possesso del suo nuovo ufficio. Ed è intervenuto alla cerimonia inaugurale, nella nuova veste, qual rappresnetante del Comune di Salsomaggiore. Anche taluni fascisti si erano astenuti, con diversi rappresentanti dei Sindacati. Ma per loro sono intervenuti il segretario della Federazione dei Fasci, avv. Scaffardi, il quale ha anche pronunciato un discorso, ed il segretario generale dei Sindacati Aimi, a recare omaggio al rappresentante del Governo. Mancavano i rappresentanti di Borgo San Donnino, che furono scusati da un telegramma del Sindaco avv. Trombara, perchè ieri Borgo San San Donnino, era ammantata di gramaglie per la morte di un suo figlio diletto, il Cortellini, barbaramente ucciso a Budrio. Alle 10:30 tutte le autorità, col vessillo del comune e le bandiere dei combattenti e dei mutilati, e bande musicali e di soldati, attenidevano dinnanzi allo Stabilimento Berzieri, ma la stagione era infida, e pioveva. Le autorità avevano trovato riparo sotto le pensiline dello Stabilimento. All'arrivo del sotto segretario di Stato, è stata intonata la Marcia Reale, e sono avvenute le presentazioni. Subito dopo prende la parola l'illustre prof, comm. Cattaneo per accennare in forma splendida alla magnifica ascesa di Salsomaggiore per fare l'elogio del nuovo acquedotto; e per invocare nuove provvidenze a favore della grande stazione termale della quale in ogni paese ed in ogni lingua del mondo, se ne esaltano le virtù. Commoventissimo è stato l'accenno fatto quando ricordava le benemenze dei signori comm. Aimi, dell’Ansaldo, e dell'ing. Fonio, che in soli tre mesi, dettero l'acquedotto, da tanti anni sospirato invano, e che il comm. Aimi, essendo fra i concittadini, per assistere la figlinola pensò di tradurre in atto questa grande e utile opera, vantaggiosa a tutto il paese. Rispose S. E. l'On. Banelli, e poi dopo alcuni spari a salve, le due fontane, ai lati dello Stabilimento, presero a funzionare l'acqua zampillò altissima, Compiuta la cerimonia religiosa della benedizione dell'acquedotto, e dopo il saluto portato dall'avv. Scaffardi, S. E. il sottosegretario di Stato, S. Eminenza il Cardinale, tutte le altre autorità, ed il pubblico si riversarono nello Stabilimento Berzieri, per la visita dei locali. Alle 13 venne servita la colazione al Grande Albergo Milano, ove furomo pronunciati altri discorsi."

Tratto da
Salsomaggiore Tabiano 1899 Battei
Da Don Chisciotte 1 settembre 1901
Gazzetta di Parma del 29 settembre 1924 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it/Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Salsomaggiore 1° centenario delle cure 1839-1939

 

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