Achille Coen - FotografoAchille Coen - Fotografo - Lo studio fotografico fu probabilmente aperto nel 1896. In una pubblicità del 1899 si leggeva: specialista in ritratti al platino, sulla seta a luce elettrica, positive trasparenti, fotografie in tutti i formati. Fornitura e servizio di camera oscura e laboratorio per i Signori dilettanti. Ha avuto una serie di onorevoli attestazioni pervenute da diversi sovrani.
Da Don Chisciotte 28 aprile 1901 -  "Il Consiglio Comunale del 22 aprile 1901 ha accollo la domanda Coen per l'occupazione di un tratto di scarpata nel Viale Romagnosi ove sorgerà lo chalet della fotografia."
Da Salsomaggiore 16 giugno 1901 -  "L'egregio sig Coen, il notissimo fotografo salsese, ha eretto sul Viale Bomaguosi un grandioso Chalet che mentre costituisce un prvgiavole abbellimento dal punto di visto estetico onora la ditta Brambilla alla quale ne fu affidala la costrizione Abbiamo visitato la elegantissima costruitone nella quale l'ottimo sig Coen ha razionalmente disposto i vari servigi del suo reputato sitobilinieiilo fotografico e ci siamo comÌuaciuti della iniziativa che fa onore al nostro Paese. Al sig Coen auguriamo affari degni del nuovo stabilimento e della reputazione artistica chye egli in tanti anni di lavoro, ha saputo conquistarsi".
Secondo la guida di Salsomaggiore e Tabiano del 1905 "ha guadagnato una alta e meritata reputazione coi suoi squisiti e artistici lavori. La fotografia Coen, sotto la direzione del proprietario Achille Coen e per opera dei valenti specialisti alle sue dipendenze, assume ogni lavoro fotografico ed affine".
Un settimanale locale, sempre nel 1907, riportava  la notizia di una distinzione meritata dal fotografo Coen di viale Romagnosi allorchè Elena di Savoia gli faceva pervenire un orologio d'oro con le cifre Reali e una catena pure d'oro, in segno di suo gradimento per una foto del Principe Danilo del Montenegro scattata a Salsomaggiore pochi giorni prima ed esposta in vetrina. Il Principe Danilo del Montenegro era fratello della Regina Elena di Savoia quindi cognato di Vittorio Emanuele III. Achille Coen, con Nello Coen, era titolare di uno studio fotografico anche a Fidenza.
Dalla Gazzetta di Parma del 2 marzo 1908 -  "I manoscritti di Romagnosi — Sotto gli auspici dell’ on. Faelli è stato presentato a S. M. il Re, — dal cav. Achille Coen, fotografo a Salsomaggiore — un ricco album, contenente la raccolta completa delle fotografie dei manoscritti di G. D. Romagnosi, eseguite dal cav. Coen. Il nostro sovrano. ha degnamente apprezzato il nuovo omaggio nell’interesse che presenta per il gran nome cui si riferisce e pei sentimenti devoti che lo suggerivano. Ed incaricava il ministro Lambaù di esprimere il proprio gradimento al cav. Coen inviandogli pure un paio di magnifici bottoni d’oro per polsini."
Nel maggio del 1910 Achille Coen moriva avvelenato (o forse suicida), lo studio rimanva attivo grazie ai fratelli. Nel 1938 a causa delle leggi razziali (Coen era un nome ebreo)  fu ritirata loro la licenza e, nel 1944, Nello fu arrestato e inviato in campo di concentramento a Bolzano, dove morì in seguito alle violenze subite.
Sino al 1937 i Coen avevano documentato tutti gli importanti momenti ufficiali del regime fascista fra Salso e Fidenza, compresa, proprio a Fidenza  nel 1937, l'inaugurazione del Palazzo Littorio (L'edificio nel dopoguerra divenne “Casa del popolo", e dai primi anni ‘60 fino al 2000 viene destinato al Liceo Classico e Scientifico "G. D'Annunzio". Dal 2017, dopo un accurata ristrutturazione, ospita eventi e appuntamenti culturali). 

Fonti:
Il Parmense e le sue Stazioni Balneari Salsomaggiore Tabiano Sant'Andrea 1899 Battei
Da Don Chisciotte 28 aprile 1901
Salsomaggiore 16 giugno 1901
Guida di Salsomaggiore Tabiano e dintorni Mattioli 1905
Gazzetta di Parma 2 marzo 1908 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

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