Pisaneschi Mario - (1924 - Salsomaggiore Terme, 30 maggio 1993) - Medico - Importante per Salso soprattutto per aver fondato nel 1968 la Pubblica Assistenza. Rimasto, giovanissimo, orfano di padre, si impiega all’Inam, continuando però anche gli studi e conseguendo prima il diploma magistrale e poi la maturità scientifica. Negli anni cinquanta si laurea in Veterinaria e nel 1956 in Medicina e chirurgia specializzandosi in Cardiologia e in Pneumologia.
Nel 1968 fonda la Pubblica Assistenza di Salsomaggiore. Nel 1969 ottiene la libera docenza in Idrologia Medica, tema su cui pubblica numerosi studi. Lavora dapprima come assistente, poi come vice direttore e infine come direttore sanitario alle terme di Tabiano, in un periodo di grande sviluppo e fermento. Diventa amico di Sabin (foto sotto: Sabin con la moglie a Salso), lo scopritore della penicillina, che fu suo ospite a Salsomaggiore negli anni settanta. Il ministero della Sanità gli conferisce nel 1982 l’onorificenza di benemerito della salute pubblica. Ha fatto parte anche del comitato per la lotta alla distrofia muscolare ed è stato commissario provinciale della Croce rossa. Ha promosso vari progetti di assistenza ai profughi dell’ex Jugoslavia ha realizzato la carta dell’amicizia e un piano di vaccinazioni antipolio per i piccoli dell’Angola.
Pisaneschi è stato anche un prestigioso rugbista italiano. Aveva cominciato a giocare a sedici anni nei tornei tra scuole e nel 1943, convocato nella Gil di Parma (GIL, Gioventù italiana del littorio), vinse il campionato nazionale giovanile di rugby. Dopo la fine della seconda guerra mondiale fu titolare nella Rugby Parma con il ruolo di mediano di mischia. Furono quelli gli anni della rinascita del rugby parmigiano, che portò a Parma tre scudetti nel 1950, 1955 e 1957 e fece guadagnare la convocazione in nazionale a numerosi atleti parmigiani. Pisaneschi indossò una decina di volte la maglia azzurra, rifiutò proposte d'ingaggio di squadre francesi e anche un conveniente contratto per giocare con la squadra del Napoli offerto dall’armatore Achille Lauro. Racconta la figlia Donatella: «Prima della partita con il Napoli, in trasferta, il presidente partenopeo Achille Lauro, noto armatore, scese negli spogliatoi e gli chiese quanto volesse per andare a giocare con loro, qualsiasi cosa tu voglia, io te la do, furono le sue parole. Ma papà rispose che era di Parma e sarebbe rimasto nel Parma. Allora Lauro sconsolato estrasse uno dei suoi famosi sigari e disse, fumati questo, magari poi corri un pò meno e noi possiamo vincere». Pisaneschi abbandona definitavamente l'attività sportiva nel 1959.
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