Via Trento fu aperta nel 1902, come si può capire da questo articolo della Gazzetta di Parma del 29 luglio 1902 di "Ruy Blas", pseudonimo dell'Ing. Ferretti, l'ingegnere di origini reggiane che progettò e costruì la funicolare che collegava il centro di Salsomaggiore col monte Cucco.  Venne chiamata, e ancora oggi la ricordiamo così, la "via dei sospiri", ad indicare tutti i sacrifizi, le fatiche e le lotte che dovette sostenere un gruppo di venticinque famiglie di operai per aprire una strada lungo la quale costruire la propria umile abitazione.

Abitanti la via dei sospiri.

Famiglie di sinistra:

Ghiozzi, Zanichelli, Grazioli (Famiglia di Milano), Preti (burattinai), Cominelli (cameriere e parrucchiera), Pia (magliaia), Bazzini, Cenci, Botti (breta russa), Zalaffi.

Famiglie di destra:

Cenci Piero (falegname), Testi Amedeo (sarto), La Rosa, Bandini, (calzolaio), Gazzi (barbiere), Pasquino (zia della Lella Marzaroli), Rovini (fotografo), Fontana (sarta).


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