Con un atto pubblico del Notaio episcopale piacentino Alessandro da Razzano, in data del 13 Febbraio 1387  Gioan Vilalta aprì in Salsomaggiore un piccolo ospedale chiamato della Misericordia, o dei Pellegrini che doveva servire per gli infermi e i pellegrini che andavano  a far visita nei vari santuari , sotto la supplica dei Santi Martino e Vitale, come diceva la pietra posta sulla porta dello Instituto. "cum approbatione facta ab insigni et venerabili Fratre Petro de Candia Episcopo Placentiae erecxit a fundamentis hoc hospitale aegrotis pauperibus Castellantiae Salsi majoris, et etiam unicuique peregrino hac transitanti, et dictus Joannes legavit et assignavit in dotationem pro annuis expensis casas seu domos et multas terras positas in castellantia Salsi, Martiani, Siploni, Salsi de joco, et Bargoni et hoc omne in aetenum sub vigilantia et cura venerabilis Rectoris Ecclesiae S. Vitalis Salsi, et Consulum et hominum deputatorum de hac magnifica compitiate dictae castellantiae Salsi, et defentione et protectione Episcopi Piacentiae, et non in alio modo". Nel 1587 Monsignor Sega Vescovo di Piacenza, ordinò la chiusura dell'ospedale, assegnandone le rendite parte al benefizio parrocchiale, parte ai Serviti.
Nel 1912 il comitato pro erigendo l'ospedale fa una riunione in Municipio per discutere il programma da svolgere per costruire un ospedale. Il Gazzettino di "Salsomaggiore" ne fa una cronaca "Erano presenti il Sindaco Parolin-Sechi, il cav. Vitale Zancarini, il prof. Luigi Zoia, il presidente della società operaia Vitale Bandini, il prof Gardenghi, il signor Carlo Corazza e il dott. Branchini benemerito dell’iniziativa il quale ha illustrato lo scopo della riunione. Seguì un ’animata e nutrita discussione dalla quale scaturirono, per Salsomaggiore, la necessità di avere un ospedale e quella di raccogliere fondi insieme al comune. Fu anche nominato un comitato esecutivo col compito di redigere un piano e un progetto particolareggiati’’.
Tratto Da
Guida storica medica e pittorica di Salsomaggiore e Tabiano Giovanni Valentini 1861
Quattro passi fra i ricordi 2 Corrado Lamur

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