Mergoni Antonio (Terenzo 31 maggio 1917 - Salsomaggiore Terme 21 gennaio 2020 ) - Medico

Mergoni Antonio (Terenzo 31 maggio 1917 - Salsomaggiore Terme 21 gennaio 2020 ) - Medico - Originario di Terenzo in provincia di Parma, figlio del Dott. Comm. Giambattista Mergoni, (tragicamente scomparso il 3 aprile del 1942 a causa dello scoppio di una bombola dell’auto avvenuta durante un rifornimento presso la locale stazione di distribuzione del gas compresso per autotrazione) si trasferisce con la famiglia a Salsomaggiore negli anni ’20 dove il padre aveva ricevuto l'incarico di Medico Condotto ed Ufficiale Sanitario del Comune. Dopo il diploma di maturità classica, conseguito come interno al Convitto Maria Luigia, frequenta la scuola allievi ufficiali di marina a Livorno per poi iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma dove si laurea col massimo dei voti nel 1942.

Chiamato alle armi, è destinato alla difesa dei confini italiani orientali e qui, l’8 settembre del 1943, è fatto prigioniero dell’esercito tedesco e trasferito presso il campo di prigionia di Czestochowa e poi al campo di concentramento di Chelmno da cui riesce avventurosamente a rientrare in Italia e ad unirsi alle formazioni partigiane attive nell’entroterra di La Spezia dove, mancando completamente l’assistenza sanitaria, viene destinato ad operare come medico.
Alla fine della guerra ritorna a Salso, dove inizia a praticare la professione come medico di base e come medico presso le Terme Berzieri.

Si specializza in Ostetricia e Ginecologia e nei primi anni cinquanta lascia l’incarico presso l’Istituto Termale per assumere la direzione della Casa della Madre e del Bambino affiliata all’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, fino allo scioglimento dell’ente stesso.
Molto attento alle problematiche sociali legate al fenomeno delle ragazze madri si adopera non solo per fornire assistenza medica durante la gravidanza ma anche per trovare loro una sistemazione dignitosa prima e dopo dopo il parto. 

Volontario della sezione Avis di Salsomaggiore, della quale è stato per lungo tempo presidente, si adopera per far ottenere alla sezione salsese l’autorizzazione del Ministero della Sanità per operare come Centro di Raccolta Fisso, unico centro in Italia gestito da personale volontario.

Raggiunta l’età della pensione, si dedica allo studio e alla divulgazione della pratica del parto naturale. Sono di questo periodo una serie di pubblicazioni sul tema della fisiologia del parto, un tema a cui ha apportato dei contributi originali e molto importanti. Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti per la sua lunga e meritevole attività, sempre improntata ad uno spirito di solidarietà  umana e sociale, si ricordano:“Il Berzieri d’Oro”, massima onorificenza della Città di Salsomaggiore Terme; la medaglia d’Oro dell’Avis; la cittadinanza Benemerita di Salsomaggiore Terme e l’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Muore all’età di 102 anni nella sua casa di via Milano il 21 gennaio 2020.