Vitale Loschi (1756-1842) - Vescovo - Nasce a Salsomaggiore il 28 Ottobre 1756, rimane orfano di padre a 9 anni ed è affidato ad uno zio commissario di Bardi.
Frequenta dal 1772 il collegio Alberoni di Piacenza, dove intraprende studi filosofici e religiosi, uscendone come prete. Si laurea a Parma in Diritto Civile ed Ecclesiastico ed è nominato Vicario della diocesi e Canonico della cattedrale dal Vescovo Adeodato Turchi. Alla sua morte nel 1803 fu eletto ad amministrare la sede vacante, finchè fu nominato Vescovo il Cardinale Carlo Caselli, che confermò il Loschi come suo vicario. Nel 1828 alla morte del Vescovo Caselli fu ancora il Loschi ad amministrare la chiesa parmense, fino alla nomina del Cardinale Remigio Crescini che morì nel 1830.
Nel 1831 è nominato vescovo di Parma fino alla sua morte avvenuta a Parma il 31 dicembre 1842, poco prima che giungesse da Roma, a causa di chiacchiere per cabale l'ordine di estrometterlo dall'incarico. E' il LXX vescovo di Parma il primo inalzato alla dignità vescovile da Papa Gregorio XVI, e l'unico fra i vecovi di Parma ad essere eletto nonostante un'età così avanzata (75 anni). Cugino di Lodovico Loschi vescovo di Piacenza dal 1825. Ai cugini Loschi è intolata a Salso una strada di fianco al Palazzo comunale. Un libro particolarmente dettagliato del 1848 racconta la vita del Vescovo Vitale Loschi.
Tratto da
- Il Parmense e le sue Stazioni Balneari - Salsomaggiore - Tabiano - Sant'Andrea - 1899 Battei
- Guida Storica medica e pittoresca di Salsomaggiore e Tabiano 1861 - Giovanni Valentini
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