.jpg)
Vittorio Gandolfi (Salsomaggiore,1919 - Salsomaggiore,1999) - Nativo di Salsomaggiore, è stato un importante architetto italiano. Nella sua città natale si occupa di diversi progetti quali: casa popolare in via Bodoni (1946), casa Gandolfi in via Cavour (1948), ampliamento del cinema centrale (1948), parrocchia di S. Antonio - Casa di Riposo «Sacra Famiglia» (1952), chiesa di Santa Maria Ausiliatrice al Poggetto (1954), parrocchia S. Antonio - «Domus Regina Pacis» (1958) e parrocchia di S. Vitale - Oratorio Don Bosco (1962).
Architetto razionalista della seconda generazione, molto attivo dal 1942 al 1962 a Milano e a Salsomaggiore Terme. Il razionalismo italiano è una corrente architettonica che si sviluppa in Italia negli anni venti e trenta del XX secolo in collegamento con il Movimento Moderno internazionale, seguendo i principi del funzionalismo, proseguendo in vario modo in frange sino agli anni settanta.
Le sue radici ideali si trovano nella Romanità del De Architectura di Vitruvio e nel Rinascimento, con le teorie di Leon Battista Alberti, ma anche nell'architettura di impronta Illuminista, con le opere di Gottfried Semper. Nella rivista "Casabella - Costruzioni" diretta negli anni quaranta dall’architetto Giuseppe Pagano e da Giancarlo Palanti, nel noto articolo "Intervallo ottimista" di Raffaello Giolli, veniva indicato, a testimonianza dell'importanza della scuola milanese, Vittorio Gandolfi, assieme ad altri giovani architetti razionalisti come Gianni Albricci, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Mario Tevarotto, Enea Manfredini, Anna Ferrieri, Luciano Canella, Mario Righini, Augusto Magnaghi, Mario Terzaghi, Marco Zanuso, Renato Radici. Gandolfi fu professore di Composizione architettonica al politecnico di Milano e Membro della Commissione urbanistica del Comune di Milano.
Nella foto casa Gandolfi in Viale Cavour a Salsomaggiore
Comments powered by CComment