Palazzo delle PosteAi primi del 1900 esistevano due uffici postali-telegrafici a Salsomaggiore. Il primo chiamato centrale, era nel palazzo Comunale in Piazza Vittorio Emanuele, con ingresso in via Loschi. Di un secondo, aperto nel 1901, ne dava notizia il Don Chisciotte del 17 marzo 1901.

"Il Ministero dalle Poste e dei Telegrafi ha dotato Salsomaggiore di un secondo ufficio postale e telegrafico che sarà aperto al pubblico il primo maggio 1901 assegnandogli presso l'hotel des thermes uno splendido locale.
L’ufficio che sarà fornito di tutti i comodi pel pubblico e sarà tenuto con ogni decoro e con ogni proprietà rimarrà aperto con orario prolungatissimo, di guisa che il pubblico possa ottenere a Salsomaggiore un servizio postale e telegrafico non inferiore a quello dei grandi centri.
"


Dal Don Chisciotte del 5 maggio 1901: "Nel locale dell'ufficio sono annesse due sale di scrittura gratuite. Vi si trova a profusione e senza spesa carta, buste, biglietti postali, cartoline ed altra dovizia pur senza spesa, penne, carte suganti e calamai di lusso.
L'ufficio è corredato dell'Annuario Bontempelli della Guida Monaci di Roma, della Guida Savallo di Milano, dell'Annuario Sanitario, dell'Annuario Bemporad, del Badeker, del Bader Almanac, di orari ferroviari, ecc, ecc, e di quanto altro può servire al pubblico.
Questo potrà trovare così un servizio completo e non essere trattato come è abitudine nelle pubbliche amministrazioni alla guisa di un cane da pelare cui tutto si chiede e cui, quel poco che si da, è dato con mal garbo e con mille seccature, quasi sempre altezzosamente quando non è addirittura concesso insolentemente. Inutile dire che nel detto ufficio si può essere compresi e parlare nelle quattro lingue più diffuse (italiano, francese, inglese, tedesco)."

Nell interno dell'ufficio è affisso un cartello in cui si legge:

Ufficio Postale Telegrafico
di Salsomaggiore Terme
Aperto tutti i giorni feriali e festivi
dalle 7 ant. alla mezzanotte per i servizi della Posta
Il Telegrafo è aperto giorno e notte

L'ufficio postale-telegrafico di Salsomaggiore Terme è indipendente da altri uffici locali. Per le lettere, pacchi ed altri oggetti postali corrisponde direttamente con gli ambulanti ferroviari. Per i telegrammi corrisponde con filo diretto sul circuito principale per le diverse linee. Pel più sollecito recapito di ogni corrispondenza o telegramma che si vuol ricevere a mezzo di questo ufficio aggiungere all'indirizzo Salsomaggiore Terme

e un altro in cui è scritto:

"Nell'interesse del servizio si prega il pubblico di favorire consigli e suggerimenti e di far presenti i propri desideri o reclami al capo dell'ufficio. A proposito di cose postali sappiamo che il Ministero delle Poste ha ripetutamente sollecitato il Sindaco per approntare i magnifici locali nei quali dovrà essere trasferito il vecchio ufficio di Salsomaggiore - Borgata cosicchè i due uffici Salso Borgata e Salsomaggiore Terme trovandosi in punti diversi del paese possano egualmente essere utili ai cittadini di Salso nell'inverno ed ai bagnanti nella stagione estiva."

Dal Don Chisciotte del  30 giugno 1901: "Lufficio postale e telegrafico Salsomaggiore-Borgata è stato trasferito dal viale Romagnosi al Palazzo Comunale. Resta pertanto sul viale Romagnosi un solo ufficio postale e telegrafico che è quello di Salsomaggiore Terme. L'inaugurazione del vecchio ufficio nel nuovo locale municipale ha avuto luogo mercoledì scorso con soddisfazione generale dei cittadini di Salsomaggiore che trovano incomodo di dover mandare nel prossimo viale Romagnosi i loro domestici o recarai personalmente per i vizi postali e telegrafici.
Inoltre nel nuovo ufficio è stato ripristinato l'orario telegrafico che resta così fissato dalle 7 alle 21. Il nuovo ufficio è messo con eleganza ed è assai bene arredato in guisa da soddisfare anche alle giuste esigenze della colonia balneare. La mattina dell'inaugurazione la via adiacente al detto uffiio era cosparsa di fiori depostivi da alcuni cittadini che hanno inteso così di esprimere alla rappresentanza comunale la loro soddisfazione per essersi adoperata al conseguimento di quanto era nei comuni desiderii.
Sarà permesso anche a noi di porgere vivi rallegramenti al Sindaco ed alla Giunta di Salsomaggiore ed all'Amministrazione delle poste e dei telegrafi che han saputo dotare Salsomaggiore di due uffici postali e telegrafici quali non si trovano in nessuna città italiana. Presso l'ufficio di Salsomaggiore-Terme è un casellario-posta ove l'impostazione si effettua fino a cinque minuti prima della partenza dei treni.
Crediamo sapere che l'Amministrazione Municipale ne collocherà uno che è nella maggior piazza della borgata e non possiamo che plaudire anche perciò, come per quanto giovi all'azienda di Salsomaggiore, azienda che va considerata — non ci fermeremo mai dal ripeterlo — nel suo insieme, come una cosa sola ed alla quale tutti dovrebbero, guidati da superiore spirito di concordia, collaborare con unità di intenti, di pensiero e di affetto." 

Palazzo delle Poste 

Risale al 4 novembre 1934, l'annuale della Vittoria, la solenne inaugurazione del Palazzo delle Poste. Dicono le cronache del tempo che il Piazzale della Giustizia, allora chiamato Piazza Emanuele Filiberto di Savoia, Duca di Aosta, era gremito di una folla festante che plaudiva all'indirizzo dell'oratore ufficiale, il sottosegretario al Ministero delle comunicazioni S.E. Romano, accolto dalle autorità in grande parata e dalla banda musicale del Dopolavoro Salsese al suono della Marcia Reale e dell'inno "Giovinezza". La cerimonia si era svolta secondo il classico rituale della retorica fascista, tra stendardi tricolori, "alalà", squilli di "attenti", trofei di bandiere, discorsi inneggianti al regime.
Ma aveva avuto anche momenti più intensi come quando, dopo la benedizione impartita dall'arciprete Don Albanesi, si ebbe il taglio del nastro (porgeva le forbici d'argento una giovinetta salsese, Laura Tanzi) e la folla si riversò, ammirata, nei nuovi locali. A fare gli onori di casa c'era la titolare dell'ufficio Postale, signora Levi.
Con lei, a ricevere le numerose espressioni di compiacimento c'erano, tra gli altri, il progettista, l'ingegner Dino Torelli con l'architetto suo collaboratore, il cav. Renzo Beretta e il signor Romeo Zanichelli per l'impresa costruttrice. Poche ore prima, appena giunto a Salso, il sottosegretario si era messo alla testa del corteo che, tra due fitte ali di popolo (racconta "Salsomaggiore Illustrata") aveva raggiunto la Palazzina della Direzione delle Regie Terme (la palazzina Warowland) dove veniva scoperta la targa a ricordo dei dipendenti dell'Azienda Termale caduti in guerra.
Con l'apertura della sede centrale si concludeva la collocazione "itinerante" degli uffici postali e telegrafici, come quelli già attivi nei primi anni del 1900, di "Salsomaggiore Borgata" e di "Salsomaggiore Termale"; ubicato il primo al piano terreno del municipio, l'altro dapprima in viale Romagnosi, in seguito in via Milano nel palazzo Verderi. La nuova costruzione era stata in precedenza oggetto di intense trattative tra il Ministero delle Comunicazioni e il Comune di Salsomaggiore, concluse, alla fine, con l'impegno del Comune di costruire l'edificio, anticipando l'onere relativo e di fornire gratuitamente l'area, già individuata nella Piazza Duca di Aosta. Per parte sua, il Ministero assumeva l'obbligo di rifondere la spesa, fino alla concorrenza di trecentomila lire.
Una volta ultimato, l'edificio doveva passare in proprietà dell'Amministrazione statale. L'incarico di redigere il progetto fu affidato all'ingegner Dino Torelli, capo dell'Ufficio Tecnico Comunale, che si avvalse della collaborazione dell'architetto Renzo Beretta. "Questo ufficio, che si è dedicato con amore al progetto - scriveva Torelli concludendo la sua relazione - nutre fiducia che la costruzione, attuata e diretta con ogni cura, possa costituire opera non priva di qualche pregio, rispondente ai fini pei quali viene costruita, e degna della nostra stazione termale".
L'opera realizzata, risultò veramente degna, come era negli auspici dell'autore del progetto. Degna per la classica semplicità delle sue linee, per la modernità del contrasto, nei prospetti, tra il bianco e il verde grigio dei marmi e per le proporzioni in perfetta sintonia con l'ambiente circostante.


Salsomaggiore Terme 2013 - Gli 87 anni del Palazzo delle Poste

Compie 87 anni il Palazzo delle Poste di Salsomaggiore. La struttura di Poste di Salsomaggiore Terme è stata inaugurata il 4 novembre del 1934 ed è costituita da un corpo di fabbrica centrale a pianta rettangolare.

Situato a sud di viale Romagnosi, precisamente in piazzale Giustizia, uno dei più importanti ed eleganti assi viari della cittadina termale, si trova all’interno di un’area verde di proprietà comunale, sulla sommità di una lieve altura che favorisce l’imponenza del fabbricato. L’edificio, inaugurato nel 1934 con una solenne cerimonia nell’ambito delle celebrazioni per la vittoria nella Grande Guerra, era originariamente nato dalla volontà di adeguare le strutture per i servizi postali e telegrafici, tipica dei primi anni del secolo, oltre che soddisfare i bisogni sempre crescenti della cittadina termale.
A redigere il progetto esecutivo fu chiamato un noto professionista locale, l’architetto Renzo Beretta, mentre l’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico comunale, Dino Torelli, curò tutti gli aspetti tecnico-amministrativi e la direzione dei lavori. I servizi postali e telegrafici entrarono poi in funzione il 21 aprile 1935 e a tutt’oggi l’edificio ospita le Poste centrali di Salsomaggiore Terme.
La genesi del progetto fu alquanto lunga e travagliata: le trattative tra Comune e Ministero iniziarono nel 1919 e solo nel 1929 si giunse all’intesa. Il Comune avrebbe realizzato con il contributo dello Stato un nuovo fabbricato a uso specifico dei servizi postelegrafonici.

Le caratteristiche

La struttura, che dal 2010 è stata sottoposta alle disposizioni di tutela da parte del Ministero per Beni e le Attività Culturali, è costituita da un corpo di fabbrica centrale a pianta rettangolare. L’immobile ha un’altezza di 12.50 metri e una facciata principale, lunga 23 metri, con quattro maestose semicolonne rivestite in lastre di serizzo di colico lucidato che sorreggono la trabeazione ospitante l’intitolazione dell’edificio. La scalinata di accesso ha scalini in granito e le parti laterali in pietra artificiale ad imitazione dell’arenaria.

Le novità del nuovo secolo

Nel primo decennio del 2000, il palazzo di Salsomaggiore Terme è stato interessato da un’importante operazione di recupero funzionale e di restauro conservativo: all’esterno sono stati ripristinati gli intonaci originari mentre all’interno è stato conservato l’originale pavimento in seminato alla veneziana con figure geometriche sotto il nuovo pavimento galleggiante. Secondo quanto affermato dagli stessi progettisti, l’intenzione era quella di “conferire alle masse costruttive un certo movimento e caratterizzare l’esterno in maniera moderna pur mantenendo l’aspetto di un edificio pubblico previsto per essere in vita per molti anni e sopravvivere alla moda”.

In linea con l’ambiente

Lo stile dell’edificio rispecchia il gusto locale dei cittadini della provincia, legato all’espressività neoclassica o al tradizionalismo funzionale.
Il Palazzo delle Poste di Salsomaggiore venne realizzato nel periodo di maggiore attività del Ministero delle Comunicazioni che, con l’obiettivo di rinnovamento e riorganizzazione del servizio postale e ferroviario, aveva promosso la costruzione di nuovi edifici dotati di moderne tecnologie e collocati spesso in posizione prestigiosa nei diversi spazi urbani come simbolo di efficienza e capacità organizzativa dello stato fascista.
In quegli anni, infatti, si vide un’enorme presenza di costruzioni di palazzi postali non solo nelle grandi città ma anche nei capoluoghi di provincia e nei piccoli centri.

Tratto da:
Don Chisciotte 17 marzo  1901
Don Chisciotte 5 maggio  1901
Don Chisciotte 30 giugno 1901
Fonte: "GLI AMICI DI SALSOMAGGIORE" -  ricerca storica della prof. ssa CABASSI 

 

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