Vittorio Storaro (Roma, 24 giugno 1940) - Direttore della fotografiaVittorio Storaro (Roma, 24 giugno 1940) - Direttore della fotografia - Vincitore di tre premi Oscar, per Apocalypse Now, Reds e L'ultimo imperatore, Storaro, dal 16 aprile 2011, è cittadino onorario di Salsomaggiore Terme. Nel ricevere la pergamena così esprimeva la sua gratitudine alla città: «In questa pergamena manca una frase: senza questa presenza, di Salso e di tutti i miei amici salsesi, i tre premi Oscar non li avrei mai vinti».

Lo stesso giorno Storaro ha poi ricordato la sua importante esperienza salsese al fianco dei registi salsesi Luigi e Camillo Bazzoni (quest'ultimo diventa poi cognato di Storaro sposandone la sorella). «Un giorno Camillo, nei primi anni Sessanta, mi chiese di venire qui per un film di un giovane parmense, Bertolucci. Nonostante nove anni di studi, mi mancava la conoscenza delle cose che ho acquisito grazie ai Bazzoni e non solo: un giorno mi invitò a Salso a casa di una sua amica, Lella Marzaroli, insieme al marito Dino, persone con un grande amore verso le arti». Storaro ha poi ricordato «i cortometraggi girati a Salso con Camillo e Luigi, con Nino Bandini che ci faceva da capo macchinista. Per me Salso è stata una seconda scuola, umana ed artistica insieme. Un punto fermo nella mia vita».

A 11 anni, incoraggiato dal padre, proiezionista allo Studio Lux Film, inizia a studiare fotografia. A 16 anni si diploma Maestro Fotografo presso L'Istituto Tecnico Duca d'Aosta ed inizia come praticante presso un laboratorio fotografico. A 18 anni è studente del Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nella sezione di Ripresa Cinematografica. A ventun anni è operatore alla macchina nel film 'Pugni, pupe e marinai' di Daniele D'Anza. Assistente operatore nel primo film di Bernardo Bertolucci nel 1966, 'Prima della Rivoluzione' e nel 1968 per la prima volta direttore della fotografia in 'Giovinezza, giovinezza' di Franco Rossi. Lavora con Dario Argento in 'L'uccello dalle piume di cristallo' e nel 1970 torna con Bertolucci in 'La strategia del ragno', inizio di una lunga e fortunata collaborazione fra i due: 'Il conformista' (1970), 'Ultimo tango a Parigi', (1972), 'Novecento' (1976). Il 1979 è l’anno che lo fa conoscere al mondo con il film 'Apocalypse Now' di Francis Ford Coppola, con il quale vince nel 1980 il suo primo Oscar per la migliore fotografia. Due anni dopo nel 1982 vince il secondo oscar per 'Reds', di Warren Beatty (1981), e  nel 1988 il terzo con 'L'ultimo imperatore' di Bertolucci (1987), con il quale lo stesso anno vince anche il David di Donatello. Nel 1991 viene premiato con il Nastro d'Argento e il premio rilasciato dalla British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) per 'Il tè nel deserto', mentre nel 1994 ottiene il Nastro d'Argento per 'Il piccolo Buddha'. Nel 1998 per 'Tango' di Carlos Saura vince il Gran Premio per la tecnica a Cannes e il Nastro d'Argento. Nella sua carriera ha collaborato con registi come i fratelli salsesi Luigi Bazzoni e Camillo Bazzoni, Giuseppe Patroni Griffi, Fabio Carpi, Giuliano Montaldo, Salvatore Samperi, Luca Ronconi, Bernardo Bertolucci, Francis Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura ed Alfonso Arau. E' stato il più giovane a ricevere l'American Society of Cinematographers Lifetime Achievement Award e, dopo Sven Nykvist, l'unico non americano.

 

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