Viale RomagnosiIl 7 novembre 1865 il Sindaco Marchese Dalla Rosa propose al Consiglio Comunale di dedicare la via al Romagnosi "Per alzata e seduta, ad unanimità di voti: la Contrada del Canale (gia presente nelle carte settecentesche) ove è posta la casa in cui nacque l'illustre pubblicista e filosofo Gian Domenico Romagnosi sia quindi innanzi chiamata ad onore e memoria di Lui Via Romagnosi, con incarico alla Giunta Municipale da subito, di far eseguire le apposite iscrizioni". Tra il 1863 e il 1865 con il Sindaco Dalla Rosa furono costruiti i marciapiedi in viale Romagnosi a spese della società Terme Magnaghi. Il 10 settembre 1883 si decide di continuare l'allargamento della Via Romagnosi.
 Nel 1899 la Commissione edilizia ha fatto tracciare un disegno di rettificazione ed allargamento da eseguirsi in varie riprese, e cogliendo occasione della ricostruzione delle case laterali che facessero per avventura eseguire i singoli proprietari, o comprando dagli stessi a tempo opportuno le porzioni da demolire. Questa via quando sarà ultimata, diventerà quasi diritta, in modo da lasciar scorgere dalla piazza Vittorio Emanuele, ove sarà larga 10 metri, il verde del viale Romagnosi, e conserverà in tutto il suo percorso dai 7,50 metri agli otto metri di larghezza.

Dal Don Chisciotte 8 dicembre 1901 "Alcuni frontisti del Viale Romagnosi : Società delle Terme Magnaghi, signori Eredi Ferrario, proprietari dell’Albergo Milano, Società delle Regie Saline, signori Bertelli e Zecchini, proprietari dell’Hotel Central Bagni, e signori Ritz e Pfyffer proprietari del Grand Hotel des Thermes, ebbero a richiedere, anzitutto, al Comune di Salsomaggiore il permesso di potere lastricare, col sistema della selciatura romana, i due marciapiedi del Viale Romagnosi, selciatura che essi avrebbero eseguito a loro spese, e col concorso del Comune. Ma il tecnico municipale prima e la Giunta poi, avendo ritenuto per ragioni d'ordine tecnico, di respingere quel progetto di pavimentazione, le Società Balneari, che si erano fatte iniziatrici della prima proposta, si fecero iniziatrici di altra, per offrire al Comune un prestito di lire 60,000, rimborsabile nel periodo di trent'anni, cominciandosi dal Comune a pagare la prima rata dopo un decennio e così poi 20 rate annue uguali, coll'interesse di favore del 3 per cento, con che la detta somma di lire 60.000, venisse erogata per la completa pavimentazione del paese compreso il Viale Romagnosi, senza distinzione da contrada a contrada, tutte stando egualmente a cuore a chi ha interessi in qualsiasi punto del paese. Il piano generale di pavimentazione avrebbe dovuto essere di aggradimento dei sovventori. La onorevole Amministrazione comunale, sempre sollecita del pubblico bene, fece buona accoglienza alla proposta ed inviò ai proponenti un progetto e preventivo per la pavimentazione del paese. Lunghe e ardue furono le trattative da questo punto, per la difficoltà di poter riunire i vari interessati che avevano assunto di corrispondere a fondo perduto circa 30,000 lire, appunto per la differenza fra l'interesse che avrebbe pagato il Comune 3 per cento ed il saggio dell'interesse commerciale 6 per cento, sulle lire 60,000 del prestito. Visto che delle 60,000 lire nel progetto del Municipio si assegnavano per la sistemazione del Viale, soltanto lire 15,000 (ossia la metà della somma che i sovventori andavano a donare al Comune) oltre il vantaggio del prestito della residuale somma che permetteva sistemare subito ogni stradicciuola di Salsomaggiore essi ritennero desistere dall'idea del detto prestito e di fare al Comune altra proposta, anche essa generosissima, e cioè di assumere a proprie complete spese le esecuzioni dell'integro progetto municipale per quanto riguarda il Viale Romagnosi e di farne donazione al Comune.Questo si è occupato della cosa nella sua seduta pubblica del 17 novembre 1901. L'instancabile segretario Rebucci ha dato lettura della proposta della Gìunta che, dopo accennato alle precorse intelligenze quali poi abbiamo, con maggiore ampiezza, riassunte, così continua: Non ha chi non veda come la proposta meriti la miglior accoglienza, poichè è ventura che l'iniziativa privata sostituisca quella pubblica nella esecuzione di quegli abbellimenti, che per forza delle cose debbano essere proposti dalla Amministrazione comunale cui incombono, rispetto al generale interesse, più urgenti doveri. E però la Giunta municipale plaudendo alla iniziativa della solerte amministrazione delle Terme Magnaghi, propone al Consiglio di accoglierne la domanda, disciplinando come segue la concessione 1) La onor, Società delle Terme Magnaghi è autorizzata a procedere alla costruzione di un pubblico marciapiede sui due viali riservati ai pedoni lungo lo stradale Romagnosi conforme la planimetria redatta dall'ingegnere comunale Anteo Garbi în data 20 marzo 1901 e comprese quindi le passatoie în tre ordini di lastre di granito attraverso il largo Roma În congiungimento ai marciapiedi dì va Romagnosi, e le altre di cui alle lettere C, D, E della planimetria, stessa. 2) La Società concessionaria potrà, quanto conceme lo sviluppo del marciapiede nei viali preferire il sistema dell'asfalto a quello delle mattonelle in cemento. 3) La manutenzione del marciapiede sarà a carico della Sociotà concessionaria, impegnandosi dal canto suo il Comune alla accurata conservazione delle massicciate laterali e dello stradone centrale. 4) Il Comune si riserva di affidare al proprio tecnico l'incarico di vigilare che il lavoro si esegua a regola d'arte. 5) Il lavoro dovrà essere compiuto e collaudato nel termine di quartro mesi e cioè non oltre il 30 aprile 1902. 6) La onorevole Società concessionaria assume la completa responsabilità di compimento integrale dei lavori secondo la planimetria Garbi suddetta. Il verbale della seduta soggiunge: Nessuno chiedendo la parola il Sindaco pone ai voti la proposta della Giunta municipale. Il Consiglio approva alla unanimità con votazione resa per alzata e seduta. Noi siamo felici di tributare elogio ai frontisti del Viale Romagnosi che sì soro assunti la spesa della pavimentazione del viale e che secondo il preventivo Gardì è di lire 14,651.42 ed agli egregì amministratori del Comune che, nella rigida loro integrità amministrativa cercarono trarre, dalla generosa proposta prelodati frontisti, il massimo vantaggio imponendo perfino l'onere della manutenzione del marciapiede. Alcuni dei frontisti soro saliti, per questo, su tutte le furie, trovando enorme che il Comune, al quale sì fa donazione di un’opera che, o prima o poi, esso pure avrebbe dovuto eseguire (come pel resto del prese) e d'immediato interesse generale, per tutta la borgata essendo il Viale Romagrosi una delle principali strade di Salsomaggiore, e fra le più frequentate dai bagnanti aì quali sì deve cercare di render piacevole e gradito il nostro soggiorno abbia spinto le cose al punto di volere imporre la manutenzione di una strada, per la quale manutenzione il Comune giù doveva erogare ben più di quello che colla nuova pavimentazione sarebbe chiamato a spendere. Altri trovano che la deliberazione non possa avere valore impegnativo essendo, per legge, demandata al Comune la manutenzione stradale. Noi però siamo certi che una via di amichevole componimento, abbia a trovarsi e facciamo, proprio assegnamento allo spirito conciliativo e di grande equità della Giunta da una parte e sulla abnegazione buon volere dei signori Ferrario, Piyfter, Bertelli, Zecchini, Terme Magnaghi e Saline, dall'altro canto, perchè non abbia ad andare a monte una cosa reclamata dal vero interesse dei signori bagnanti al quale qui in Salso sì deve pensare avanti tutto e sopra tutto."
Da Don Chisciotte 22 Dicembre 1901 Allargamento del ponte sul Ghiara "La sede stradale è costretta in uno spazio angusto al ponte sul torrente Ghiara e colà è interrotto il marciapiede. Ora è evidente che lavoro assai utile e pratico è quello dell'allargamento del ponte in modo da eliminare l'attuale interruzione dei viali riservati ai pedoni. E l'On. Sindaco ha scritto in proposito al direttore della Società Magnaghi quanto appreso: Il ponte sul Ghiara è stato danneggiato dalle alluvioni del 1900-1901 ed il Comune ha iscritto nel proprio bilancio un fondo destinato alla sistemazione del ponte stesso. Gli studi che si sono fatti per un eventuale copertura in cemento armato dei vani laterali alle attuali balaustre studio diligentissimo che si conserva negli atti comunali fa ascendere a L. 3800 circa la spesa di consolidamento delle fondazioni e della copertura col detto sistema del cemento armato, ed il Comune che  non potrebbe sopportare la intera spesa sarebbe lieto di concorrere con una quota adeguata la S. V. Ill. ma credere di promuovere un accordo fra gli aventi interesse, per l'esecuzione del lavoro che sarebbe un complemento efficace della pavimentazione del Viale. Con osservanza il Sindaco V. Zancarini. Crediamo sapere che i Sigg. Ritz e Pfyfeer, proprietari del Grand Hotel des Thermes, il sig. Riccardo Ferrario, proprietario dell'albergo Milano i sigg. Zecchini e Bertelli proprietari dell'hotel centrale Bagni, gli stabilimenti Balneari G. Dalla Rosa, G Corazza e C e le Terme Magnaghi abbiano risposto affermativamente di concorrere cioè con L. 2000 semprechè il Comune tolga la condizione di imporre ai privati sovventori la manutenzione del Viale Romagnosi." Da Salsomaggiore 28 aprile 1901 "Promotrice la On. Società delle Terme Magnaghi, si è illuminato a luce elettrica il magnifico Viale Romagnosi. L'effetto è veramente splendido e la superba passeggiata alla quale recano uua nota gioconda le ricche mostre dei negozi e dei bazar, ha acquistato una nuova attrattiva." Dalla Gazzetta di Parma del 28 marzo 1902 "Queste splendide giornate favoriscono l’ultimazione dei lavori in corso. I due marciapiedi, in marmo di Verona, nel viale Romagnosi, entro domani saranno certamente ultimati.."
 Nel 1913 è stato completato quello che per le sue esigue dimensioni viene chiamato l'acquedottino di viale Romagnosi. "L'impianto dice il cronista è dotato di diverse bouches cioè di prese che permettono, all'occorrenza o nella stagione calda, di innaffiarer la stada per eliminare il polverone e cancellare, per quanto possibile, l'odore di stallatico lascato dai cavalli delle vetture pubbliche in sosta nel viale". Nel viale vi erano negozi in legno di proprietà Borasio e quelle dei grandi alberghi che vennero abbattuti nel 1939. Durante i lavori di scavo che si stanno eseguendo in via Romagnosi per il collettore principale della fognatura, sono stati rinvenuti sepolti alla profondità di circa quattro metri, un teschio e delle ossa umane che si ritiene debbano risalire ad almeno un secolo fa.
Da Salsomaggiore 13 Settembre 1934 -"La nuova illuminazione di Viale Romagnosi. Dopo quella dei viali Vittorio Emanuele II e Regina Elena, che di sera fa maggiormente risaltare la bellezza del luogo la nuova illuminazione e stata impiantata anche in quel tratto del viale Romagnosi dove prima erano le baracche in legno. I candelabri a tre globi sono stati posti al limite dei prati Dalla Rosa, tra gli arbusti della verde e spessa siepe, in modo da spandere la loro intensa luce su tutto il marciapiede. L’effetto è molto bello e il tratto dì viale, non più in ombra e decorosamente sistemato con altre aiuole, intercalate da comode panchine, ha assunto un aspetto così gaio da far pensare, più che ad un luogo, aperto, ad una grande halle, fiorita ed elegante." Nel 1954 si rifanno i marciapiedi al posto delle lastre in granito si mette in opera un pavimento di marmo a pezzi. 

Tratto da 
Da Salsomaggiore cronache anno XI n. 4 
Da Salsomaggiore 1899
Salsomaggiore 1° centenario delle cure 1839-1939
Quattro passi fra i ricordi 2 Corrado Lamur
Salsomaggiore Illustrata, 27 Dicembre 1934
Don Chisciotte 8 dicembre 1901
Don Chisciotte 22 Dicembre 1901
Salsomaggiore 28 aprile 1901
Gazzetta di Parma del 28 marzo 1902 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

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