Tra il X e l'XI secolo fu innalzata, probabilmente per volontà dei Pallavicino la prima fortezza, che a partire dal 1143 fu al centro di una lunga contesa tra i figli di Oberto I.
Nel 1149 Delfino Pallavicino, aiutato dai Parmigiani e dai Cremonesi, resistette all’assedio dei Piacentini, che però ritornarono l’anno dopo e rasero al suolo il castello. Nel 1153 il castello fu ricostruito da Delfino Pallavicino, che ne fu investito con il titolo di marchese. Alla sua morte nel 1180, il feudo passò ai canonici della cattedrale di Parma, poi ai fratelli Jacopo e Gherardo da Cornazzano (1180-1186). Nel 1249 il castello fu assegnato al marchese Oberto II Pallavicino dall'imperatore Federico II di Svevia, ma nel 1267 fu espugnato dai guelfi parmigiani. Agli inizi del XIV secolo Manfredino Pallavicino, figlio di Oberto II, si reimpadronì del maniero grazie all'aiuto dei Visconti, ma lo lasciò ai cugini del ramo di Scipione, che a loro volta lo lasciarono ai Pallavicino di Busseto. Nel 1374 Niccolò Pallavicino uccise lo zio Giacomo, marchese di Bargone, e il cugino Giovanni, per appropriarsi del loro castello; in risposta Bernabò Visconti attaccò la fortezza di Tabiano e se ne impossessò, per donarla nel 1380 alla consorte Regina della Scala. Nel 1390 Gian Galeazzo Visconti riconsegnò il castello a Niccolò, che nel 1395 fu ufficialmente investito di tutti i suoi feudi da parte dell'imperatore Venceslao di Lussemburgo. Nel 1401 Nicolò Pallavicino e la moglie, furono avvelenati dai servi. Nicolò avrà certamente ricordato, gli assassinii da lui commessi nel castello di Bargone. I suoi averi passarono al figlio Rolando il Magnifico. Nel 1441 Niccolò Piccinino attaccò su più fronti lo Stato Pallavicino, costringendo il Pallavicino alla fuga; le sue terre furono incamerate da Filippo Maria Visconti, che nel 1442 investì il Niccolò del feudo di Tabiano e di numerosi altri. Nel 1457 Francesco Sforza investì Uberto Pallavicino, figlio di Rolando, del maniero di Tabiano. I suoi discendenti mantennero il possesso della fortezza fino al 1756, quando morì l'ultimo marchese Odoardo e il feudo fu confiscato dalla Camera ducale di Parma, che lo assegnò alla famiglia Sermattei di Assisi; le terre rimasero tuttavia di proprietà della marchesa Ottavia Pallavicino, moglie di Francesco Maria Landi, che riacquistò anche il castello. Nel 1882 la fortezza e il borgo circostante, entrambi in stato di avanzato degrado furono venduti a Giacomo e Rosa Corazza; il figlio Carlo all'inizio del XX secolo acquistò nuove terre e ristrutturò i casali, fondando un'azienda agricola. I discendenti agli inizi del XXI secolo recuperarono il borgo e l'intera struttura del castello affidando all’architetto Mario Vacca il compito delle ristrutturazioni che trasformarono il castello in un'elegante dimora signorile, ricca di affreschi e decorazioni in stucco. Oggi L’Antico Borgo di Tabiano Castello è diventato un centro per il benessere e relax tra i più belli d’Italia. Si possono fare eventi, visite, matrimoni.
Tratto Da
Il Parmense e le sue Stazioni Balneari Salsomaggiore Tabiano Sant'Andrea 1899 Battei
Wikipedia

 

 

Comments powered by CComment

pie di pagina

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.