Nel 1905 esistevano due banche la succursale della Banca Ressi e C. già Belinzaghi di Milano, che compiva ogni servizio relativo alle operazioni bancarie e di cambio, e la Banca S. Antonino. Nel 1907 nasce la Banca di Salsomaggiore. Dalla Gazzetta di Parma del 6 giugno 1907 "Salsomaggiore 6 giugno 1907. Martedì nel pomeriggio nella sala consigliare del Comune venne pubblicato dal dott. Balabia l’atto costitutivo della nuova « Banca di Salsomaggiore » con un capitale azionario di L. 200.000 elevabile ad un milione per semplice deliberazione del Consiglio. Presenti 29 azionisti che rappresentavano in proprio o per procura tutte le duemila azioni venne nominato ad unanimità il consiglio nelle persone dei signori : Aspetti Carlo, proprietario dell’ albergo Pavone, Re Francesco, direttore dell’ Hotel bagni, Adorni Arturo e De-Vecchi D, Stefano e Falchetti Alessandro di Cremona. A sindaci effettivi vennero scelti: Pagliari Riccardo del Banco Pagliari di Cremona, rag. Neri delle Saline, e Bocchi Camillo di Milano. A supplenti i sig. Cattaneo Alfredo proprietario dell'Hotel Angioli Simplon e rag. Forni dell’Hòtel Milano. Col primo luglio si apriranto gli sportelli e fin d’ora auguriamo la miglier fortuna alla muova Banca sorta tra la diffidenza e l'avversione di alcuni interessati o individui della «società esercenti che già tante benemerenze s'è acquistata." Le Banche sono tre la Banca di Salsomaggiore con sede propria al Largo Roma; la Banca Belinzaghi (succursale della Banca Belinzaghi di Milano) con sede al viale Romagonosi ; la Banca Cattolica (recapito della Banca Cattolica di Parma). — I primi due Istituti facevano tutte le operazioni di banca. (Depositi, sconti, conti correnti, compravendita di titoli, incassi, emissione di assegni, negoziazione di divise, ecc.). La Banca di Salsomaggiore aveva disposto nella sua sede, per i Sigg, Forestieri, una sala di lettura e di corrispondenza, e disimpegno un servizio di locazione di Casse Forti per custodia di valori. Fallimento della Banca Dalla Gazzetta di Parma del 1 aprile 1919 "L'uomo dalla cappa nera Vi è un brano dei Promessi sposi, in cui il Manzoni narra come Renzo Tramaglino potesse scappare dalle mani del notaio criminale in cappa nera e dei due sbirri che lo menavano dal capitano di giustizia, nel dì seguente il gran subbuglio al forno delle grucce. Mentre la folla incalzava minacciosa gli sbirri non sì curan più d'altro che di perdersi nella folla per uscire inosservati il notaio desiderava ardentemente di fare lo stesso e  studiava tutte le maniere di comparire un estraneo che passando di li a caso, si fosse trovato stretto nella calca, come una pagliucola nel ghiaccio; a riscontrandesi a viso a viso con uno che lo guardava fisso, con un cipiglio peggio degli altri, lui, composta la bocca al sorriso con un suo fare sciocco gli domandò: cos' è stato? Questo brano salta alla mente vedendo oggi il contegno degli implicati nel grande tramestio della Banca Salsese. Ciascuno di essi vuol comparire un estraneo e domanda sorridendo: « cos'è sfato ? » Il cav, Sechi Parolini non ha mai avuto niente a vedere col Robusti e soltanto ha fatte (uomo di gran cuore) dei piaceri alla Banca. E in tempi di idropisia cartacea, in cui non si cenosce più il valore del danaro, i piaceri consistono nel firmare delle cambiali per 800 mila lira, come un tempo si sarebbe prestata una sigaretta! Il Comm. Rebucci, più candido del Candido volterriano, dice che il Rossi fu semplicemente ammesso a far parte di una società industriale alla quale egli pure apparteneva (anzi — stando all’ dea — sarebbe l'unice consocio), ma per il resto egli non sa niente, non ha mai visto e sospettato niente, egli che a Salso fu sempre il deux er machina, con-aria pro consolare! Lasciamo da parte quelli compromessi e veniamo a coloro che, non implicati nello scandalo, ne divengono i denunciatori od i giudici: tutti cadono dalle nuvole. Si direbbe davvero che a Salsomaggiore tutti abbiano dormito, come Aligi, settecent'anni e si svegliano adesso adesso ! Sicchè — caso crediamo unico negli annali bancari — un amministratore della Banca — che si è impegnato per saldare gli obblighi della Banca nella ragguardevole cifra di lire 94 mila — diviene, accusatore e denunciatore dei sistemi amministrativi vigenti nella Banca stessa. E un sindaco della Banca fa coristatare di non avere avuta comunicazione delle situazioni mensili. Non parliamo poi della Giunta Comunale, la quale — indipemdentemente al crack delia Banca e ai rapporti Banca Comune — doveva avvedersi del medo pessimo con cui andava il Municipio; delle anormalità sindacali e del segretario  (contro cuì si è tanto inveito nella seduta delle dimissieni), dello stato permanente di crisi pernicioso agli interessi di Salso e a cui si doveva porre immediato riparo. Invece... il cav. Zancarini, assessere anziano, aveva da tempo espresso la sua irremovibile volontà di dimettersi; due assessori stanno assenti in gran parte della settimana da Salso; un altro, medico, per le ragioni della professione non aveva mai dato che scarsa attività al comune. Il grande fragore del crollo bancariocomunale-rebueciano ha levato due mesi prima dallo stato di letargo il Gazzettino, il quale ha fornito una serie di rilevazioni, che (eccetto le lettere del sig. Adorni) da tempo: sapevano sapevano sino i sassi dei torrenti gerra e Citronia. Il Sindaco in buoni rapporti con Robusti Cideo speculatore di legna! Ma e chi non ha visto le gite in automobili e le colazioni nei principali restaurants di Parma? E poi una lunga dissertazione sulle metamorfosi albergatorie - comunali-réclamistiche del comm. Rebucci, al cui paragone quelle cantate da Ovidio sono unoscherzo da bambini. Tutta roba vecchia di almeno un anno fa, nota lippis ct tonsoribus, che non ha mai impedito al comm. Rebucci — sino all'infortunio del suo socio Rossi di troneggiare sul candelliere, di passare come uomo indispensabile e di fiducia quotatissimo a Salso; a Parma, a Roma. Nessuno sì era mai accorto di tante incompatibilità, nessuno aveva mai sospettato il groviglio di loschi interessi che si erano intessuti attorno alla Banca Salsese, nessuno aveva mai visto lo sfruttamento che si faceva della guerra e delle acque di Salso per interessi privati.  E' quindi lecito domandarsi se l'uomo  dalla cappa nera, il notaio manzoniano, nen sia in questo momento la figura rappresentativa e simbolica del grande trambusto salsese." Dalla Gazzetta di Parma del 3 aprile 1919 "La liquidazione della Banca Salsese Domenica l'assemblea degli azionisti della Banca Salsese ne ha deliberato la la messa in liquidazione e lo scioglimento, L'onere della liquidazione com’ è noto è stato assunto dal comm. Cobianchi, il quale inoltre provvederà a costituire una nnova banca a Salsomaggiore in luogo della disciolta. Ieri vennero depositati al rostro Tribunale gli atti e i documenti relativi alla liquidazione. Aggiungiamo che a Salso continuano i commenti, le asserzioni e le voci più svariate in ordine allo scandalo bancario e a tutti i fatti che vi si collegano. Sarebbe troppo lungo il riassumerli, nè è possibile scernere — framezzo a tanti discorsi — il vero dal fantastico. Rileviamo soltanto l'affermazione insistente che nuovi gravissimi fatti dovranno saltar fuori, ben presto, assai più impressionanti di quelli sinora rivelati." Dalla Gazzetta di Parma del 17 aprile 1919 "La nuova Banca Salsese Martedì a Milano si è costituita la Nuova Banca di Salsomaggiore, che dovrà sostituirsi alla banca attualmente in liquidazione, Tra i principali sottoscrittori figurano il comm. Cobianchi, l'avv. Rainierie il comm. rag. Gherardi di Bologna." Dalla Gazzetta di Parma del 24 aprile 1919 "Abbiamo voluto assumere informazioni circa la liquidazione della Banca Salsese. Interessanti delusidazioni ci ha fornito — con la consueta squisita gentilezza —  l'egregio liquidatore della Banca rag. prof. R. Ferroni  la cui opera benemerita in questo frattempo è stata diretta a contemperare nei limiti del possibile e del giusto la necessità dei vari interessati colle esigenze richieste dal programa che il comm. Cobianchi non pago di quanto ha fatto, intende svolgere pel bene di Salso. Riferiamo imparzialmente quento abbiamo appreso. Anzitutto — ci è stato detto — non si è perduto tempo, Necessità diverse richiedevano la messa in liquidazione della società e deliberata questa il 30 u. s., emanata il 5 corrente dal Regio Tribunale di Parma la sentenza di nomina del liquidatore; effettuato il deposito, la trascrizione e le affissioni vi volute dalla legge, il 15 è stata costituita la nuova Banca Salsomaggiore con L. 500.000, di capitale. Ora sono in corso le nuove pratiche legali e se queste non incontreranno, come è sperabile, alcun ostacolo, ai primi del mese prossimo la nuova Banca aprirà gli sportelli e da parte sua la liquidazione provvederà al soddisfacimento dei suoi impegni. A proposito dei quali è bene rilevare che la garanzia assunta dal comm. Cobianchi non riguarda soltanto i depositi che fra parentesi ammontano a circa L. 500.000, ma altresì le altre passività versò i terzi creditori, ciò che costituisce qualche cosa di diverso, ma al tempo stesso assai di più di quanto apparirebbe. Conviene però che i signori interessati, dal ricordo di quanto è stato fatto, traggano un pò di indulgenza nella considerazione che se l'impazienza  loro può anche far ritenere ritardo, il tempo umanamente necessario all' esecuzione delle pratiche legali, ciò torna ancora infine a loro vantaggio in quanto il comm. Cobianchi, fedele alle promesse fatte, ha voluto dar vita ad un nuovo ente col quale i provati e affezionati clienti della vecchia Banca potessero riprendere il ciclo normale delle loro operazioni. D'altra parte, nei limiti della possibilità, la vecchia Banca non ha mancato in questo frattempo di agevolare tutti coloro che dalla superata crisi avrebbero potuto ricevere contraccolpi intervenendo sempre a facilitare le operazioni cambiarie ed a consentire anche ai contribuenti che avevano depositi da avvalersene.per il pagamento delle imposte. La gran massa dei depositanti anche oggi si conserva tranquilla e fiduciosa , e di ciò va data lode. Certo alcuni avranno dovuto superare qualche difficoltà momentanea, ma questo è tutto che si è chiesto in questo periodo di assestamento e non altro. Fra breve quindi i depositanti potranno disporre dei loro depositi, Salsomaggiore avrà ancora la sua Banca e cogli uomini che vi sono a capo la stessa non potrà non riprendere sicura il suo cammino circondata non ne dubito , dalla rinnovata e più salda fiduci dei suoi clienti. Questo fedele riassunto delle notizie che abbiamo potuto raccogliere e che crediamo nostro dovere di cronisti diligenti sottoporre al pubblico, esprimendo ancora una volta l'augurio che il rimborso dei depositi abbia sollecitamente a effettuarsi poichè nell'imminenza dei lavori agricoli e della stagione balneare rappresenta un grande interesse pubblico". Dalla Gazzetta di Parma del 4 maggio 1919 "Novità bancarie La Nuova Banca di Salsomaggiore sì aprirà il giorno 8 maggio Indubbiamente si provvederà subito al rimborso dei depositi della vecchia banca, tanto sospirato, sia perchè si tratta di un bisogno reale ed improrogabile, sia perchè il pubblico non ha ben compreso per quale ragione occorresse proprio attendere l'inizto regolare della nuova banca per restiture — almeno in parte — i depositi della vecchia. Inizierà quanto prima le sue operazioni l'Unione Bancaria Nazionale, che si.propone l'appoggio dell’ incremento agricolo e industriale de. paese e la beneficenza agli istituti locali."
Tratto da
Gazzetta di Parma 6 giugno 1907 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Gazzetta di Parma 1 aprile 1907 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Gazzetta di Parma 3 aprile 1919 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Gazzetta di Parma 17 aprile 1919 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Gazzetta di Parma del 24 aprile 1919 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"
Gazzetta di Parma del 4 maggio 1919 "Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

Guida di Salsomaggiore Tabiano e dintorni Mattioli 1905
Salsomaggiore Tabiano edito Municipio Salsomaggiore 1911

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