Don Giuseppe Carpena (Specchio, 1880 - Grotta di Pellegrino,1968)Don Giuseppe Carpena era nato a Specchio nel 1880 e ordinato sacerdote a Bedonia nel 1906, da mons. Pellizzari, vescovo di Piacenza. Fu cappellano per sette anni a Gravago, poi arrivò a Grotta di Pellegrino, dove rimase 56 anni, dal 1912 fino alla sua morte, avvenuta nel 1968. Umile, buono, caritatevole con i poveri, facile al saluto con tutti, dalla parola buona.

Durante la sua lunga presenza a Grotta, due guerre colpirono con lutti e rovine anche la piccola frazione. Nella prima guerra mondiale, molti giovani non fecero ritorno e Don Giuseppe fu sempre accanto alle famiglie. Nella seconda, specialmente dopo l’8 settembre, aiutò chi era in pericolo o impegnato nei freddi mesi della resistenza. Non si contavano le notti insonni e i viaggi fatti anche sotto la neve a Salsomaggiore o sui monti di Pellegrino, per aiutare, incoraggiare e soccorrere chi ne aveva bisogno, mettendo in serio pericolo la propria vita per salvare quella degli altri. Di tutti i problemi della parrocchia era al corrente, ricordava spesso che due erano le cose che lo preoccupavano, i suoi parrocchiani e la chiesa, quella fatta di mattoni e pietre. Lavorò intensamente tutta la vita per renderla sempre più bella e accogliente, poi una frana la rese cadente. Non si scoraggiò perché, confidava nell’aiuto di Dio e dei suoi parrocchiani, diceva: «Risorgerà, risorgerà; la vedo già in piedi più bella di prima. Diruta virescit virescit...» . Quando morì la chiesa non era ancora stata ricostruita, il sacerdote don Melfi Angelo, suo successore, appena entrato in parrocchia, si mise all’opera per la ricostruzione. Al funerale di Don Giuseppe Carpena, c’erano tutti i parrocchiani, molti sacerdoti, e due vescovi: l’ausiliare di Piacenza, mons. Paolo Ghizzoni e mons. Ersilio Tonini, allora vicario di Salsomaggiore, ma già vescovo in di Macerata. Al cimitero parlò mons. Tonini: un discorso lungo, ma limpido e travolgente. I parrocchiani riconoscenti vollero erigere in memoria del proprio Parroco un monumento nel cimitero di Grotta. L'opera fu realizzata dallo scultore Mario Pelizzoni di Busseto e venne inaugurata nella Pasqua del 1971.

Francesco Barili

Tratto dalla Gazzetta di Parma 

Sul basamento del monumento uno scritto di Maria Negri
Don Giuseppe Carpena
per 50 anni parroco
di Grotta 1968
Sempre Egli diede e povero si spense
e allora fu come a mancar venisse
in questi luoghi alti e soleggiati
il dono immensamente d'acqua di sorgente



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