Architetto Orsino Bongi (Firenze, 1875 – Milano, 11 gennaio 1921) Orsino Bongi (Firenze, 1875 – Milano, 11 gennaio 1921) - E' stato un architetto e docente italiano, esponente del movimento architettonico del Liberty. Noto a Salsomaggiore perché nel 1912 progetta su incarico del conte Ladislao Tyszkiewicz la Galleria Warowland che doveva diventare la sede della galleria d’arte “Warowland” di Milano. L'inaugurazione avvenne nel 1914, in occasione di una mostra organizzata dalla galleria milanese.

Nel 1918 la marchesa Alberta Dalla Rosa Zambelli, proprietaria della palazzina Warowland, nella quale abitava, ebbe un contentenzioso con la “Società Anonima R.R. Terme” riguardo il terreno dove si trovava la palazzina. Il 27 aprile 1919 con un decreto firmato da Tommaso di Savoia venne riconosciuta proprietà demaniale. Si pensò d’abbatterla per far posto ad un giardino. Il progetto rimase sulla carta e l’edificio subì solo alcune modifiche, e fu adibito a sede amministrativa delle  Regie Terme. Attualmente parte dell'edificio è occupato da un negozio dove si vendono articoli di cosmesi delle Terme, gli uffici sono stati spostati in altra sede. A salsomaggiore è un edificio unico nel suo genere nello stile noto all'epoca come Medievalismo lombardo, declinato dal Bongi nei ferri battuti, nelle decorazioni esterne, negli stemmi araldici, nei mobili dell'arredo e nell'intonaco graffito che simula rivestimenti a bugnato, a "scaglie di pesce", a rombi, a palmette. Tra i materiali di costruzione maggiormente utilizzati figura il legno, usato per i pavimenti, per i sottogronda, per le scale che conducono alla loggia della torretta sorretta da colonnine in pietra.

 

Architetto Orsino Bongi (Firenze, 1875 – Milano, 11 gennaio 1921) Toscano di nascita, frequenta a Milano la Scuola superiore di architettura con Camillo Boito e Luigi Broggi presso il "Regio Istituto Tecnico Superiore", ora Politecnico di Milano. Si dedica quindi all'insegnamento presso l'Accademia di belle arti di Brera e alla soglia dei trent’anni partecipa ai progetti di alcuni padiglioni dell'Esposizione internazionale di Milano del 1906: il Palazzo delle arti decorative francesi, la Mostra d'Igiene, la Mostra Internazionale Ferroviaria, l'Ingresso trionfale da via XX Settembre, la stazione di partenza della ferrovia elettrica che collegava il Parco con la Piazza d’Armi, l'Adattamento del Pulvinare, l'Arena e la Mostra di belle Arti attorno all'Arena, il padiglione del Cantiere Navale Ansaldo, il padiglione della Regia Manifattura Tabacchi, il padiglione per gli Stati Americani del Sud, il palazzo della sezione francese e il padiglione della Mostra Agricola.Galleria Warowland - Salsomaggiore Terme - Architetto Orsino Bongi (Firenze, 1875 – Milano, 11 gennaio 1921)

In particolare il padiglione Agraria, ispirato ai temi della produzione agricola, progettato in stile Liberty, desta particolare interesse. Per l'Expo 1906, unitamente agli ingegneri associati Carlo Bianchi, Francesco Magnani e Mario Rondoni e all'architetto Sebastiano Giuseppe Locati, sì aggiudica il premio ex aequo per il concorso del progetto generale.

Nel 1911 per il senatore Cesare Mangili, che era stato Presidente dell'Expo del 1906, realizza nel Cimitero Monumentale di Milano l'edicola Mangili, grande monumento funerario della famiglia del banchiere milanese.

Nel 1914 partecipa alla mostra collettiva curata da Giovanni Rocco e organizzata dall'Associazione Lombarda Architetti presso la Permanente di Milano, dove espone suoi disegni accanto ad opere, fra gli altri, degli architetti Antonio Sant'Elia, Raimondo D'Aronco, Giuseppe Sommaruga, Ranieri Arcaini, Ulisse Stacchini, Tancredi Venturini, Angiolo D'Andrea, Cesare Mazzocchi, Giovanni Broglio e Marcello Piacentini.

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