Marzaroli Raffaella (Salsomaggiore 1925 - Salsomaggiore 2020) - Pittrice - Amava dire di avere gli stessi anni del Berzieri e che il profondo rispetto per le persone e il grande amore per la sua città erano preziosa eredità dei suoi genitori, sentimenti che aveva cercato di tenere sempre vivi impegnandosi tutta la vita nel campo del sociale e del volontariato.
Discendente di una antica e numerosa famiglia salsese, Lella Marzaroli passa la sua gioventù in piazza della Brugnola. Nei momenti difficili del primo dopoguerra è una delle socie fondatrici della FARI (Federazione Attività Ricreative Italiane), associazione derivata dall’Azione Cattolica voluta e sostenuta dall’arciprete di San Vitale monsignor Artemio Prati, alla guida della parrocchia salsese prima di essere nominato Vescovo di Carpi. Principale animatrice del gruppo, Lella programma spettacoli teatrali, scrive testi, canta e recita, anche al Teatro Nuovo davanti ad un pubblico via via sempre più numeroso, e assieme a tutto il gruppo partecipa più volte al Corso dei Fiori.
Si diploma a Parma in computisteria, ma sin da ragazza rivela la sua vera anima artistica. Pittrice, insieme al marito Dino incisore, organizza una importante mostra di pittura sulla vecchia Salso. Per merito suo è stata donata alla città la statua del “Putto” dello scultore Cristoforo Marzaroli ed è stata una dei promotori del comitato per la fusione delle statue, sempre del Marzaroli, della "Nostalgia" e della "Strega".
È stata fondatrice e presidente onoraria della sezione salsese dell’AVOPRORIT (Associazione Volontaria Promozione Ricerca Tumori). Ha promosso l’organizzazione di conferenze, manifestazioni e donazioni. Amica e collaboratrice dei registi salsesi Camillo e Luigi Bazzoni, e del premio Oscar Vittorio Storaro che proprio a Salso, assieme ai due fratelli salsesi, ha mosso i suoi primi passi come direttore della fotografia. Lella Marzaroli ha indossato per diversi anni i panni della maschera locale la “Filoma”, salendo le scale del Municipio per sottoporre al sindaco di turno, senza fini polemici, simpaticamente e in un clima di concordia, le richieste della città. La Filoma per un certo periodo è stata la maschera di Salso, era un'allegra contadina con trecce lunghe e nere. La sottana grigia lunga pesante, un grembiule a quadretti. Le calze erano colorate, zoccoli in legno, scialle di lana multicolore. Un cesto di vimini con frutta di stagione. La Filoma nasce come personaggio negli studi di Radio Salamandra.
Tratto da
La memoria i luoghi una città Alunni e Insegnanti del Circolo Didattico di Salsomaggiore
Nelle foto:
Lella Marzaroli
Lella Marzaroli a Radio Salamandra
Lella Marzaroli al centro con le ragazze della FARI
Lella Marzaroli e il marito Dino Marzaroli ritratti nella loro galleria di viale Matteotti
Lella Marzaroli - La Filoma
Lella Marzaroli al centro con le ragazze della FARI
Lella Marzaroli al centro con le ragazze della FARI al corso dei fiori del 52
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