29 aprile 1922 - Il Veltro - Periodico fascista di Salsomaggiore - Diffida alla ciana del Risveglio - L’amico nostro che la scorsa settimana trattò da bagascia il corrispondente salsese del « Risveglio » gettandogli davanti qualche spicciolo, oggi è assente. Però, come la becera non si quieta, la rintuzzeremo noi che la conosciamo da un pezzo e sappiamo benissimo come queste donnacole vanno trattate.
Polemizzare colla gente del “Risveglio” non si può. Sono ignoranti e volgari, sono caparbi e maligni, sono i preti tralignati di questo inizio di secolo. Colla gente del « Risveglio » non si possono usare che i ceppi e per questo chiediamo:
1. — « Che si produca il nostro primo ordine del giorno o in qualche modo si provi la panzana degli otto giorni che si attribuisce ad esso».
2. — « Qual’è la cassa partigiana che riceverebbe versamenti da qualche privato pescecane per la campagna in favore della gestione privata».
3- — « Qual’è la gente eternamente nuda, come gli studenti mancati, che sciala e la fa scialare a quelle fazioni che le salta in capo di organizzare a base di violenza».
4. — « Qual’è il foglio innominabile su cui scrive il lavatore dell’immondezza pubblica e a chi si attribuisce l’attributo lavatore. Ed ora è la volta dei termini perentori».
Se entro quattro giorni dalla data del presente numero non avremo avuto esaurienti spiegazioni al riguardo dei suesposti quesiti, promettiamo di abbordare il corrispondente salsese del « Risveglio » e di costringerlo a sputare tutto il fiele che gl’inturgida il fegato e le vene. Ci costi l’osso del collo.
22 aprile 1922 - L’incapacità del corrispondente salsese del “Risveglio„
25 marzo 1922 - Alla redazione del risveglio
Fonte: www.internetculturale