8 giugno 1903 Gazzetta di Parma - Corriere Salsese La copertura della “Citronia” causa del disastro di Salsomaggiore 10  giugno 1903 - Gazzetta di Parma - Corriere Salsese -  Il progetto della Citronia non è stato approvato! — Cause al Comune e relative responsabilità — Meminisse juvabit — I danni dei privati — Un grazioso “per finire”. - Salsomaggiore 8 - 6 - 1903 -  Mi viene assicurato da persona, che ha avuto la notizia direttamente dal Ministero dei L. P. che il progetto della copertura della Citronia, inoltrato dall'on. Deputato Ing. Albertelli, coll’approvazione del Genio Civile di Parma, fu eseguito, mentre non è ancora stato approvato dalle superiori Autorità il caso è enormemente grave, non solo in linea morale per le eventuali ingerenze politiche, sulle quali tutti domandano la luce, ma anche per le responsabilità finanziarie del Municipio di Salsomaggiore, e delle conseguenze relative sulla vittima designata, il povero Scarpagrossa, destinato a pagare sempre.

Le pretese di danni cominciano già a farsi innanzi: primo il sig. Pietro Valentini, per il quale ebbe luogo ieri un sopraluogo della Pretura, con un ingegnere perito nominato dal Tribunale di Parma. Mi dicono ora che si faranno innanzi per lo stesso titolo il Coppelli, il Gazza, il farmacista Redenti, ed altri. Ma non è uno scherzo, per Iddio! I danni, che noi abbiamo calcolato per alcune centinaia di migliaia di lire, il Salsomaggiore che riceve le notizie direttamente dall’amministrazione comunale, ed è quindi credibile, le stabilisce in 200.000 lire. E’ inutile quindi voler attenuare; si tratta di cosa ben seria! Quando l’ing. Ferretti scriveva lo scorso anno, nella Gazzetta del 28 agosto, a proposito della copertura di un torrente, chi ha dato importanza alle sue osservazioni? Furono persino derise; ma il tempo, quel gran galantuomo, s'è incaricato di fare giustizia. Ecco il brano, che ci pare utile qui di riportare: “Soltanto mi domando se al punto in cui stanno le cose, non si presenti, la necessità di una piattaforma selciata sul fondo del torrente per impedire eventuali corrosioni nei muri laterali che sono piuttosto debolucci e pessimamente costruiti. E penso anche che sarebbe forse opportuno non fare una copertura continua, giacchè si deve fare; ma, per esempio, in tre tratti di circa 50 metri ciascuno con spazi intermedi vuoti, onde facilitare lo sgombero di eventuali interrramenti, e il conseguente non impossibile allagamento del paese. Imperocchè non devesi, dimenticare che il Citromia è torrente di rapina, che, nel suo breve, ma rapido corso, trascina ogni sorta di materiale, che può benissimo ingombrare una lunga galleria coperta. Ciò in linea tecnica generale perchè tali provvedimenti si potrebbero ancora adottare. Ma veniamo al sistema di copertura in cemento armato, che fu proposto dall'on. Albertelli in sostituzione della volta in muratura del progetto compilato dal perito Garbi, tecnico del Municipio. Cioè, mi correggo: la proposta fu fatta da una Ditta De Valliere e Soci di Losanna ed appoggiata dall'on. Albertelli, il quale intervenne come competente tecnico straordinario per persuadere il Municipio che vi sarebbe stato un risparmio di ben 15.000 lire. Vedremo a conti fatti ed a lavoro ultimato, se vi sarà realmente un tale risparmio, al punto in cui sono le cose io sono persuaso che costerà anzi di più. Ma che importa Paga Pantalone. Quello che è certo si è che col progetto di Garbi si avrebbe almeno avuto un'opera monumentale di durata secolare e di resistenza ineccepibile. Col progetto De Valliere e Soci abbiamo dei muri laterali a sistema ridotto (e fossero almeno ben costruiti!) ed un sistema di copertura di troppo recente applicazione, perchè se ne conosca la durata, e specialmente la resistenza avvenire. Vi sarà bensì l’economia: ma questa va tutta a beneficio del costruttore e soci, non certo del Municipio.” Sarebbe utile riferire anche il resto della lettera, ma e troppo lunga, e siccome il seguito riguarda l'opera di intermediario dell'on. Albertelli ed il Municipio di Salsomaggiore, il contratto fatto fra il medesimo ed una Ditta Svizzera col sistema delle trattative private, ed altre cose amministrative e private, ma non tecniche, del resto per ora non ci vogliamo occupare. Chi ha vaghezza di istruirsi, e di imparare la storia (oh quante storie!) della copertura della famosa Citronia, può rileggere il numero del 28 agosto 1902 della Gazzetta di Parma. Ci sarebbe poi anche da parlare un po' più dettagliatamente dei danni sofferti dai privati, ma di questo riferirò più dettagliatamente dopo aver assunto maggiori e più sicure informazioni. Chiudo per oggi, con un grazioso... per finire ! L' ex-sindaco è in tutte le furie contro Madama Citronia, colpevole di un grande tradimento, perchè fa all'amore, dicono, con Ruy Blas: nientemeno ! Pare che il consulente legale del medesimo, on. Berenini, nell'interesse del Municipio, si voglia far promotore... del divorzio. Che scandalo !

Ruy Blas.

 

Pubblichiamo, seguendo il nostro sistema di pubblicisti imparziali, la seguente lettera dell'ing. Albertelli. Lasciamo all'ing. Ferretti, competente in materia l'incarico di rispondere. A noi non tecnici, e quindi incompetenti, ha fatto però meraviglia che le acque di un nubifragio siano incalcolabili. Povera scienza degli ingegneri! Ecco pertanto la lettera-polemica dell'on. deputato:

All'Illmo Signor Direttore della Gazzetta di Parma, Il corrispondente per Salsomaggiore di codesto giornale, seguendo i suoi soliti metodi, parla dell'ultimo nubifragio svisando gli elementi più primordiali della verità. Io non fui ideatore e estensore del progetto fondamentale di deviazione e copertura del Citronia; modificai quel progetto, soltanto e specialmente nella copertura. Perciò dovrei parlare solo di questa e rallegrarmi con me stesso perchè essa resistette alla fiumana, sull'impeto e sul volume della quale non era possibile abbozzare le lontane previsioni. Il corrispondente dice che si tratti di una piena ordinaria, .... e... buon per lui e per la sua laurea! Certo è che il vicino torrente Gerra raggiunse una portata non mai preveduta e penetrò nei pianterreni dell'Hotel Milan e delle Terme Magnaghi, non ostante lavori di accorciamento e di raddrizzamento del suo corso eseguiti dai privati nel passato anno. Ma quel signor corrispondente parla del Gerra come se parlasse di un torrente distante migliaia di chilometri dal Citronia e per furore di denigrazione tace, o equivoca a proposito, sull'importanza complessiva dei danni (Lire trentamila circa e non centinaia di migliaia), toccati alla borgata di Salsomaggiore, i quali sono dovuti esclusivamente al Gerra stesso. Ma io vado oltre nelle mie responsabilità, e, col consenso di uomini come l'ing. Italo Pelleri, l’ing. Zeffirino Provinciali e l'ing. Baiardi, che esaminarono e studiarono le conseguenze del nubifragio, dichiaro che quando fossi stato incaricato fin dal principio di studiare i lavori di deviazione e copertura del Citronia di Salsomaggiore, non avrei fatto ne più ne meno di ciò che realmente si fece. Le condizioni planimetriche e altimetriche della borgata di Salso non consentono che si dia al Citronia una sezione capace di smaltire le acque incalcolabili di un nubifragio; bisogna risalire a monte e e con opportune serre e piantagioni diminuire la velocità delle acque che ora precipitano da una vallata nuda, della lunghezza di sette chilometri e della pendenza di oltre quattrocento metri. Ma chi pensa alle acque di un nubifragio chi ne calcola la portata? il metodo più spiccio lo segue il corrispondente per Salso il quale nega, contro l’opinione autorevole del Genio Civile e di altre autorità tecniche, l'importanza dell’ultima piena del Citronia, esagerando invece quella del lontano Gerra. I danni derivati ai lavori del Citronia non superano le lire mille e si debbono, come vuole il chiaro ing. Pelleri, a cause indipendenti dal progetto e dalla sua esecuzione. Non si dolga perciò il corrispondente per Salso se non furono ascoltati quei consigli che dice di avere generosamente impartiti: per ora non se ne ha proprio bisogno. Si potrebbe desiderare da lui un po' di sincerità poichè gli manca la competenza tecnica; ma a questa dea egli non ha l'abitudine di bruciare i suoi incensi.

Con osservanza e con ringraziamenti

Dev.mo Ing. GUIDO ALBERTELLI.

Parma, 8 Giugno 1903.
Panoramiche e Copertura Torrente Citronia

Tratto da
"Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

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