Giuseppe Leoni (1877 - 1950) - Direttore d'albergo - Il Comm. Leoni occupa un posto preminente nella industria alberghiera Salsese. I Leoni, ebrei di origine, dapprima attivi nelle produzioni cinematografiche, furono costretti, a causa delle leggi razziali del 1938, a rivolgere i propri interessi in altri settori. Rientrati dalla Svizzera, dopo l’esilio forzato, nel secondo dopoguerra acquistarono, la società Sagas, proprietaria a Salsomaggiore di grandi alberghi.
Il Comm. Leoni entra in possesso alla fine degli anni quaranta dei grandi alberghi di Salsomaggiore, Grand Hotel des Thérmes, Albergo Milano, Centrale Bagni e Grande Albergo Regina, apportando miglioramenti ed ammodernamenti tali da poter competere con i maggiori complessi alberghieri europei. Lungimirante, con l'intento di rilanciare la promettente attività alberghiera salsese, incarica due amici di famiglia, gli architetti Viganò e Clerici, della progettazione di un "centro sportivo, turistico e commerciale", come richiamo nei confronti di una sempre più raffinata clientela sia nazionale che internazionale. Il complesso prevede una serie di negozi affacciati alla strada e una piscina ad uso polivalente, utilizzata dai clienti dell'albergo. Nell’area della piscina, un importante movimento di terra e camminamenti ricavati con grandi lastre di beola posate a filo terra creano un naturale anfiteatro, con opportuni piani degradanti, che permetono un’ottima visione d'insieme utile soprattutto durante le manifestazioni che, in questi anni, si ripetono con frequenza attorno all'acqua della piscina. I locali dei negozi, paralleli al viale Berenini, sono sovrastati da una copertura in ferro e cemento che si protrae a sbalzo come una grande onda bianca a protezione dei passanti. Oggi la piscina, alla quale è stato dato il suo nome, è diventata comunale ed è stata aperta al pubblico.
Leoni è stato anche un pioniere della cinematografia italiana. Ha dato vita alla Società Esercizi Cinematografici Italiani, alla Soc. Film Leoni, ed insieme ai figli ha diretto numerose altre aziende cinematografiche nazionali. Fu un precursore del cinema in Italia. All’inizio del secolo si recò a Parigi e comprò le prime macchine da proiezione e da presa e ritornato in Italia aprì vari locali, in principio modesti, finché gli riuscì di inaugurare, sotto i portici di Piazza del Duomo a Milano il primo vero grande cinematografo. Intuì anche l’importanza del film documentario e fu tra i primi a promuovere e far proiettare pellicole di attualità. Muore a Roma il 5 gennaio 1950 dove si era trasferito per curarsi da una malattia di cui era da vario tempo sofferente.
Comments powered by CComment