TuttoSalso - 10 maggio 1950 - Una perdita per Salso - Giuseppe Leoni - La sera del 5 gennaio scorso è deceduto a Roma il Comm. Giuseppe Leoni Consigliere Delegalo della S.A.G.A.S. Aveva 73 anni ed era da vario tempo sofferente; per tale motivo da Milano si era trasferito a Roma con la speranza che il clima mite della Capitale avesse a giovargli.
Alla vigilia di Natale un attacco del male ne aveva consigliato il ricovero in una clinica, dove l’infermo ebbe a subire due interventi chirurgici. Quando le condizioni sembravano migliorare, sopraggiungeva invece la morte a troncare un'esistenza tutta dedicata alla famiglia ed al lavoro. Il Comm. Leoni occupava infatti un posto preminente nella industria alberghiera e in quella cinematografica. Una diecina di anni fa era entrato in possesso dei grandi alberghi di Salsomaggiore, Grand Hotel des Thérmes - Milano - Centrale Bagni ai quali aveva apportato in seguito miglioramenti ed ammodernamenti tali da poter gareggiare con i maggiori complessi alberghieri europei, e ciò a tutto vantaggio dell'incremento e dell'importanza della Stazione di cura. L’anno scorso aveva acquistato anche il Grande Albergo Regina ed aveva fatto costruire i nuovi portici con negozi in Viale Romagnosi e in Viale Berenini dando inizio ad un complesso ingente di lavori di abbellimento della città termale. Il Comm. Leoni era stato un pioniere della cinematografia italiana. Aveva dato vita alla Società Esercizi Cinematografici Italiani, alla Soc. Film Leoni, ed insieme ai figli dirigeva numerose altre aziende cinematografiche nazionali. Per i suoi vasti meriti nel campo industriale, l’Estinto era stato insignito del titolo di Conte di Salsomaggiore; era Cav. Uff. dei S.S. Maurizio e Lazzaro e Gran Cordone della Corona d’Italia. Creato Conte, nella sua grande modestia, non ne aveva mai fatto parola neppure agli intimi. Quello che importava per lui era il lavoro. Fu un precursore del cinema, come lo furono i fratelli Lumière, De Mille, Fok, Griffith e Mayer. All’inizio del secolo andò a Parigi e comprò le prime macchine da proiezione e da presa e ritornato in Italia aprì vari locali, in principio modesti, finché gli riuscì di inaugurare, sotto i portici di Piazza del Duomo a Milano il primo vero grande cineimatografo. Intuì anche l’importanza del film documentario e fu tra i primi a promuovere e far proiettare pellicole di attualità. Non sempre però gli affari gli andarono bene. Un brutto giorno subì un grosso rovescio: non si scoraggiò e disse: «Ho una ricchezza che nessuno potrà togliermi: 5 figli educati al lavoro. Non sono solo, siamo in sei e ne riparleremo fra qualche anno.» Ricominciò daccapo, con energia, con tenacia e si rifece passo passo, una fortuna. Nel congresso nazionale dell'A.I.A. tenutosi a Salso nella primavera dell’anno scorso era stato nominato socio d’onore della Associazione Italiana Albergatori e gli era stata conferita in quell’occasione anche una medaglia d’oro di benemerenza. Con la recente fusione delle due associazioni alberghiere italiane il Comm. Leoni era stato designato quale presidente dell’Associazione degli Albergatori Salsesi. La sua scomparsa ha costituito una indubbia perdita per Salsomaggiore che ha preso larga parte al lutto della Famiglia Leoni e della S.A.G.A.S.
Le estreme onoranze
Le estreme onoranze si sono svolte austeramente a Milano. La salma, proveniente da Roma è giunta al Cimitero Monumentale, seguita dalla Vedova, dai figli, dai molti parenti e dagli intimi. Era ad attenderla una folla foltissima e commossa di personalità del mondo industriale, alberghiero e cinematografico, amici, conoscenti. Particolarmente numerosa la rappresentanza di Salsomaggiore. Il Comune aveva inviato il labaro abbrunato con scorta d’onore di vigili urbani. Erano presenti il Sindaco Negri col segretario Capo dott. Rossetti e l’assessore Zancarini; il Segretario dell’Az. di Cura rag. Montini, il vice presidente dell’Aia Comm. Ferrario col tesoriere Bortini, il consigliere Gragnani e il segr. dott. Giacobbe; il segr. delle Terme Dem. rag. Graetz in rappresentanza del Gestore Governativo e della Direzione Sanitaria, il direttore del Banco di Roma Comm. Manieri, il direttore di «Tutto Salso», il rappresentante dell’Ass. affittacamere Aguzzi, il presidente della Salso Sportiva rag. Barani, il consiglio al completo dell’Ufficio Paritetico Alberghiero. Della Sagas erano intervenuti: il Prof. Fonio, il Direttore Generale Comm. Tornei, la signora Migliorati, il dott. Astraldi. il direttore del reparto Cure del Grand Hotel des Thérfmes dott. Botti, il direttore dell’Albergo Central Bagni Gambarini. il sig. Migliorati, la signora Zecchino, le signorine Chiesi e Pizzati. il sig. Viola e una larga rappresentanza del personale. Di Salso vi erano ancora l’architetto Bacciocchi, l’avv. Rizzardi, il rag. Grazioli in rappresentanza del Comm. Glierardi. i sigg. Bertoluzzi, Albrigi, Aceti, Melloni, Baivi, Capra ed altri. Siti frontale della Cappella del Cimitero, le cui arcate erano severamente parate a lutto spiccava la seguente epigrafe: «Accolga Iddio l’anima buona di Giuseppe Leoni». I tre registri per le firme portati da Roma ed iniziati con quella del Dirett. Gen. del Demanio Comm. Crudele si sono rapidamente ricoperti. Dopo la funzione religiosa il feretro sul quale era deposto un cuscino di viole cd orchidee dei familiari, è stato trasportato davanti al Sacrario della Famiglia Leoni, dove ricevuta la benedizione e cessato il coro delle orfanelle che hanno cantato il «Requiem», ha avuto luogo l’inumazione. Nella dolorosa circostanza moltissimi sono stati i telegrammi di cordoglio pervenuti da ogni parte alla Famiglia dell’Estinto e in special modo all’avv. Manlio Leoni che nella nostra Stazione termale si è assunto il compito di continuare le fervide tradizioni animatrici del Padre. Lo scomparso è stato commemorato in Consiglio Comunale dal Sindaco Negri e all’Assemblea degli albergatori dal Vicepresidente Comm. Ferrario. In memoria del compianto Comm. Leoni, i figli hanno fatto pervenire al Sindaco la somma di un milione che la Giunta Comunale ha deliberato di devolvere alla istituzione di una Colonia Montana intitolata a Giuseppe Leoni ed altre centomila lire destinate ai bimbi bisognosi assistiti dal Patronato Scolastico.
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