1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. - Stabilimenti Balneari di Salsomaggiore - Origine e descrizione dello Stabilimento Vecchio. - Descrizione dello Stabilimento Nuovo - Origine delle Grandiose Terme Magnaghi - Sanatorium per le cure salso-jodiche di Salsomaggiore.

Origine e descrizione dello Stabilimento Vecchio.

 1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Il primo piccolo Stabilimento balneare sorse in casa del benemerito dottor Valentini sacrificante sè stesso e i suoi agi al bene degli sventurati; ma esso divenne subito insufficiente al cresciuto accorrervi di bagnanti, così che nel 1847 il maestro comunale Lodovico Bocca, pregato dal Valentini stesso, ne aprì uno più grande in casa di Giulio Bussandri, che venne incoraggiato dal Governo ducale di Parma.
Nel 1850 il conte Alessandro D'Adhérmar sempre dietro molte istanze del dott. Valentini quale affittuario delle Saline fece costruire 12 camerini da bagno sotto la grande tettoia a ponente delle Saline così ebbe origine lo Stabilimento Vecchio che più tardi il Governo Ducale ornò dell’attuale facciata. Nel 1860, divenuto affittuario delle Saline e Bagni il Marchese Guido Dalla Rosa, lo stabilimento balneare fu ampliato notevolmente.
Le vasche vennero portate a 36, si costruirono belle e spaziose sale al primo piano, destinando una di esse ad uso teatro e collocando in un'altra un Museo di mineralogia formato di saggi raccolti in Salsomaggiore e nei comuni vicini.
A mano a mano che le guarigioni crescevano di numero, le pareti di altra sala del 1.° piano di questo stabilimento si tappezzavano di stampelle, bastoni e simili arnesi, ivi lasciati dagli ammalati, cui le portentose acque di Salsomaggiore avevano ridonato la salute, rinnovando i miracoli dei più famosi santuari del mondo. Nel 1875 spirò il primo contratto d'appalto; ma il marchese Dalla Rosa ottenne di rinnovarlo per altri 50 anni, obbligandosi di spendere, nei primi anni del nuovo contratto, L. 50 mila annue, in opere di ampliamento.
Il Dalla Rosa costituiva in accomandita semplice per azioni la « Società delle E. Saline e Bagni » sotto la Ditta G. Dalla Rosa C. Nel 1897 fu aggiunta allo Stabilimento Vecchio un ala nuova, che contiene 24 camerini ad uso bagni, grandi e spaziosi, (50 m. c.), arredati con eleganza, e provvisti di ogni comodità occorrente al bagnante.
Vennero costruite inoltre sale e camerini per inalazioni, i necessari servizi per bagni elettrici, bagni a vapore, massaggio, ecc, ecc.; vaste sale di aspetto, artisticamente adornate e decorate provviste di giornali politici ed illustrati. Si fondò pure un Laboratorio Chimico, diretto da un valente dottor chimico, nel quale si preparano i prodotti delle R. Saline e Bagni, e un Gabinetto di Microscopia.
Oltre a ciò si provvide al riscaldamento a vapore dei camerini da bagno e della sala di conversazione, della nuova ala dello Stabilimento Vecchio per la Cura invernale iniziatasi coraggiosamente da due anni con buon esito. Questo stabilimento ha la facciata principale rivolta verso la piazza Felice Cavallotti e vi si accede da due ponti sul torrente Citronia e da un altro secondario su terreno privato (Casa Romagnosi) che ha l’uscita in via di « Circonvallazione » altro ingresso allo Stabilimento trovasi sulla via Mazzini di fronte al Grand-Hotel e che mena direttamente all’ala nuova dello Stabilimento.
Presso a questo stabilimento è quello « Militare» per bassa forza che è situato sulla via Mazzini, accanto al fabbricato che serve di caserma alle Guardie di Finanza. Sarebbe desiderabile che il Governo istituisse un completo Stabilimento Balneare Militare da servire anche agli ufficiali, i quali, col solo proprio stipendio, non possono sostenere le spese di oltre 20 giorni di cura a Salsomaggiore. Di qui a non molto, pel nuovo piano regolatore della borgata, pare che il Vecchio Stabilimento Balneare subirà notevoli modificazioni edilizie, o per meglio dire verrà completamente riedificano secondo un progetto vasto e grandioso.
Verso la stazione male ubicata del tram a vapore e accanto a questo Stabilimento stanno le R. Saline che descriveremo più innanzi.
Fra le R. Saline e la nuova Ala si trovano il pozzo artesiano « Nuovo o Delle Saline e uno dei due Gazometri già da noi descritti; parecchi magazzini per l'acqua madre per l’acqua Salso-jodo-bromica e materiali vari appartenenti alla società G. Dalla Rosa e C.
Il medico direttore di questo Stabilimento è il Prof. Dott. Ettore Baistrocchi che sostituì il dottor Umberto De Valney nel 1894. Il gabinetto di questo chiarissimo medico è frequentatissimo dai bagnanti e ciò dimostra la sua valentia e la fiducia che i malati hanno di lui. Il medico direttore delle « Inalazioni » è il Dott. Antonio Zancarini, fratello del Sindaco di Salso, che lasciò a Fontanellato, dove dimorò 18 anni, fama di abile sanitario e di filantropo, e che gode a Salso molta stima pel suo sapere congiunto alla più grande modestia. Il Direttore del Laboratorio Chimico è il Cav.Dott. Giuseppe Cavezzali, di meriti troppo noti e universalmente riconosciutigli, per citarli qui.

 1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore

Camerino da Bagno.

 

Descrizione dello Stabilimento Nuovo.

 

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Il Marchese Guido Dalla Rosa ideò ed eresse questo Stabilimento a circa 300 metri dal Vecchio e sulla sinistra di chi sale il Viale Romagnosi, con la facciata, ohe guarda sul « Largo Romagnosi ». I lavori furono iniziati nel 1881 e ultimati nel Giugno del 1883, anno in cui venne inaugurato dagli eredi Dalla Rosa e dalla Società delle Regie Saline e Bagni.
Come è destino delle umane vicende, il Dalla Rosa, che con mente studiosa aveva intuito il brillante avvenire di Salsomaggiore e vi aveva profusa tutta la sua attività e buona parte del suo patrimonio, non potè raccogliere i frutti di quanto aveva seminato perchè ancor giovane moriva nel Dicembre del 1882 ». Questo Stabilimento ebbe in origine 2 vasche da bagno; ma nel 1889 se ne aggiunsero altre 20 e nel 1893 esse vennero portate a 75.
Fu naturalmente ampliato ed anche abbellito, con l'aggiunta di vaste sale, ove sono esposti i prodotti delle Regie Saline, di sale e di gabinetti riservati per inalazioni, di sale per docce, di camere per massaggio e per fanghi. Nel 1895 vi fu collocata altresì la stufa per la sterilizzazione della biancheria da bagno sistema Geneste-Herscher.
La facciata di questo Stabilimento arieggia quella di uno chalet Svizzero ad un sol piano; essa non lascia quindi intravvedere la grandiosità del retrostante fabbricato il quale è a due piani e si prolunga dal Viale Romagnosi fin presso il torrente Ghiara.
Lo domina un alto fumajuolo occorrente per il macchinario; e lo alimenta l’acqua salso-jodica dei pozzi N.° 3 bis e Balla Rosa di già descritti. Il medico direttore dello Stab.to è il Dottor Cav. Adolfo Malvisi, che da più di 30 anni dedica l’opera sua indefessa a prò degli ammalati di Salsomaggiore; onde venne chiamato dal direttore del giornale « Il Sole » di Milano: « Il Veterano ».
Tennero la direzione medica prima del Dott. Malvisi i Dottori Forlanini, Delfino e Valentini di non mai abbastanza venerata memoria.

Elenco delle innovazioni apportate ai due Stabilimenti Balneari delle B. Saline e Bagni dal 1895 al 1899

1. — Elettroterapia Bagno Idroelettrico.

2. — Disinfezione completa delle vasche, ecc. col subblimato corrosivo, mediante le irroratrici “Padovae colle “Bordoni Uffreduzzi.

3. — Sterilizzazione della biancheria colla stufa “ Geneste-Herscher .

4. — Acque di monte abbondante in vasconi capaci di 200 mila ettolitri circa per le miscele dei bagni, per la biancheria e altri bisogni degli Stabilimenti.

5. — Depositi di acqua Salso-iodica coperti ed altri in metallo ermeticamente chiusi ed in alto collocati per impedire inquinameuti.

6. — Nuovo pozzo artesiano di acqua Salso-jodo-bromica di 417 metri di profondità.

7. — Approfondimento di altro pozzo sul davanti dello Stabilimento Vecchio (Piazza F. Cavallotti) fino a 717 metri.

8. — Acqua Madre (Specialità della Ditta G. Dalla Rosa e C.) per bagni misti, inalazioni, irrigazioni, sali, bibite, ecc.

9. — Laboratorio chimico con dottore chimico laureato, addetto alle R. Saline e Bagni.

10. — Aggiunta allo Stabilimento Vecchio di un’Ala Nuovissima contenente 24 camerini e sale di aspetto, con l’impianto del riscaldamento per la cura invernale.

11. — Nuova Analisi Chimica (in via di studio) dalla quale si conosce ora in modo assoluto che: L’acqua Salso-jodica di Salsomaggiore è la più ricca di Litio e Stronzio delle congeneri dal mondo, come lo è di Jodio e Bromo.

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Sala per le Inalazioni 

 

Estratto Del Regolamento in vigore negli Stabilimenti Demaniali

Oltre al regolamento interno pel personale di servizio, esiste un regolamento a cui devono attenersi i bagnanti, e di esso, salvo possibili varianti, diamo un sunto. Il Bagnante prima di intraprendere qualsiasi cura dovrà munirsi della Tessera o permesso di entrata negli Stabilimenti. Essa è come la ricetta e contiene le prescrizioni del medico a cui deve attenersi il bagnante; serve di controllo pel medico di famiglia e per l'infermo.
Il Bagnante ha tutto l’interesse di far conoscere al Medico dello Stabilimento, le cure già incominciate per continuarle, se sono compatibili coi bagni Salso-jodici. Il servizio dei bagni è fatto con molta diligenza. È severamente proibito l'uso delle spugne. Ogni vasca a tre getti d’acqua differenti: uno dolce e calda, uno dolce e fredda e uno Salso-jodo-bromico.
Coi tre getti diversamente combinati si ottiene il bagno al grado di calore e di densità prescritti dal medico dello Stabilimento, che ne determina anche la durata. L'Acqua Madre vien versata nel bagno alla presenza del bagnante che ne può controllare l'autenticità e la quantità. Il Camerino è dotato di areometro Beaumè e di Termometro centigrado la pulizia vi è osservata secondo le più scrupolose esigenze dell’igiene. N. B. I bagnanti sono pregati di visitare: gli stabilimenti, i pozzi artesiani la sterilizzatrice della biancheria (Stufa Geneste-Herscher), i serbatoi d’acqua dolce (a Marzano e nel Rio dei Sordoni) il laboratorio chimico e le RR. Saline. 

Origine delle Grandiose Terme Magnaghi

Fino al 1893, delle fonti di Salsomaggiore era esclusivo proprietario il Demanio che, insieme con le Saline, cogli Stabilimenti Balneari e con estesa zona di terreno, le aveva dato in appalto alla Ditta G. Dalla Rosa e C. L’8 Giugno 1893 un Sovrano decreto dichiarava l’ing.« Magnaghi concessionario della miniera denominata: « Romagnosi 2.a » e a lui riconosceva la esclusiva facoltà di estrarre acque Salso-jodo-bromiche, gas e petrolio in una zona di circa 40 ettari, e farne qualunque utilizzazione terapeutica.
L’ing.re Magnaghi fin dal 1880 aveva acquistato in Salsomaggiore un fondo nel quale trovasi il Pozzo N. 5; e in forza del Sovrano decreto, il quale coronò brillantemente 13 anni di suo indefesso lavoro, costruì subito uno Stabilimento Balneare “ Le Grandiose Terme Magnaghi „ che furono aperte nel 1895 con 50 vasche e a cui subito dopo due anni d’esercizio vennero aggiunte altrettante sale da bagno spaziose, eleganti, tutte identiche fra loro per dimensioni (m. c. 70), per arredamento, e modernamente igieniche come le precedenti. Nel 1896, volendo attuare l’idea di cui fu caldissimo propugnatore (quella della cura invernale) il Magnaghi intraprese la costruzione d’un grandioso fabbricato d'alloggio annesso alle Terme (vedi Capitoli seguenti) che la improvvisa di lui morte fece sospendere per un anno ma che oggi è ultimato.
La vedova dell’Ing. Magnaghi costituì nel Giugno 1898 una importante Società sorta col nobile programma di dare la più ampia esplicazione a tutti i progetti che l'ing. Magnaghi non potè tradurre in atto. Tale Società, composta, oltre che dalla Vedova Magnaghi, di eminenti personaggi nel campo tecnico, industriale e capitalistico, compì il primo atto intitolandosi con gentile omaggio al fondatore delle Terme, Società Terme Magnaghi, e ponendo un di lui busto commemorativo all’ingresso dello Stabilimento.

Questa società, con un capitale di due milioni di lire, ha già cominciato importanti lavori. Il nuovo Hotel (Architetto Broggi) di fronte alle Terme (Vedi Capitolo Nuove costruzioni di Salso), il compimento della grandiosa Casa annessa alle Terme, una lavanderia a vapore, perforazioni di nuovi pozzi artesiani. Allargamento ed ampliamento dei locali per la disinfezione della biancheria, acquisto della più importante fonte d’acqua dolce del Salsese, e costruzione della relativa conduttura, laboratorio per ricerche di Clinica Medica e Microscopia diretto dal Prof. Luigi Zoia specialista nel genere, costruzione e impianto di una sala Inalazioni a getto diretto (ma con perfezionati sistemi); cosicchè, le Terme Magnaghi offrono due metodi e due qualità d’Inalazione (Vedi Gap. precedente sulle Inalazioni). L’acqua Salso-jodica delle Terme Magnaghi è fornita da uno dei più profondi pozzi di Salsomaggiore (Pozzo N. 5 già descritto).

 1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Gran Sala d'inalazione alle Terme Magnaghi (col sistema Jannigen e Beiselen)

 

Descrizione delle Grandiose Terme Magnaghi

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Lo Stabilimento, che sorge sulla riva destra del torrente « Ghiara » è composto di due corpi di fabbricato fra loro congiunti. Uno è quello iniziale, cioè quello aperto nel 1895; e consta del solo Stabilimento Balneare; l’altro è raggiunto, di cui una parte fu inaugurata nel 1897 e si compone, oltre che dello Stabilimento Balneare, di camere d’alloggio, le quali vennero aperte solamente oggi.
Questo corpo di fabbricato aggiunto è a 7 piani, di cui tre destinati per bagni, e quattro per alloggi. Vi si accede per il grandioso scalone (unico del genere) che lo congiunge all’altra parte di fabbricato, o pure per ascensore. Il Corpo di fabbricato che costituisce propriamente « Le Terme » esercite dal 1895, è a due piani, entrambi accessibili dal Viale Romagnosi Esso ha un carattere originale d’architettura e decorazioni che lo differenzia da ogni altro Stabilimento del genere; e risente della geniale eccentricità di chi lo ideò e costrusse! In tutti e due i piani sono saloni d’aspetto di grandiosa struttura, di cui uno « Pompejano » al piano superiore, di squisito buon gusto (Vedi Capitoli seguenti).
Le Camere da bagno trovansi lateralmente a questi saloni; eleganti paratie metalliche celano gli usci formando spaziosi corridoi. Le sale da bagno sono costrutte, decorate, arredate e tenute secondo le più rigorose esigenze dell'igiene e dell’antisepsi. Vasche speciali uso porfido di forma brevettata, e vaschette per bambini.
Le sale di inalazioni sono veramente splendide e novissime nel genere. Hanno anche camerini d'inalazione separati, per malattie trasmissibili. (Vedi capitoli antecedenti).
Il massaggio e i fanghi sono affidati a medico specialista e a patentate Masseuses. Meritano inoltre menzione le sale da doccia ed elettroterapia; la lavanderia a vapore, i locali per disinfezione della biancheria (fatta al subblimato corrosivo secondo il consiglio del Prof. Bordoni Uffreduzzi), i camerini pei poveri, il laboratorio per ricerche di clinica medica e microscopia, l’omnibus a giardiniera pel trasporto gratuito dei forestieri, dalla stazione, hótels e case, alle Terme.
I medici ordinari delle Terme sono:

II Dott. Uberto Marzorati (ostetrico) di Milano, già assistente dei Proff. Porro e Calderini; e il Prof. Luigi Zoia, docente di Medicina all’Università di Pavia: due giovani scienziati che uniscono al sapere una rara squisitezza di modi. Vi è pure il Dott. Cavalli di Parma (come medico Masseur).
Le Terme hanno parecchi consulenti scelti fra le più alte notorietà mediche: Oltre ai Clinici della vicina Università di Parma (Prof. Alberto Riva e Prof. Andrea Ceccherelli, l’uno Direttore della Clinica medica e l’altro della Chirurgica) le Terme Magnaghi possono vantare gli Illustri nomi di S. E. il Prof. Guido Baccelli, Ministro della P. I. (per la Medicina); del Prof. Edoardo Porro, Senatore del Regno, (per la Ginecologia) e, pure per questo ramo, del Prof. Ettore Truzzi (Direttore della Maternità di Parma) e il Prof. Arturo Bompiani (Direttore della Maternità di Roma). Per l’Igiene, il Prof. Cav. G. Bordoni Ufreduzzi (Direttore ufficio Sanità di Milano).

Estratto del regolamento esistente nelle “ Grandiose Terme Magnaghi

Oltre al regolamento interno pel personale di servizio, esiste un regolamento a cui devono attenersi i bagnanti, e del quale, salvo possibili varianti, diamo un sunto. Il Bagnante deve presentarsi al medico direttore dello Stabilimento prima d'incominciare la cura che intende fare. Verrà rilasciata apposita Tessera colle indicazioni del' a cura e in conformità di quella prescritta al bagnante dal medico che consigliò la cura di Salso. La registrazione delle cure è fatta esclusivamente dal medico direttore ed è cosa privatissima e la visita ai bagnanti ha solo scopo igienico e profilattico.
Nessuno potrà intraprendere cure, senza essersi provvisto della Tessera. La durata del bagno è di un'ora, quella per inalazione è di ore due (per la Jannigen e Beiselen) e di una perle inalazioni d’Acqua Madre; oltre il tempo prescritto il bagnante dovrà provvedersi d'altro biglietto. E assolutamente vietato introdurre cani nei camerini o mettere sostanze medicamentose nel bagno o guastare i camerini. In ogni camerino è sempre un termometro centigrado e un areometro Beaumè per controllare la temperatura e densità del bagno; come è pure speciale e distinto per ogni camerino l’occorrente per la disinfezione delle vasche (creolina, formaldeide, sublimato, spazzole).
Nessuno può farsi assistere al bagno da persona di diverso sesso, salvo speciale autorizzazione del medico direttore.
L'Amministrazione non risponde che degli oggetti depositati alla Cassa. I reclami verso il personale si fanno al medico direttore o all’Ispettore. N. B. I bagnanti sono pregati di visitare: lo Stabilimento, il pozzo n. 5, la lavanderia a vapore, le fonti d'acqua dolce di proprietà delle Terme, massimo quella di Pellegrino, la Casa alle Terme, il laboratorio per ricerche di clinica medica e microscopia ecc. e i locali di disinfezione delle Terme Magnaghi.

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore

Sale da bagno m.c. 70 tutte identiche fra loro

 

Sanatorium per le cure salso-jodiche di Salsomaggiore - Prospettiva del Sanatorium.

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Questo istituto che meritò diploma e medaglia all’Esposizione di Torino fu istituito allo scopo di facilitare le cure ai poveri ed ai poco abbienti. La seguente circolare, che è spedita ai medici ed ospedali ne dimostra gli scopi filantropici.
« L’esperienza ha dimostrato a tutti i medici che le acque di Salsomaggiore, se giovano a togliere i postumi delle malattie delle donne, delle sifilidi e delle artritidi, sono poi efficaci in modo meraviglioso nelle forme variate della scrofolosi e più specialmente dove il tessuto della pelle, delle mucose, dell’ossa o delle glandule ha sofferto gravi alterazioni e dove il bagno di mare non può avere più alcuna efficacia, dove veramente bisogna ricorrere alle forti dosi dei Cloruri, Joduri e Bromuri, che esistono solamente in queste acque di Salsomaggiore.
E l’esperienza fatta negli scorsi anni dai comitati per la cura degli scrofolosi della città di Como e di Parma fu tale, che le richieste sono già numerose. L’avere oggi un Istituto, che possa colle cautele igieniche e colla scrupolosa disinfezione, diretto e condotto come una casa di salute, cui possono ricorrere gli operai, i bambini, le donne d'ogni età e paese con minima spesa, deve essere considerato un beneficio per tutti i sofferenti. Il potere fare le cure nella stagione invernale appaga il desiderio degli infermi che ben sanno che le cure estive non bastano.
« Gli ospedali, i municipi, che spendono forti somme per svernare molti scrofolosi non più operabili, pensare devono allo sfollamento nell’inverno delle infermerie con evidente reciproco beneficio dei malati acuti e cronici.
« Il ferro chirurgico non viene usato, e nel caso di operazioni sono gli infermi rimandati alle rispettive famiglie.
Gli operandi possono quindi incontrare una buona preparazione per sopportare gli atti operativi.
Gli operati possono con queste cure più prontamente raggiungere la guarigione. « Le ammalate di morbi ginecologici inviate prima che gli essudati si solidifichino od avvengano ectopie degli organi saranno più sicure di guarire compietamente.
« L'amministrazione pertanto nutre fiducia, che i medici vorranno inviare gli infermi, sicuri che saranno trattati secondo le prescrizioni della scienza. Crede suo dovere riprodurre il certificato del Comitato di Como a prova del trattamento impartito agli ammalati. »

 

Il Consiglio di Amministrazione.

Comitato di Como.

“ L’esito delle cure fu soddisfacentissimo dimostrando come la cura salsoiodica di Salsomaggiore in molte forme di scrofola sia superiore a quella marina. Indistintamente i ricoverati furono soddisfattissimi e per l'esito della cura e per l’assistenza avuta, dimostrandosi riconoscenti al personale del Sanatorium. „
Sottoscritti: Dott. De Orchi — Fumagalli — Beltramini.

Medico direttore: dott. E. Baistrocchi docente libero di anatomia patologica E. Università Parma, coadiuvato da medici assistenti.

L'inaugurazione del nuovo edifizio fu fatta il 13 giugno 1897. (Veggasi descrizione).

Norme per l’accettazione dei malati.

1. Sono ammessi alla cura uomini, donne e fanciulli d'ogni età e paese. I fanciulli inferiori agli anni 6 verranno accettati quando siano accompagnati da persona che ne assuma la custodia.

2. Per l’mmissione devono fare dimanda per tempo alla Direzione perchè possa disporre pel conveniente collocamento, indicando l’età ed il sesso.

3. Le domande dovranno essere corredate:

a) dal certificato di nulla tenenza e se non appartengono alla suddetta categoria devono comprovare con certificato autentico lo stato della loro condizione ristretta finanziaria rilasciato dall’autorità municipale;

h) dal certificato medico, colle notizie anamnestiche di ciascun balneando;

c) pei pensionati di camera basta la domanda col certificato medico.

4. Tutti devono essere provvisti del necessario corredo di biancheria personale e possibilmente anche di due mute d’abiti.

5. Il Sanatorium è aperto tutto l’anno.

6. Coloro che volessero ripetere la cura 2 volte nell’anno devono in tempo utile farne dimanda e si potrà per essi fare alcune facilitazioni.

7. Non sono ammessi e verranno respinti gli epilettici, i febbricitanti gravi per malattie croniche come tubercolosi polmonare ed intestinale, gli oftalmici non assolutamente scrofolosi o in modo particolare raccomandati da oculisti e tutti coloro che potessero avere malattie contagiose.

8. Le malattie contagiose, che si sviluppassero nel corso della cura balneare si cureranno nelle camere di isolamento o saranno mandati all’ospedale.

9. La cura dura in generale almeno 20 giorni. È di sommo interesse non abbreviarla, onde non comprometterne l’esito.

10. È obbligo dei curandi di attenersi strettamente alle prescrizioni del regolamento dello stabilimento.

11. L’edifizio è costrutto di maniera che maschi e femmine sono completamente separati di dormitorio, di sale da pranzo, di medicazione, di giardino.

12. La assistenza è affidata alle suore di carità.

18 Vi ha sempre un medico di guardia.

14. La corrispondenza si tiene colla Direzione esclusivamente.

Tariffe (tutto compreso)

Per ammalati riconosciuti di mezzi ristretti, al giorno L. 4,00.

Per gruppi di ammalati inviati da Comitati, Municipi, Congregazioni ecc. non inferiori a 15, al giorno. 3,20

Per collegiate che non possono presentare certificati di povertà prezzi da convenirsi.

Per ammalati, cui necessita una cura, una medicazione ed una assistenza di importanza speciale o che non possono stare nei grandi dormitori, prezzi da convenirsi, cioè camere riservate da L. 6,00 a L. 7,00.

In questa tariffa è tutto compreso: vitto, alloggio, servizio, medicazione interna ed esterna, bagno salso-jodico, inalazione di acqua madre, massaggio, elettroterapia.

Il pagamento si effettua anticipato. Per gli Istituti, Municipi, ecc. si paga metà all’entrata e metà all’uscita.

Dietetico.

Ore 7 Colazione — Caffè e latte pane bianco.

Ore 11 Pranzo — Minestra al brodo od asciutta piatto di carne vino pane a discrezione.

Ore 18 Cena — Minestra al brodo od asciutta vino pane un piatto di carne con verdura.

N. B. I pensionati di camera hanno due piatti di carne al mattino o alla sera.

Orario.

Varia a seconda delle stagioni.

La medicatura sempre dopo il bagno.

Chi fa la cura al mattino, va alla passeggiata nel pomeriggio e viceversa.


Descrizione del ‘‘ Sanatorium „

Descrivendolo brevemente si compie ad un dovere verso il ceto medico, che ha bisogno di conoscere le condizioni igieniche dell'Istituto per additarlo agli Enti di beneficenza e per constatare, se esso veramente potrà essere considerato, un altro fattore del buon esito delle cure. Colla pianta e colla prospettiva dell’edifizio fornita dall'egregio Ingegnere costruttore Lodovico Terzi di Parma, il compito è facile e l’idea che il lettore può farsene, assai più esatta.

Come può vedersi dalle piante l'edifizio è capace di ricoverare più di 100 infermi. La distribuzione è
lodevole. Sorge a circa 165 m. sul livello del mare e trovasi a 150 m. ad est della borgata di Salsomaggiore, epperciò vicinissimo alla stazione ferroviaria.

La posizione è amena, nel mezzo della vallata in dolce pendio, tutto circondato da alte colline. Il terreno come tutte le colline subappennine del Parmense è composto di argilla e marna dell’epoca Pliocenica. L’esposizione è a mezzogiorno o meglio a sudest è la sua orientazione. Si compone attualmente di due grandi fabbricati ed è suscettibile di ampliamenti. L'anteriore, con pianta in forma di T rovesciato è a due piani con sotterranei rialzati a m. 1,50 sulla campagna e contiene oltre i dormitori grandi e medi, stanze per malati speciali, locali di cure e di amministrazione, refettorii e servizi principali e secondari.
La configurazione della pianta del fabbricato, ha permesso di disporre i dormitori come in padiglioni isolati, cioè addossati con un lato solo al resto del fabbricato per modo da essere nelle migliori condizioni di aereazione e da rispondere a tutte le norme igieniche. Il posteriore è formato da due padiglioni ad un solo piano rialzato da terra m. 1,20, uniti da un corpo centrale a due piani contenente servizi di pulizia e latrine come l’altro fabbricato, stanza per infermieri, per ammalati speciali e stanze di isolamento. I due fabbricati sono uniti fra loro da doppia galleria e perfettamente simmetrici rispetto all'asse longitudinale.
Formano così due sezioni divise e tali da garantire la continua separazione delle donne dagli uomini. Attorno e fra i due fabbricati si estendono spaziosi giardini, solcati da appositi viali per passeggio e tutti in giro chiusi da un’alta rete metallica.

Riscaldamento e ventilazione — Il riscaldamento è fatto ad aria calda con franklin e stufe in terra cotta e la ventilazione è ottenuta naturalmente con ampie finestre e con feritoie munite di telaio scorrevole, sia a livello dei pavimenti che in sommità delle volte. Le finestre in gran numero sono semplicissime e provviste di persiane esterne per evitare l’uso di cortine. Tutti i soffitti sono a volta senza spigoli o salienze. I pavimenti fatti di mattonelle greifinte della celebre fabbrica di Cremona.

Acqua potabile — Proviene dall'acquedotto Corazza che l'attinge fresca e purissima da vive sorgenti montane.

Latrine — Ogni dormitorio è provvisto di latrine e camere di pulizia poste esternamente ai fabbricati. Le cattive esalazioni sono impedite da apposite canne ventilatrici, e fu adottato per le latrine stesse l’apparecchio Oppi di Bologna, il quale consiste in un tubo di scarico per ogni sedile perfettamente verticale da impedire così qualsiasi ristagno di materia e che pescando in uno strato di catrame galleggiante alla superficie della fogna rende gli ambienti inodori.

Mobilio — Il mobilio tutto di ferro. Letti, seggiole, comodini è costrutto dalla Bitta De Maria di Torino.

Disinfezione — Il servizio di disinfezione è fatto cogli opportuni mezzi e colla sterilizzatrice Geneste-Herscher per la biancheria.

Suore — Le figlie della carità hanno la direzione dei servizi di cucina, infermeria, ecc.

Cure — Oltre le cure del bagno, delle inalazioni e delle applicazioni dell'acqua madre si possono avere le altre complementari del massaggio, elettroterapia ecc., ecc.

1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 6. -  Stabilimenti di Salsomaggiore Pianta Del Sanatorium.

Origine delle saline.

Le Saline di Salsomaggiore hanno un'origine antichissima già da noi menzionata nei « Cenni Storici del Salsese ». Esse appartennero, nelle varie epoche storiche, ai vari dominatori del Salsese, e furono utilizzate direttamente dai governi per la confezione del sale. Carlo III di Borbone, duca di Parma, fu il primo che fece concessione delle Saline di Salsomaggiore al residente ducale e il conte D'Adhérmar fu il primo concessionario.
Costui apportò alle Saline radicali modificazioni e fu il primo a perforare un pozzo artesiano (Balatrone). Ma per ragioni tecniche e scientifiche e per essere caduto in disgrazia il duca fu obbligato ad abbandonare i suoi lavori e progetti e allontanarsi da Salsomaggiore. Al tempo della Reggenza degli Stati Parmensi fu nominato Concessionario delle Saline il marchese Guido Dalla Rosa, che nel 1860 fu confermato dal Governo Italiano.
La concessione fu da lui tenuta in suo nome fino al 1875; poscia al rinnovamento del contratto di appalto ottenne la concessione per 50 anni costituendo « La Società delle R. Saline e Bagni sotto la ditta G. Dalla Rosa e Compagni.

Descrizione delle R. saline.

Le R. Saline sorgono in prossimità della Stazione tramviaria e di fronte al Grand-Hotel, fra la Via Mazzini, quella di circonvallazione e il torrente Citronia, formando un vasto recinto collo Stabilimento Vecchio. I presenti ampii e maestosi edilizi furono inalzati dai Farnesi, i quali ad onore del vero, fra i tanti proprietari di esse Saline, furono i soli che vi eressero utili opere e robusti lavori di muratura, tali da sfidare i secoli!... Buona parte degli antichi fabbricati delle Saline subirono trasformazioni o abbattimenti per cedere il posto ai continui allargamenti del Vecchio Stabilimento.
Essi anzi fra non molto spariranno del tutto, perchè i lavori di rimodernazione e di ampliamento s'impongono in Salsomaggiore pel numero ogni anno crescente di bagnanti che vi accorrono. Le Regie Saline sono facilmente riconosciute dai due alti fumajuoli: uno quadrangolare il più antico, e l'altro cilindrico che unitamente a quelli del nuovo Stabilimento e delle Terme danno al Paese l'aspetto d'una Borgata manifatturiera.
L'interno delle Saline è tutto quanto di semplice si possa immaginare.
Parecchi grandi fornelli a ciascuno dei quali è sovrapposta una caldaja di ferro con entro l'acqua salso-jodo-bromica, che si fa bollire a fuoco di carbone fossile. Un tempo la confezione del sale formava l'unica industria del paese ed era scopo a sè stesso; ora non è che un mezzo per estrarre delle acque madri dalle quali si ricavano tutti i prodotti delle Regie Saline e Bagni.
Circa alla fabbricazione del sale diremo: che ai vecchi sistemi, il Conte D’Adhèrmar tentò sostituirne dei nuovi, senza però ottenere risultati migliori. Il Marchese Guido Dalla Rosa introdusse pel primo il metodo « Green » pel quale si ottiene un sale candidissimo. Il sale si ottiene a forza di evaporazione dell'acqua salso-jodo-bromica che, preventivamente trattata con calce, vien fatta bollire per 12 ore continue a forza di fuoco.
Il sale è bianco, minuto e lascia un residuo liquido molto carico di bromuri e joduri che è poi l'acqua Madre. Il prodotto annuo è di parecchie migliaja di quintali (circa settemila) che la società concessionaria deve versare di semestre in semestre nei magazzini Demaniali al prezzo di acquisto per parte del Governo, di L. 2,50 al quintale, mentre alla Società Concessionaria costa molto di più. Unito alle Regie Saline è il laboratorio Chimico, diretto dal Dott. Cav. G. Cavezzali, ove vengono confezionati tutti i prodotti delle Regie Saline e Bagni di già descritti nei capitoli precedenti.

1899 - PARMA L. BATTEI

 

 

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