TuttoSalso - 20 luglio 1968 - La solenne inaugurazione delle terme "Zoja" - Con festosità di luci e di bandiere la sera del 20 luglio alle ore 22 si è inaugurato alla presenza di autorità e gran folla, il primo nucleo delle grandiose Terme Zoja, che per volontà del Presidente della Società dott. Vittorio de Jorio è sorto in un anno di assiduo lavoro nella cavea del Parco Mazzini.
Il messaggio del Ministro per le Partecipazioni Statali Senatore Giorgio Bo
La convocazione proprio quello stesso giorno del Consiglio dei ministri ha impedito al Ministro per le Partecipazioni sen. Giorgio Bo di presenziare alla cerimonia ufficiale d’inaugurazione della monumentale opera, portata a compimento a tempo di primato e di cui aveva effettuata la posa della prima pietra il 13 marzo dello scorso anno. Lo ha sostituito il Sottosegretario on. Luciano Radi, al quale il Ministro ha affidato il messaggio che segue :
« Imprevedibili impegni del mio ufficio non mi consentono purtroppo di intervenire personalmente come desideravo e speravo alla odierna inaugurazione del complesso termale ” Luigi Zoja Ti prego nell’esprimere il mio rammarico per questa impossibilità e nel porgere ai convenuti il mio fervido saluto, di volerti cortesemente fare interprete del mio plauso per l’opera attuata secondo i programmi dell’EAGAT volti a sviluppare e potenziare il patrimonio italiano per renderlo accessibile a sempre più vasti strati sociali. Questa nuova realizzazione è il frutto della attività assidua e benemerita del presidente, degli amministratori e dei lavoratori tutti della Società termale, che hanno dato lodevole testimonianza di capacità e di dedizione. Ad essi va il mio più vivo compiacimento. Nella attuale, fausta circostanza mi è anche caro ricordare la cordiale accoglienza ricevuta costì lo scorso anno in occasione dell’avvio dell’opera che già oggi è realtà funzionante e mi rallegro nel vedere in essa, secondo i migliori auspici, un momento importante e felice dell’ascesa delle Terme e della città di Salsomaggiore ».
Autorità ed Invitati
Oltre tremila perone, hanno assistito alla manifestazione inaugurale. Moltissime le personalità intervenute. Ricordiamo: il vicepresidente del Senato prof Macagni. I familiari del prof Luigi Zoja. , il presidente dell’EAGAT prof. Arata, il Sen. De Leoni, l’on. Carlo Buzzi il prefetto dott. Zappia. il vice» prefetto dott. Piscopo. il comandante del Presidio militare gen. Gallo, il comandante della legione del carabinieri col. Palumbo. il vice comandante del Gruppo cap. Milano, il comandante della Tenenza di Salsomaggiore ten. Natali, il vescovo di Fidenza mons. Zanchin ed il vescovo ausiliario di Piacenza mons. Ghiaioni, il vice questore dott. Clarizzia. il sindaco di Salso dott. Porcellini. il rappresentante del Sindaco di Parma assessore Lindi, il sindaco di Fidenza Marchetti, monsignor Tonini, padre Guido e don Raimondi per le tre parrocchie locali, il direttore della Camera di commercio di Parma dott. Vezzali, gli architetti Albini ed Helg progettisti delle nuove Terme, il direttore generale degli Istituti di previdenza del Ministero del Tesoro gr. uff. Rivano, il presidente dell’INGIC gr. uff. Tino, il prof. Di Mattei, il dott. Bennati del Consiglio dell’EAGAT., il direttore generale dei servizi di Medicina sociale del Ministero della Sanità prof.re Nuzzolillo, il direttore del Centro di rianimazione dell’Università di Roma prof. Mazzoni, il direttore centrale dell’INAIL prof. Guardascioni, il segretario della Direzione generale dell’INAM dott. Pinna accompagnato dal direttore della sede di Parma dott. Pellegri, il consigliere delegato delle Terme di Montecatini ing. Cori e il direttore generale avv. Graziani, il medico provinciale prof. Siggia. il prof.re Antonucci Ferrara dirigente sanitario dell EAGAT, il segretario provinciale della DC dott. Schluderer con il segretario della Sezione di Salso dott. Sozzi, il direttore delle Terme di Tabiano prof. Moruzzi, l'ufficiale sanitario dott. Maschi il direttore dell’Istituto termale Baistrocchl prof. Padiglioni, il dottor Fontana per il direttore delle Terme Tommasini e il direttore amministrativo dott. Pappalepore, il direttore dell’Istituto Catena dott. Piragine che rappresentava anche d Rotary Club, il direttore della Casa termale Jucker dott. Coperchini, il presidente delle Terme di Castocaro dott. Conti e il direttore generale Dott. Battistini, il comandante della Brigata della Guardia di Finanza marsc. Telesca, il Segratario generale del Comune di Salsomaggiore dott. Lauro, il presidente dell’Associaione Albergatori geom. Gambarini e il segretario sig. Maini, il direttore della filiale della filiale del Banco di Roma rag. Faggian, il vicedirettore della succursale della Cassa di Risparmio di Parma rag. Galli, il direttore della filiale della Banca Emiliana dott. Pietrantoni,
il dirigente il Commissariato di PS. dottor Jacovino. il comm. Carlo Demetrio Faroldi, il direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno. dott. Valentini, il presidente del Lions Club dott. Tridenti, l’ing Sammadossi per la Tecne, lo ing. Ranza per l’Impresa costruttrice, il Presidente dell'Associazione Commercianti sig. Ricotti, il rag. Pizzarelli per l’Associazione Affittacamere, nonché assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti dei partiti e dei sindacati, autorità scolastiche, medici termali, funzionari e personale dell'Azienda. Col presidente dott. De Jorio erano i componenti del Consiglio di amministrazione formato dal rag Beniamino Ciotti, Giuseppe Domi dott. Vincenzo Gandolfi segretario particolare del ministro Bo, dott. Guglielmo Romanini, rag. Giorgio Rovelli, dott. Gian Paolo Usberti e del Collegio dei sindaci della Società: dott. Ippolito Lamedica, presidente, Gaetano Negri e dott. Luciano Silingardi; i dirigenti e funzionari prof. Pietro Lorenzini, direttore sanitario; ing. Napoleone Petrolini, capo dei servizi tecnici; dr. Nando Avanzini, capo dell'Ufficio pubbliche relazioni; dott. Luigi Telò, capo dei servizi commerciali; dr. Paolo Nironi, capo del servizio ispettorato; rag. Cesare Canali, capo del servizio di contabilità, rag. Enea Barani, capo del servizio amministrativo.
I DISCORSI UFFICIALI
Il Sindaco di Salso
La serie dei discorsi ufficiali è stata aperta dal Sindaco dott. Porcellini il quale ha detto: E Non sono passati molti mesi dal giorno in cui fu posta la prima pietra di questo nuovo stabilimento termale e già oggi, almeno in parte, l'opera è compiuta e si innalza dinnanzi ai nostri occhi non più come un progetto per lungo tempo vagheggiato, ma come una realtà concreta, un organismo direi quasi vivo ed operante, già capace di rispondere alle aumentate esigenze della nostra città termale. Questo stabilimento per gli ospiti e per i curandi, per tutti coloro, e sono molti, che beneficiano delle virtù terapeutiche delle nostre acque, sarà soprattutto un moderno stabilimento termale, concepito e costruito secondo i più progrediti orientamenti della tecnica e i suggerimenti del moderno termalismo. Per noi, cittadini di Salsomaggiore, esso è prima di tutto il coronamento di una lunga attesa, il risultato di un paziente e tenace lavoro, una testimonianza, certo tra le più significative, della sicura ripresa e della nuova ascesa di Salsomaggiore, dopo anni di incertezze e di stasi. La cerimonia inaugurale di oggi è per noi ricca di significati e direi quasi di ammaestramenti. Ancora una volta è dimostrato con la prova dei fatti che la bontà dei propositi, la tenacia nel lavoro, la chiarezza delle idee, prima o poi, vincono e si lasciano alle spalle le incomprensioni, le polemiche, le critiche troppo spesso non meditate e ingiuste. Ancora una volta possiamo constatare, con vivo compiacimento, che agli amministratori solleciti del pubblico bene prima o poi non vengono a mancare quelle soddisfazioni morali a cui soltanto essi aspirano. Soprattutto mi sembra dimostrato in modo evidente che non era e non è possibile concepire una sicura rinascita di Salsomaggiore se non attraverso una leale, sincera. continua collaborazione tra il Comune e l'amministrazione delle Terme e tutte le categorie economiche interessate allo sviluppo della nostra città e che, dove la Pubblica amministrazione pone le basi di nuove strutture, anche l'iniziativa privata, come avviene appurato oggi a Salsomaggiore, è stimolata ad operare ed a muoversi in direzioni che tornano infine a tutto vantaggio della comunità.
Il quadro che noi abbiamo oggi dinnanzi ai nostri occhi è veramente lusinghiero: questo magnifico nuovo stabilimento, una nuova e più razionale sistemazione di tutto il Centro termale, l'industre manifestazione di industrie private, a qualche chilometro di qui, Tabiano, con la sua attrezzatura sempre più efficiente e che progressivamente espandendosi, sembra volersi congiungere col centro termale di Salsomaggiore.
Forse un giorno la nostra speranza di un unico centro termale che abbracci Salsomaggiore e Tabiano sarà un fatto compiuto e sarà allora un fatto di grande rilievo sia per il singolare complesso delle attrezzature termali e alberghiere, sia per la molteplice varietà delle indicazioni terapeutiche delle acque termali, sia per le moltiplicate possibilità di studio e di ricerche.
Intanto, mentre lo sguardo si protende verso un futuro così ricco di speranze, ci sia consentito ringraziare a nome della cittadinanza tutti coloro che, in misura maggiore o minore, hanno concorso in modo decisivo alla realizzazione di questo nuovo stabilimento; esprimiamo la nostra viva gratitudine a S.E. il Ministro delle Partecipazioni statali On. Bo, sempre sensibile ai problemi della nostra Stazione termale, al Presidente ed ai consiglieri dell’EAGAT che hanno patrocinato e favorito un piano organico per lo sviluppo e il rilancio di Salsomaggiore, con piena fiducia nell’avvenire della nostra città di cure, al Presidente della Società delle Terme dottor Vittorio de Jorio che, con sicura competenza e instancabile tenacia, si è reso interprete delle esigenze di Salsomaggiore e, superando non poche difficoltà, ha cercato di tradurle in concreta realtà.
Un ringraziamento vivissimo come Sindaco io devo esprimere anche alle maestranze, agli operai dipendenti delle Terme e agli altri lavoratori cittadini di Salsomaggiore che, per la parte ad essi assegnata nella realizzazione di questa opera, hanno saputo mettere in luce singolari doti di capacità e di serietà nel lavoro e un grande attaccamento alle sorti dell’Azienda e della loro città.
Così oggi si inaugura a Salsomaggiore, attraverso il tenace lavoro e la buona volontà di molti, un nuovo stabilimento che nel nome di Luigi Zoja, ricorda uno dei clinici più illustri e più convinti delle benefiche virtù terapeutiche delle nostre acque e si colloca accanto all’altro stabilimento che nel nome di Lorenzo Berzieri ricorda il medico modesto che seppe prevedere per primo, le fortune della nostra Stazione termale.
In questi due nomi si riassumono in sintesi lunghi anni di storia, di sacrifici, di speranze, di realizzazioni umane e sociali.
Gli uomini passano, ma le opere da essi volute e create restano.
Quest’opera, questo nuovo stabilimento, resterà, io credo, come una sicura testimonianza di un’epoca di rinascita e di rinnovato slancio nel cammino di Salsomaggiore e anche della nostra volontà di fare ogni giorno di più e meglio.
Ma io vorrei anche, questo soprattutto mi auguro, che per tutti i cittadini di Salsomaggiore questa nuova realizzazione fosse una conferma di tutto ciò che, pur tra molte difficoltà, si può fare quando una comune fiducia, un comune attaccamento per la città in cui si è nati o si vive, crea fra tutti una concorde volontà di progresso.
Il Presidente della Società delle Terme
Ha fatto seguito il Presidente delle Terme dott. de Jorio che così si è espresso: « Nello svolgimento dei programmi governativi per l’ammodernamento ed il potenziamento delle strutture termali, sorge il nuovo complesso
Luigi Zoja ” che si inaugura oggi con l’intervento di S.E. Radi Sottosegretario di Stato alle Partecipazioni Statali, in rappresentanza del Ministro.
Invero si inaugura una parte soltanto dello ” Zoja ”, poiché, considerate le esigenze, si è ritenuto di realizzare in breve tempo quegli impianti che più urgevano per corrispondere tempestivamente all’azione di rilancio intrapresa. Si inaugura infatti il primo lotto del complesso, che comprende gli impianti e le strutture tecniche per le cure di base (balneoterapiche e ginecologiche) mentre il secondo lotto — i cui lavori dovranno essere ora avviati — è destinato prevalentemente alle cure inalatone, agli studi medici, ai gabinetti di ricerca e di analisi oltre che alle sale di studio, biblioteche e sale di rappresentanza.
E’ inconsueto che venga inaugurata soltanto la parte di un’opera. Tuttavia data l'imponenza e l'importanza di questa parte, come nel caso, non si poteva mancare di farne iniziare il funzionamento senza dare all’evento per molti versi di eccezionale rilievo un significato di celebrazione e di solennità.
La potenzialità di questa prima struttura è infatti di 64 unità per bagnofango e corrispondentemente 64 camerini per reazione e 64 Per massaggi e di 28 unità complete per le cure ginecologiche.
Come vedrete, le opere murarie e le attrezzature delle cure, di fondamentale importanza, rappresentano forse la parte più semplice di queste nuove Terme, a fronte di quella che è la complessità delle strutture tecniche. Queste sono costituite da impianti completamente automatizzati con comandi concentrati in un control center. La rete di distribuzione dell’acqua salsoiodica, dell’acqua madre, dell’acqua calda e fredda; gli impianti di riscaldamento, d’ossigeno e dell’acido carbonico; gli impianti di termoventilazione e di scarico di biancheria; chilometri rii tubazioni diverse che corrono in asole, completamente in vista (consentendo così una facile manutenzione); le specifiche attrezzature e apparecchiature termali oltre ai particolarissimi impianti elettrici e di segnalazione; rilevano la singolarità di dello scorso maggio ebbero inizio questi lavori.
Il pregio architettonico dell’opera può appena rilevarsi poiché l’idea degli architetti Albini ed Helg,
avrà la sua piena manifestazione quando tutta l’opera sarà compiuta, in conformità del mirabile, progetto di insieme che a suo tempo, fu approvato e che è già completamente messo nelle sue linee tecniche di esecutività.
Nella diretta personale esperienza da me acquisita, posso dichiarare che quest’opera, oltre a costituire elemento indispensabile ed essenziale per l’azione di potenziamento e di sviluppo programmata dagli organi superiori dello Stato e da noi con entusiasmo intrapresa, nell’ambito delle strutture termali fino ad oggi realizzate pone Salsomaggiore in una nuova dimensione non solo sul piano nazionale ma su quello internazionale. Quest’opera c h e è destinata a consentire la lotta più efficace, avverso le malattie sociali che infirmano non solo le nostre popolazioni ma quelle di mezza Europa (sono unici più che rari i requisiti delle acque salsobromoiodiche di Salsomaggiore) corrisponde inoltre all’attesa ventennale di questa città ed all’ansia della gente di queste zone che senza dubbio, come in una era nuova vedranno Salsomaggiore prosperare nell’economia, rafforzarsi nel lavoro, migliorarsi nelle condizioni sociali e in un rinascere a nuova vita.
Ho l’orgoglio di affermare che l’opera coincide anche, perfettamente, sia con il risanamento della Società — finalmente risollevata dalle passate sue condizioni di regresso e di avvilimento — sia a tutte le iniziative che noi abbiamo avuto l’onore di intraprendere per orientare la stazione termale, forte ora di nuove potenti strutture, al perfezionamento della propria organizzazione sanitaria. Tale perfezionamento è dettato dall’apertura di nuovi orizzonti che la nostra amministrazione ha ritenuto di porsi innanzi, giacché oggigiorno, nei doveri che lo Stato riconosce indeclinabili, non sembra essere trascurato — per una Società a partecipazione statale come questa è — quello di rendersi, col perfezionamento dei propri strumenti tecnici e sanitari, il più che possibile utile al paese, ciò che appunto ci si propone di fare, giacché ci è assegnata la responsabilità e vorrei dire la ventura di conoscere ed assistere e seguire, per scopi sanitari una collettività che si aggira a 100 mila individui.
Sento infine il dovere di unire, alla gratitudine espressa dal Sindaco di Salsomaggiore, il sentimento mio e dell’amministrazione che ho l’onore di presiedere, nei confronti del Ministro delle Partecipazioni Statati, On.le Bo, che ci ha dato la possibilità di questa realizzazione, del prof. Arata, presidente dell’EAGAT e dell’amministrazione di quell’Ente, che ci hanno seguito ed assistito in questa realizzazione e si apprestano a seguirci, con tutta l’urgenza del caso per quanto è indispensabile provvedere in relazione all’indilazionabile proseguimento e completamento dei lavori di quest’opera, senza alcuna soluzione di continuità. Un particolare ringraziamento va anche rivolto agli architetti che hanno studiato mirabilmente questo progetto e che hanno saputo egregiamente interpretare i nostri imperativi di carattere tecnicofunzionale. Un ringraziamento doveroso non possiamo far mancare alla moderna organizzazione tecnica di coordinamento, la Tekne, che ha facilitato la assoluta rispondenza della realizzazione al programma; così come alla Impresa costruttrice, alla quale dobbiamo riconoscere la perfetta aderenza del suo lavoro al nostro impegno di creare un’opera indistruttibile oltre che razionale e vorrei dire in ogni senso perfetta.
Inoltre sono lieto di esprimere — innanzi a Voi tutti — il caldo ringraziamento mio e dell’amministrazione che presiedo, a tutti i lavoratori che hanno contribuito a quest’opera e in particolare ai nostri tecnici e ai nostri operai che hanno partecipato al lavoro più difficile e più delicato di questa realizzazione, riuscendo a completarla nel giro di pochi mesi e superando, con perizia ed entusiasmo, le mille difficoltà esecutive che la complessa impiantistica contrapponeva ai nostri sforzi.
Infine sento il dovere di dare pubblico riconoscimento alla validità di una collaborazione fervida e proficua, come nuova e rara, che ci è venuta dal sindaco di Salsomaggiore, dottor Arrigo Porcellini, il quale per prima cosa ci ha aiutati a collocare quest’opera in questo magnifico parco — dove l’abbiamo voluta porre vincendo tutti i contrasti e tutte le opposizioni e dove essa ora sorge quasi come un compimento predestinato — e dove egli ha scorto, con noi, con sguardo lungimirante, come con ciò si allargava l’orizzonte e la vita e l’avvenire della sua città migliorandone nello stesso tempo l’aspetto e valorizzandone trascurate peculiarità di naturale bellezza. Da tali nuove circostanze e da tale nuova, rara e proficua collaborazione, nasce l’auspicio che i salsesi traggano, attraverso questa esperienza la consapevolezza della necessità dell’unione degli sforzi, poiché l’azione di un singolo o di una frazione non possono valere al raggiungimento di altri scopi e di nobili ideali che possono essere costruiti soltanto con lo sforzo concorde di una collettività.
Con questo auspicio e nella certezza del miglior avvenire che si schiude innanzi al nostro complesso termale e alla città, la mia amministrazione esprime la sua riconoscenza — Onorevole Sottosegretario, autorità civili e religiose, cittadini di Salsomaggiore, signore e signori — per la vostra presenza qui, particolarmente significativa perchè oggi non soltanto si schiudono le porte di un nuovo stabilimento termale (fra i più grandi, efficienti e moderni d’Europa) ma si apre, incisa già ormai nel tempo con il destino di questa nostra o pera, una nuova strada al progresso civile del nostro Paese ove si considera ancora con rispetto la vita, la salute e il lavoro dell’uomo e ove per ciò si vede — nei mezzi di cui si dispone e che si creano per proteggere tali valori — elementi essenziali di sicurezza, di prosperità e di avvenire ».
Il Presidente dell’ E.A.G.A.T.
A sua volta il Presidente del l'E.A.G.A.T. Prof. Rodolfo Arata ha pronunciato il seguente discorso:
« Anch’io desidero unirmi al saluto espresso dal Sindaco Dott. Porcellini, dal Presidente delle Terme di Salsomaggiore Dott. Vittorio de Jorio — promotore, organizzatore e realizzatore del nuovo stabilimento —, alle autorità civili e religiose, ai Parlamentari, al Vice Presidente del Senato, Prof. Macaggi, ed a quanti ci hanno onorato della loro presenza. Rivolgo poi un particolare ben venuto all'On.le Luciano Radi. Sotto segretario alle Partecipazioni Statali, in rappresentanza del Ministro Bo, aggiungendo subito che questo omaggio attraverso l'On.le Radi assume particolare significazione perchè rivolto ad un governo che in momenti difficili ha saputo dar prova di un'assoluta dedizione al dovere dimostrando ancora una volta a quale dignità possa assurgere, possano assurgere gli uomini politici, quando, al di là delle contingenze, sappiano mettere, con supremo distacco, intelletto, cuore ed esperienza, al servizio del bene comune per la continuità degli imprescindibili interessi vitali della Patria. Qualunque sia il giudizio che ognuno di noi può dare sulla situazione, qualunque sia, — ed è nostro l'augurio che al più presto si torni a collaborazioni più ampie — resta nella vita del Paese questo esempio di generosità che riscuote la stima e l'apprezzamento di tutte le parti veramente democratiche. Caro de Jorio, a poco più di un anno di distanza dalla posa della prima pietra, in questa stessa località, in questa pastorale inquadratura di alberi e di colline, avevamo ragione di ricordare che quel rito non poteva e non doveva essere confuso con analoghe cerimonie di retorico quanto esangue velleitarismo. Io ricordo nel mio Piemonte il curioso spettacolo che, ad ogni scadenza elettorale, un candidato politico rinnovava, mettendo in movimento geometri, ingegneri, imprese, per la misurazione di un ponte che, puntualmente promesso, puntualmente sfumava il giorno dopo l'elezione fino a che quella popolazione lo definì il ponte dei sospiri e quel candidato fu posto nella impossibilità di sospirare quei voti. Oggi invece, o salsesi, ci troviamo in ben altra situazione. A tempo di primato, ha detto de Jorio — io preciserei a tempo di de Jorio noi ci troviamo di fronte a queste magnifiche costruzioni che la genialità famosa dell'Architetto Albini, e della sua collaboratrice Helg, hanno saputo immergere nel verde di questo suggestivo panorama, dimostrando, anche plasticamente, visibile e tangibile, la definizione di cure idroclimatologiche. Nei prossimi mesi noi — mi sia consentito questo sguardo d'assieme poichè si parla delle aziende a partecipazione statale — andremo ad inaugurare: l’Excelsior di Montecatini, i nuovi stabilimenti dei Bagni di Casciana, di Gassano Jonio, le nuove attrezzature che ho di Acqui e di Chianciano. L'Ente che ho l'onore dl presiedere cercando e garantendo le fonti di finanziamento le quote di preammotamento per queste opere, ha mantenuto fede al suoi impegni, determinando un investimento globale in circa sei anni dì 15 miliardi e portando il fatturato di queste Società da 10 miliardi 347.000.000 a 15 miliardi 860.000.000, e il fatturato specifico delle cure termali da 2 miliardi 300.000.000 a 5 miliardi 607 milioni; cifre queste che rapportate al movimento provocato nella attività alberghiera, nella valuta estera, nell'incremento patrimoniale, negli esercizi pubblici, totalizza non meno di 350 miliardi, con una occupazione diretta di 6.000 unità ed indiretta di 22.000 unità. Ma di fronte a ciò mi sia consentito di ripetere ancora una volta che lo sforzo costruttivo dell'Ente deve essere sorretto in due direzioni: l'aumento del fondo di dotazione e la riforma previdenziale. I maestri della scienza medica, in congressi mondiali di ginecologia, di reumatologia, di malattie cardiovascolari, si sono nettamente pronunciati per il termalismo sociale. Tocca ora dunque ai legislatori che qui vedo autorevolmente rappresentati di trarne le conseguenze, facendo in modo che, secondo l'auspicio lirico che fu già di Tacito, quelli che il Signore ha elargito come doni della natura diventino veramente il patrimonio di tutta la comunità. Ed è proprio a Salsomaggiore che in un'altra tavola rotonda molto somigliante a quella che oggi abbiamo celebrato, un cattedratico della storia della Medicina, il Prof. Pagliazzi, rilevava che se le acque furono in ogni età simbolo dell'ansia di perfezionamento e di perfezione dell'umanità, è pur sempre nella liberazione dell'uomo dagli angusti limiti delle infermità che si rinnova nel tempo il segreto di una forza di riscatto che ha mantenuta intatta la sua potenza anche nell'epoca sperimentale, poichè è proprio di fronte alle conquiste della chimica che il termalismo si asside su posizioni scientifiche ed assume le forme e le misure del metodo scientifico. La storia del termalismo è un po' la storia di Salsomaggiore nella continuità di una millenaria vicenda che possiede periodi di splendore e periodi di stasi, di rinascita e di scadimento, di fiducia e di scetticismo, ma che nella stretta finale risorge sempre con l'irresistibile forza dei doni prodigati dal Creatore alla creatura, tanto che in questo pluricentenario di Giambattista Vico, si potrebbe parlare veramente di corsi e di ricorsi storici del termalismo; Luigi Zoja, parlando in un giorno ormai lontano, col suo maestro, il Prof. Riva, diceva molto bonariamente: ”Napoleone nella campagna d’Italia cercò in queste terre gli ingredienti per fabbricare la polvere da sparo necessaria alle distruttive opere della guerra”. ” Noi molto più modestamente, ma molto più meritoriamente” diceva Luigi Zoja. "cerchiamo e troviamo nelle vene della Terra gli elementi necessari per salvaguardare, prevenire, prolungare la salute dell’uomo. Luigi Zoja un po’ embrionalmente, anticipava quel che Mademe Curie, esaminando il valore delle acque termali italiane, sintetizzava molto efficacemente e cioè : " La scienza al servizio del genere umano, non mai contro di esso”.
La strada ricordata da Luigi Zoja viene oggi migliorata, ampliata, perfezionata, con quest’opera monumentale, alla quale noi auguriamo la fortuna che merita in Italia nell’Europa e nel mondo. La tenacia, l’iniziativa e la fede di Salsomaggiore meritavano questo nuovo Stabilimento che all’insegna della solidarietà è destinato a costituire per oggi e per domani il maggior titolo d’onore di questa nostra città ».
L'allocuzione del Sottosegretario
Ha preso infine la parola che dopo aver dato lettura del messaggio del Ministro Bo ha così continuato: « Dopo l’autorevole parola del Ministro delle Partecipazioni Statali e dopo i discorsi così esaurienti e incisivi del Sindaco di Salsomaggiore, del Presidente dell’Azienda e del Presidente dell’Ente, lasciate che anch'io aggiunga, cordiale, sincera, una mia parola. Desidero esprimere subito il mio compiacimento per l’importante realizzazione che andiamo ad inaugurare e che conclude una prima operosa fase dell'impegnativo programma predisposto con riconosciuta competenza dal Consiglio d’amministrazione dell’Azienda e dall’infaticabile dottor de Jorio. Il Governo non può non esprimere il suo favorevole apprezzamento per i progressi conseguiti dall’importante Azienda termale di Salso che ha saputo svolgere nella zona anche una significativa azione promozionale che ha permesso il sorgere, a fianco delle sue iniziative per l’ammoderna mento e l’ampliamento degli stabilimenti. per l’acquisizione di moderne attrezzature e l’espansione della capacità ricettiva, di sempre più numerose ed importanti iniziative private.
Desidero inoltre sottolineare l’impegno dell’Azienda nell’adeguare i servizi alle nuove esigenze, servizi non solo, come per il passato, per clienti selezionati, ma anche e soprattutto per la gente che lavora, che troverà così la possibilità di unire al riposo un periodo di cura efficace e ristoratrice.
Il Governo conferma la sua politica secondo le linee già fissate nel piano quinquennale di sviluppo del Paese per l’ulteriore graduale potenziamento del settore termale che è seguito con particolare interesse nel quadro della più vasta ed organica politica per la valorizzazione del patrimonio idro climatologico del Paese.
Degni dì rilievo non sono soltanto gli aspetti di ordine economico, la partecipazione qualificata della Italia alla rete sempre più efficiente e capillare delle attività terziarie, il volume non certo trascurabile della occupazione diretta e soprattutto il più vasto volume della occupazione indotta, ma sono presenti al Governo anche le altre dimensioni del problema, la dimensione sociale ed umana. Si ritiene che l’affermazione di una moderna organizzazione sanitaria con il riconoscimento dell’importanza della medicina sociale e preventiva non potrà non attribuite al termalismo un ruolo di rilievo di primissimo ordine. Noi conosciamo le difficoltà non soltanto di ordine finanziario superate dalla Azienda e dall’Ente di Gestione, presieduto con squisita sensibilità e nota perizia dal Prof. Arata, ed è per questo che più grande è la nostra stima, è la nostra ammirazione per tutti gli artefici del rilancio dell’attività termale di Salsomaggiore. Molti sono i problemi che attendono ancora una tempestiva soluzione, e per provvedervi ci proponiamo di rendere più incisiva la nostra politica per il settore termale, considerate anche le grandi responsabilità che competono al Governo, e la larga presenza in esso delle aziende a partecipazione statale.
Il nostro augurio, caro Presidente, anzi la nostra certezza e che entro breve tempo, nel quadro di una più concreta politica sociale della C.E.E., Salsomaggiore diventi una stazione termale di indiscussa importanza europea. Salsomaggiore, ne siamo certi, si porrà a livello europeo perchè la sua popolazione, così degnamente rappresentata dal dottor Porcellini, e la sua classe dirigente, hanno compreso che una rilevanza internazionale è possibile conquistarla solo con la serietà e la continuità della ricerca scientifica in ogni ramo dell’attività termale, con la perfetta organizzazione sanitaria, con il continuo ammodernamento delle attrezzature alberghiere e ricettive, con la ricerca costante di un ambiente sempre più vivace e moderno. Noi siamo convinti che Salsomaggiore conquisterà questa sua ambiziosa meta perchè lungo la sua strada ha trovato e troverà l’intervento sempre più qualificato ed incisivo dei pubblici poteri. Sarà il modo migliore per onorare la memoria del grande clinico Luigi Zoja, grande amico di questa simpatica ed accogliente città. Sarà il modo migliore per venire incontro alle attese della popolazione che con la sua intelligente insostituibile collaborazione, la sua amabile ospitalità, la sua laboriosità, la sua fede anche nei momenti difficili della crisi nelle risorse prestigiose della sua terra, ha saputo meritarsi l’intervento sempre più razionale ed incisivo dello Stato, premessa e condizione del suo libero e democratico progresso ».
Conclusi i discorsi che sono stati tutti assai applauditi dell’enorme folla, il Sottosegretario Radi ha proceduto al taglio del nastro tradizionale, quindi il Vescovo di Piacenza Mons. Ghizzoni ha impartita la benedizione allo Stabilimento, al cui ingresso prestavano servizio di onore i carabinieri mentre guardie di P.S. e Vigili urbani provvedevano al servizi d’ordine.
La tavola rotonda
Precedentemente alla inaugurazione delle Terme Zoja, nel pomeriggio alle ore 17,30 nel salone Moresco del Palazzo dei Congressi si è tenuta una tavola rotonda sul tema : « Nuovi problemi tecnici e sociali che la evoluzione tecnologica ed economica del mondo del lavoro pone alla medicina preventiva e riabilitativa ».
Il Presidente dell’EAGAT prof. Arata che presiedeva la tavola rotonda ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dello studio e della ricerca scientifica rispetto alle nuove attrezzature termali che costituiscono uno strumento indispensabile a combattere le malattie nel settore del lavoro ed a far fronte alle esigenze del termalismo sociale.
L’introduzione al tema è stata tenuta dal presidente delle Terme dott. de Jorio, che ha trattato delle malattie sociali, della loro cura con le acque salsoiodiche e della creazione di « Villa Igea », centro riabilitativo di accertata efficacia curativa.
Quindi il dott. Pinna della Direzione centrale dell’INAM ha dato lettura della relazione del Presidente prof. Paolo Turchetti. impos-sibilitato ad intervenire, trattando iltema: Ripercussioni sugli Enti mutualistici di adeguate provvididenze di medicina Preventiva e riabilitativa.
Hanno poi fatto seguito le seguenti altre relazioni: Prof. Luigi Nuzzolillo, Direttore generale dei Servizi di Medicina Sociale del Ministero della Sanità: « Significato e valorizzazione dei centri cardioreumatologici nella prevenzione delle malattie reumatiche e cardiovascolari del lavoratore»; Prof.re Vincenzo Guardascioni, Direttore centrale sanitario dell’INAIL: « r problema della rieducazione professionale del lavoratore invalido in rapporto al moderno sviluppo tecnologico del mondo del lavoro »; Prof. Pietro Mazzoni, Direttore del Centro di Terapia Intensiva e di Rianimazione dell’Università di Roma: « Terapie intensive e termali e riabilitazione precoce nella prevenzione e cura dell’insufficienza respiratoria del lavoratore »; Prof. Pietro Lorenzini, Direttore della Cattedra di Terapia Fisica dell’Università di Parma : « Problemi di tecnica e di aggiornamento nella terapia termale e nella profilassi termale delle affezioni reumatiche
e respiratorie ».
Al termine della « tavola rotonda », di cui il dott. de Jorio ha tenuto la sintesi conclusiva, il vice presidente del Senato sen. Macaggi ha pronunciato parole di plauso ed ha illustrato l’opera del Governo per favorire lo sviluppo della medicina sociale soprattutto in campo termale.
Alla importante manifestazione scientificosociale hanno presenziato varie autorità, i professori : Rossi, Di Mattei, Porta, Trabucchi. Laurinsich, Imperato, Siggia, Bocchi, Padiglioni, Moruzzi, Braglia; i medici: dott.ri Porcellini. Plagine, Bonfanti, Piatesi, Invernizzi, Veggetti, Savani, Volpi, Botti, Re golisti, Pellegri, Pisaneschi. Erico li, Mussi, Lupi, Stella. Chiusi. Tad dei, Fontana, Ampollini, Coperchi ni, Gherardi, Rossi, Zanotti. la dottoressa Urgeletti, rappresentanti di
Enti previdenziali e mutualistici, funzionari e personale sanitario delle Terme.
La solenne celebrazione dell'apertura delle nuove Terme « Zoja » ha avuto il suo brillante e felice completamento alle ore 23 presso il Poggio Diana nella luminosità delle sue fontane e delle sue cascate nell’incanto dei suoi giardini. Dopo la visita al parco, alla Piscina, ai campi di tennis, il sotto segretario on. Radi è stato accolto nel salone delle feste dove venne accompagnato, come nel corso di tutta la serata, dal presidente del complesso termale dott. de Jorio.
Il signorile gardenparty è stato affollatissimo di autorità ed invitati con le gentili signore ed è riuscito una manifestazione cordiale ed elegante a degna conclusione di una memorabile giornata che ha segnato un grande avvenimento nella storia di Salsomaggiore.
A seguito dell’inaugurazione del le Terme Zoja il Presidente della Società ha inviato il seguente telegramma al Ministro per le Partecipazioni Statali: « Schiudendo por te nuovo Stabilimento termale Luigi Zoja da V.E. voluto ed auspicando rapido compimento grandiosa opera a nome amministrazione Società e personale tutto compio gradito dovere rinnovarle sentimenti di viva gratitudine. Con ossequi Vittorio de Jorio ».
IlMinistro Bo ha così risposto :
« La ringrazio delle sue amichevoli parole di rallegramento e augurio ricambiandoLe vive cordialità Giorgio Bo ».
Non appena rientrato a Roma il Sottosegretario on. Radi ha così telegrafato al dott. de Jorio: nel rinnovarle il mio compiacimento per la realizzazione della nuova opera, desidero ringraziare Lei e i suoi collaboratori per l'accoglienza e le cortesie usatemi durante il mio soggiorno a Salsomaggiore Luciano Radi ».
Il Presidente dell’E.A.G.A.T. ha inviato il seguente telegramma :
« Desidero rinnovarti vivo apprezzamento opera compiuta garante nuovo sviluppo centro termale Salsomaggiore. Cordialità Rodolfo Arata ».
Le adesioni
Molti sono stati i telegrammi di adesione pervenuti per l’inaugurazione delle Terme « Zoja » al presidente della Società dott. de Jorio.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha così telegrafato : « Impegni mio ufficio non mi consentono di intervenire come avrei desiderato all’inaugurazione del nuovo Stabilimento. Nell’esprimere mio vivo compiacimento per importante realizzazione ti ringrazio per il cortese invito e formulo i migliori voti augurali. Cordialmente Giovanni Leone ».
Fra le altre adesioni si segnalano quelle: dei ministri Andreotti, Zelioli Lanzini, Ferrari Aggradi, dei sottosegretari Caron, Pedini, Sarti, Russo, dell’arcivescovo di Genova card. Siri, dei senatori Cassano, Orlando anche per il Segretario del Partito democristiano Rumor, degli onorevoli Brodolini, Paganelli, Gorreri, del presidente superiore dei Lavori pubblici ing. Valle, del questore di Parma dott. Oddo, del questore di Imperia dott. Cafasso, del presidente dell’Ente Terme ing.re Michetti, del presidente dell’ENEL Di Cagno, del direttore generale dell’INPS Masini, del direttore generale della Banca Wonviller conte Cigliana Piazza, del presidente delle Terme di Montecatini Campi, del presidente delle Terme di Chianciano Galli, del presidente delle Terme di Salice Grimaldi e del direttore gen. Pasi, del presidente delle Terme di Casciana avv. Padovani, del dott. Acrosso del Ministero delle Partecipazioni statali, del presidente nazionale del l’INADEL Colasanti, del presidente dell’ENPAS Foresi, del direttore dell’Intersid sede di Milano dottor Izzi, del presidente delle Terme di Recoaro Ciprian e del direttore generale Villata, del presidente del l’INAM Turchetti, del Ragioniere generale dello Stato Stammati, del prefetto Spasiano del Ministero degli Interni, del dott. Musacchia del Ministero delle Partecipazioni statali, del direttore centrale dell’EA GAT Pofi, del presidente delle Terme di Castellamare di Stabia De Feo, del generale Moci comandante la 2a Regione Aerea territoriale, del Gen. Medico Polizzi di Sorrentino capo dei servizi sanitari dell’Aeronautica, dell’amministratore delegato della SIP ing. Perrone, dei professori: Feroldi, Gardenghi, Bollini, Chin, Maurizio, Pescetto, Scala brino. Monaci, Sotgiu. Remaggi, Villa, Uleri, del presidente dello Istituto Ricostruzione Industriale Ghisenti, del vice presidente dell’Istituto nazionale « L’assicurazione contro le malattie » dott. De Corato, del dott. Orlandini dell’Unio ne industriali di Parma, del Provveditore agli Studi di Parma prof. Brighenti, del vice direttore generale della Cassa di Risparmio di Parma dott. Vené anche per il direttore generale dott. Carra, dello editore Cappelli, dello scrittore Roberto Ridolfi. dei giornalisti Renato Angiolillo e Domenico Bartoli, dell’attore Carlo,D’Angelo, del presentatore Daniele Piombi.
La manifestazione ha avuto lai ga eco nella stampa. Ne hanno ampiamente scritto: « Il Corriere del la Sera », « La Gazzetta di Parma », « Il Resto del Carlino », « L’Italia » la « Libertà », « Il sole 24 ore »,La Gazzetta del Mezzogiorno », « Il Tempo », « li Giorno », « il Popolo», «L’Avvenire d’Italia», « L’Avanti! », « La voce repubblicana », numerosi settimanali ed altre pubblicazioni. Se ne sono occupati anche l’« Ansa » e la RaiTv.
Proseguono i lavori
Previa convocazione del presidente prof. Rodolfo Arata, si è riunito, in data 30 corrente mese, negli uffici della presidenza delle Terme di Salsomaggiore, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo di Gestione per le Aziende termali.
All’ordine del giorno l’argomento principale era quello del proseguimento senza soluzione di continuità dei lavori di costruzione e completamento del nuovo stabilimento termale « Luigi Zoja ».
L’argomento è stato ampiamente trattato ed approfondito con l’intervento del presidente delle nostre Terme dott. Vittorio de Jorio, chiamato a fornire al Consiglio di Amministrazione dell’EAGAT chiarimenti e precisazioni.
Infine il Consiglio d’Amministrazione dell’EAGAT (del quale è autorevole componente il Sindaco di Salsomaggiore dott. Arrigo Porcellini) ha deliberato il completamento del nuovo stabilimento termale « Luigi Zoja », lasciando al presidente prof. Arata e al presidente della Società termale di tradurre in atto le formalità del caso e di definire ogni intesa necessaria per la realizzazione dell’intera opera.
Nel primo pomeriggio il Consiglio d’ Amministrazione dell' EAGAT, accompagnato dal presidente delle Terme ha ancora visitato la parte già eseguita del nuovo stabilimento termale.
La notizia subito diffusasi ha destata larga soddisfazione nella cittadinanza che vede in ciò confermata l’importanza che l’EAGAT annette agli sviluppi di Salsomaggiore, approvando in pieno la linea seguita dal presidente de Jorio per l’allargamento dell’area termale, scientifica ed economica, della nostra Stazione di cura.
(foto: Preti, Crovini, Belli e Bocelli).
Stabilimento Zoja
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