15 giugno 1939 - XVII - Salsomaggiore Illustrata - Le manifestazioni centenarie - Traslazione dei resti mortali del Dott. Berzieri e del Dott. Valentini in adeguati tumuli nel pronao della nuova chiesa

15 giugno 1939 - XVII - Salsomaggiore Illustrata - Le manifestazioni centenarie - Traslazione dei resti mortali del Dott. Berzieri e del Dott. Valentini in adeguati tumuli nel pronao della nuova chiesa - Pareva a tutti doveroso che, tra le manifestazioni centenarie, ve ne fosse una in particolar modo destinata a glorificare l’opera dei due primi fattori umani delle fortune di Salsomaggiore.

Pareva doveroso che quell’anima candida di medico apostolo che fu il Berzieri primo ad intuire e sperimentare le cure con le acque delle Saline del suo paese di condotta e che il di lui successore Dott. Valentini, che raccolse per così dire la eredità del precursore, già bene delineata come esperimento terapeutico ed in via di affermarsi attraverso l’avviamento di una pratica, sia pure rudimentale, utilizzazione in forma di industria termale, pareva doveroso si diceva che questi due valorosi uomini che costrussero le più salde fondamenta alle future Terme di Salsomaggiore avessero, in mancanza dei compensi materiali e morali loro negati in vita da avversa sorte, un postumo riconoscimento che valesse a mettere per gli anni venturi il loro ricordo in primo piano della vita salsese sia nei riguardi degli ospiti che dei cittadini. Sopra questo concetto di umano e doveroso riconoscimento si basava la proposta fatta nei primissimi tempi da colui che era stato incaricato di presentare allo studio del Comitato le proposte di manifestazioni centenarie.
Si trattava di accogliere in due adatti monumenti tombali posti nella nuova chiesa in costruzione ad opera dell’Arch. Arata, gli avanzi dei due medici benemeriti che in tal modo avrebbero raggiunto l’onore tributato alle personalità più cospicue delle città o della nazione e il loro ricordo sarebbe inevitabilmente sempre presente ai clienti riconoscenti delle cure ricevute e ai cittadini grati per la prosperità del luogo e degli abitanti che ne è venuta in conseguenza. Approvato dal Comitato questo progetto di onoranze ai due benemeriti, si fecero le necessarie pratiche di carattere locale che, iniziate con l'Arciprete Don Albanesi, ora Vescovo di Bagnoregio, e continuate poi col successore Prof. Don A. Prati che, perfettamente compreso dalla nobiltà dell’impresa diede tutta la sua opera con grande amore, cosicché in brevissimo spazio di tempo si ottennero le necessarie autorizzazioni della S. Sede Apostolica a mezzo del superiore Vescovo di Piacenza, la elevazione delle mura di chiusura della nuova chiesa con la creazione delle Cappelle e del Pronao nel quale, ai lati della porta centrale, sono collocati, i monumenti ideati dall'Architetto, costituiti da due grandi sarcofaghi di Sarizzo di Domodossola di m. 1.95x1.15 sormontati da due grandi lastre di marmo rosa di Candoglia di m. 0,90 x 1,40 dove lo scultore Prof. E. Boninsegna ha ricavato i due medaglioni con le effigi in bassorilievo dei medici, sotto i quali si legge il nome di Berzieri - precursore - e quello di Valentini - realizzatore - con le date di nascita e di morte.
Questa lastra è sormontata in alto da un altra di m. 0,72x0,95 in marmo grigio di Ornavasso dove, sotto al fascio littorio si legge: RR. Terme e Comune nel Primo Centenario delle cure 1939, XVII E. F. In questo modo Terme e Comune potranno vantarsi di aver dato ai resti mortali dei due veri fondatori della città termale quelle solenni onoranze che loro erano dovute ed il collocamento nella più degna sede che la città potesse offrire.
La cerimonia di tumulazione con l’intervento dei Vescovi di Piacenza, Fidenza, Parma e Bagnoregio doveva aver luogo oggi 15 giugno giorno stesso in cui il Berzieri, cento anni or sono, avena fatto compiere alla sua Franchina Ceriati il primo bagno di cura, e l’opere dell’Architetto e dello Scultore erano pronte ma, per circostanze imprevedibili e non dipendenti dalla volontà della Gestione Termale, si è dovuto rimandare ad epoca da destinarsi.