Salsomaggiore Illustrata31 agosto 1939 - Per la difesa della razza - La casetta eugenica - Salsomaggiore Illustrata - Un argomento di cui ci occupiamo rimane ancora oggi quello di maggiore attualità sia nel campo degli studi medico-sociali, sia nelle questioni di ordine economico e politico. La casa considerata come elemento di difesa e potenziamento della razza rimane ancora oggi, specie in Italia, un grande appassionante problema.

Non passa giorno in cui l’argomento non sia oggetto di nuovi studi e proposte oppure sia motivo per discussioni di vario ordine. Uomini politici, medici, tecnici, studiosi di problemi sociali, si appassionano attorno al problema della casa e dimostrano chiaramente quanta importanza esso può avere sulla vita di un popolo. In Italia questo problema ha assunto un grandioso interesse per opera del fascismo che ha saputo in breve volgere di tempo raggiungere importanti realizzazioni. Il fascismo ha creato ormai una base veramente importante per avviare il problema verso le più perfette forme di realizzazioni.
Tutti i giorni si hanno notizie di nuovi stanziamenti di fondi per la costruzione di nuovi complessi edili a carattere popolare, rurale, semirurale, ccc.; si inaugurano nuovi borghi, nuovi centri dove il segno del littorio è destinato a tramandare nel tempo la potenza del fascismo; si dettano norme per la difesa e la tutela della razza; si elargiscono somme ingenti per la protezione della maternità e dell’infanzia; si indicano nuovi rimedi e si segnalano nuovi particolari del vasto problema sociale da perfezionare e vincere. Perchè tutto questo movimento? Perchè questa appassionata ricerca del meglio nella vita nazionale.
Facile è la risposta : perchè ormai la coscienza risvegliata dal fascismo della nostra capacità, della nostra forza e della nostra responsabilità, ci impone di intensificare ogni attività capace di dare un immediato benessere al popolo e di affermare il segno della nostra imperiale potenza. Agli italiani che rimpatriano il fascismo cosa offre per prima cosa? Un buon alloggio.
Albergo ristorante Guantara - SalsomaggioreE' la notizia più recente del vivo e particolare interessamento degli organi responsabili per facilitare la umanissima deliberazione del Capo del fascismo verso i fratelli desiderosi di ritornare in Patria. La casa rimane sempre l'elemento primo: la base sulla quale si forma, poggia, e si migliora la famiglia. Riteniamo però che ormai sia giunto il tempo di considerare la casa anche come elemento per migliorare i caratteri della razza sotto ogni aspetto. L’eugenica moderna considera la casa come elemento basilare per correggere e migliorare l'uomo e questi deve collaborare con tutte le forze perchè la scienza abbia anche in questo campo la sua grande affermazione. Dobbiamo formare nel popolo una coscienza profonda della casa. E' necessario che si costruiscano le case con ispirazione eugenica, siano esse al servizio della città o della campagna.
Riportiamo l’uomo in mezzo alla natura, diamo alle case aria, luce e sole e affidiamo alle nuove case il compito di migliorare e potenziare la razza! E la casetta eugenica — per dirlo con la parola dell’Illustre Prof. Sen. Pende, maestro di eugenica — quella che dobbiamo costruire! Una casetta che formando la base della nuova famiglia, può essere giusto tangibile premio per le coppie di sposi capaci di fornire alla Patria in breve volgere di tempo un adeguato numero di figli. Il Senatore Prof. Pende ha fatto una proposta esplicita : “Se lo Stato Fascista potesse in un prossimo domani stanziare qualche centinaio di milioni all’anno per costruire nelle campagne casette economiche di 3-4 vani da donare ad ogni coppia di sposi capaci di fornire alla Patria, nello spazio di 5 o 6 anni, almeno 3 figli, si avrebbe automaticamente la vera soluzione del problema dell'incremento necessario delle nascite, poiché numerose coppie di poveri lavoratori sarebbero felici di avere una casetta “ propria dove creare e allevare sanamente più di tre figli ». E noi siamo profondamente convinti che la proposta Pende sia giusta. Se confrontiamo i dati statistici ufficiali, rileviamo che sia i grandi che i piccoli centri hanno migliorato i loro coefficienti di natalità che fino al 1936 minacciavano di fare cadere anche la nostra Nazione in una ben triste condizione.
Dobbiamo però purtroppo rilevare che la mortalità infantile rimane un fenomeno preoccupante specie per i morti fino ad un anno. Basterebbe riflettere sulle cifre di mortalità infantile in Italia per approvare senza riserve il proposto provvedimento destinato ad incrementare le nascite. Il totale dei morti in Italia fu (vedi annuario Stastico Italiano, 1938) nel 1935, 593.953; nel 1936, 589.636; nel 1937, 615.420.
La mortalità infantile negli stessi anni (per i morti fino ad un anno), fu rispettivamente: nel 1935 di 100.876 con una percentuale di 101,2 per mille nati vivi; nel 1936 di 96.680 con una percentuale di 100,4 %; nel 1937 di 107.829 con una percentuale di109 % . Volendo per un momento rivolgere la nostra attenzione alla situazione di altre nazioni europee, si rilevano i seguenti dati, sempre riferentesi alla mortalità infantile fino ad un anno: Germania (escluso Austria): 1935, morti 86.227 con 68 %o; 1936, 84.602 (66 %); 1937, 81.596 (64 %o). Inghilterra e Galles (escluso Scozia e Irlanda): 1935, 34.092 (57 %); 1936, 35.425 (59 %o); 1937, 34.917 (57 %o). Francia: 1935, 44.137 (69 %o); 1936, 42.343 (67 %o); 1937, 40.084 (65 %). La percentuale raggiunta dall’Italia è superata solo dalla Bulgaria, Cecoslovacchia, Grecia, Jugoslavia, Polonia, Romania, Spagna, Lituania, Ungheria. Le condizioni dell’Italia non sono certo buone anche se confrontate con quelle della Francia, la nazione che in fatto di natalità giace in condizioni tragiche avendo i morti superati di gran lunga le nascite e potendosi così affermare che, continuando di questo passo, nel 1980 la Nazione Francese avrà appena 7 milioni di francesi. E indispensabile quindi che l’Italia cerchi di rimediare ad una cosi importante deficienza.
Occorre salvare l’esistenza dei bimbi che nel primo anno di vita troppo numerosi fino ad oggi muoiono in Italia. Questo aspetto della battaglia demografica deve essere giustamente valutato e studiato. La battaglia ingaggiata dal Fascismo non avrebbe completa efficacia se la situazione continua a permanere così grave. Noi vorremmo che una parte di quei milioni che annualmente si dedicano all’assistenza della maternità e dell’infanzia fossero impiegati per costruire delle casette economiche da donare alle coppie di sposi e così dare pratica attuazione alla proposta Pende. In recenti progetti di case popolari e pubblicazioni da noi compiute ( vedi: La Bonifica Umana e la Casa) abbiamo dimostrato, con conteggi particolareggiati, che basterebbe aumentare lievissimamente i canoni delle costruende case per avere a disposizione un certo numero di casette eugeniche.
Ad esempio: su un quartiere di 130 casette l’aumento dell affitto medio di L. 150 a vano dovrebbe aggirarsi sul 7 %.
Se annualmente si destinassero anche appena 16 milioni alla costruzione di casette eugeniche, si potrebbero costruire circa 1.000 case del valore medio di 16 mila lire. In sei anni si avrebbero così 6.000 case e, calcolando una natalità di 3-4 figli per casa, si avrebbe un incremento di 24.000 unità che potrebbero essere, per il carattere particolare dell’ambiente in cui verrebbero a vivere i nuovi nati, aumento effettivo di natalità e conseguentemente si avrebbe una minore mortalità infantile. Il problema è serio e merita attenta considerazione. La proposta può indubbiameente essere attuata se viene diligentemente esaminata.
Il compito di considerare le casette come elemento per il potenziamento della razza, deve essere affidato a tutti gli Enti che esercitano la loro benefica azione nel campo edile e assistenziale e specialmente agli Istituti Provinciali Fascisti per le Case Popolari ormai esistenti in ogni provincia d’Italia. Ma è sopratutto necessario fare giungere al popolo con parole semplici ed esempi caratteristici, il significato altamente sociale e benefico che con la casetta eugenica si Vuole dare alle nuove celebrazioni matrimoniali, all incremento demografico, al miglioramento della razza! Una grande nazione, giovane sempre in ogni sua parte, che ha saputo crearsi un Impero col sangue e con sacrifici immani, deve sapere tutelare la propria razza e migliorarla nel sacro complesso famigliare in ambiente degno della sua civiltà.
E l'ambiente ideale deve essere la casetta eugenica, in mezzo al verde, fra l orto e il giardino, semplice ma ultrafunzionale, la casetta destinata a costituire anche il premio alle coppie che sapranno e vorranno prolificare come esige la tradizione e l’orgoglio della razza italiana.

UMBERTO PICCOLI

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