Giovedì 15 settembre 1953 l’Unità - Un indicativo concorso di bellezza a Salsomaggiore -  La donna ideale del padre gesuita Giovedì 15 settembre 1953 - l’Unità - Un indicativo concorso di bellezza a Salsomaggiore -  La donna ideale del padre gesuita - Con lo spirito con cui si va a vedere la regata velica, o la partita di golf, “l'elegantissima folla” di Salsomaggiore, tra cui abbondavano “le signore dei più grandi alberghi con sciarpe di bestie rare e preziose al collo, con scarpette d'oro o d'argento” (è il Tempo, il quotidiano romano, che parla), è andata quest'anno ad assistere al più assurdo quiz umano: chi è la ragazza ideale.

Un gruppo di brave ragazze della piccola borghesia, arrivate precipitosamente da varie regioni con gli abiti migliori nella valigia e un po' di tremore, hanno servito da cavie nell'assurdo concorso del Tempo. Le ragazze, definite gentilmente, solo per la vivacità e la gaiezza, badate bene! « una gabbia di cocorite », sono state fatte passare sotto il fuoco di varie e pesanti prove, dall'esibizione sportiva, all'esame culturale, a quello di fronte ai fornelli, Un fuoco di fila di domande si abbatteva sulle concorrenti: sa qual è la capitale del Camerum? Chi è il suo filosofo preferito? Qual è la donna più celebre degli ultimi cinquant'anni? (Sembra che gli organizzatori fossero estremamente soddisfatti e allegri quando le risposte erano: Tokio, alla prima domanda; Boccaccio, alla seconda; e Penelope alla terza. Molto più freddi li lasciavano, invece, le risposte esatte).
La ragazza che sapeva il cinese, Sofia Corradi, e la cui partecipazione era stata lungamente esaltata dal Tempo, quando è comparsa ha provocato però un certo spavento: « Ma brava, brava signorina! », le hanno detto e l'hanno messa da parte. Dopo l'esame culturale, di cui si è detto, e nel corso del quale, è giusto dirlo, molto si è apprezzata la profondità del sapere del direttore del giornale, l'ex senatore Angioini, noto studioso e uomo di cultura («le ragazze lo divoravano con gli occhi»), si è passati all'esame psicologico, terreno difficile, su cui molte concorrenti s o n o pericolosamente cadute. In questo esame, fatto a porte chiuse, le domande erano di questo tenore: « Se lei dovesse tenere una conferenza e nello stesso tempo suo marito le dicesse di preparare la cena per due amici che gli sono utili nel lavoro, come si regolerebbe? » (La signorina Liliana De Luca, candidata di San Pellegrino, che ha risposto che andrebbe a tenere la conferenza, è scomparsa con una certa rapidità dalla rosa delle probabili vincitrici).
Altra domanda: « Rinuncerebbe al lavoro se suo marito glielo chiedesse? » (La signorina Carmen Polvari che ha risposto di sì — per quanto priva dell'esperienza volgare perchè non lavora e non è sposata — è stata coperta dai sorrisi compiaciuti della giuria). Il terzo esame è consistito in prove pubbliche davanti ai fornelli, non solo per dimostrare che si sapeva cucinare, ma che si sapeva essere economiche, risparmiatrici e non spendaccione e prodighe come sono di solito le massaie. » Per tenere il menage ci vuole molto meno di quanto le donne dicono », è stata la constatazione della giuria, e molto si è elogiata una concorrente che ha fatto una magnifica « scaloppa all'inglese » con 105 lire (non era carne, era cartone, diciamo noi che facciamo la spesa tutti i giorni).
In conclusione, la D. I. (la donna ideale è stata riassunta in questa sigla, come i G. M.) è un essere con queste caratteristiche: poca cultura, perchè l'eccesso di cultura nelle donne infastidisce; modesta intelligenza, (e in ogni caso minore di quella del proprio compagno) perchè l'intelligenza della donna sgomenta l’uomo; sottomissione della sua personalità a quella del marito; rinuncia all'attività fuori della casa, se non in casi di eccezioni; capacità di far mangiare scaloppe all'inglese tutti i giorni al marito, anche nel caso in cui questi faccia l'impiegato.
E così, dopo aver interrogato centinaia di persone, scrittori, poeti, filosofi, pensatori, un generale dei carabinieri a riposo, diversi psichiatri, e la solita signora Luce, il parere che ha trionfato nella ricerca della D. I. è stato quello di padre Rotondi, noto esponente della Compagnia di Gesù, che così si era pronunciato: « La D. I. deve avere previdenti attitudini al governo della casa, e poi modestia, sottomissione, una certa grazia, poca cultura, ecc.». Che nel concorso sulla donna ideale trionfi il parere di un gesuita sono cose che capitano, in Italia. Ma non per questo la responsabilità del quotidiano romano può sembrarci minore, per aver allestito un concorso tanto ridicolo e offensivo, non per le donne ma per il livello stesso raggiunto dalla nostra società. Vogliono trovarla davvero la ragazzi! ideale? Vogliono un buon consiglio.
Si spostino dai grandi alberghi di Salsomaggiore di poco, vadano a Parma, domenica 18 settembre, e troveranno 3.000 ragazze ideali che celebrano il loro V incontro. Ma conoscono, queste ragazze, la capitale del Kenia? Sanno chi ha inventato la polvere da sparo? Non lo sappiamo: però quello che è valido è che esse rivendicano a Parma il diritto di possedere un po' di istruzione, rivendicano quell'istruzione elementare obbligatoria che in Italia non esiste. Ma hanno letto Giovan Battista Vico? Ma sanno andare a cavallo, giocare a golf? Quasi certamente no. Sono operaie, contadine, studentesse, casalinghe che non hanno diritto, in questa società, a nessuno svago, che oggi domandano il diritto allo sport popolare, alle palestre, alle attrezzature sportive nelle fabbriche, nelle scuole, nei comuni. Ma che cosa hanno mai di ideale, allora, queste ragazze?
Ecco, di ideale hanno la loro capacità a porsi di fronte alla vita, fin da ora, a fronte alta, piene dei sogni di tutte le altre ragazze, ma più capaci delle altre di non abdicare ad essi: di sapere che, per raggiungerli davvero, occorre spezzare quell'iniquo schema, di sottomissione e di miseria, in cui le ragazze italiane sono oggi costrette. Sono ideali perchè rappresentano, già oggi, la speranza e la sicurezza di un avvenire migliore.

Antonietta Macciocchi

 

 

4 settembre 1955 - Piera Maggi e Loredana De Paola elette donne ideali italiane nelle finali nazionali di Salsomaggiore

 

 

 

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