Il Don Chisciotte di Salsomaggiore domenica 24 marzo 1901Il Don Chisciotte di Salsomaggiore - Giornale balneare pupazzettato - Domenica 24 marzo 1901 - Dopo il bagno -  Il peso del cervello - Ho letto in molti giornali che i dottori Deoundre Verriest hanno hanno eseguito la misurazione del cervello di Pietro Benoit, il celebre belga morto pochi giorni fa a Bruxelles.

Su quei giornali se ne dà come sicuro il peso in 1205 grammi, ma mi sembra quasi impossibile, poiché fino ad oggi si era sempre ritenuto che esistesse un certo nervo fra la maggiore grandezza del cervello e le più sviluppate facoltà intellettive che danno appunto i requisiti dalla genialità. É noto come il peso del cervello di Couvier salisse a g. 1820, quello di Byron a g. 1807, di Petrarca a g, 1820, di Dante a g. 1552 di Foscolo a g. 1483. Non è giusto però affidarsi a questo solo criterio, paoichè non bisogna dimenticare che il cervello è un complesso di parti, il proporzionale sviluppo delle quali non può essere indifferente. Il peso del cervello poi sta in rapporto con l’età; raggiunge il massimo valore fra gli anni venti e quaranta, rimane quasi stazionario fra i quaranta e i cinquanta e decresce notevolmente in età più avanzata. E mi rincresce, per voi, gentili lettrici il peso del cervello sta anche in rapporto col sesso, poiché nella donna è minore che nell’uomo, meno che nell’età fra uno e dieci anni. Ed infatti è comunissima l’osservazione che le bambine sono in genere più svelte, più più svegliate, più sviluppate dei dei maschi fino a quell'età, e per convincersene basterebbe che tutti i lettori fossero costretti di quando lo quando, che Dio ne li salvi sempre, a rivedere dei componimenti di alunni dell’uno o dell’altro sesso. Si annoierebbero per tutte e due le categorie, ma pure è molto più raro trovare dei pensieri graziosi, delle osservazioni assennate nei componimenti dei maschi che in quelli delle bambine. Da ultimo, perché me ne fornisce il destro l’argomento, commetto l’indiscrezione di annunciarvi, che da miei studi particolari risulterebbe, che pesa molto di più il cervello dei frequentatori di Salsomaggiore, che quello di coloro, che non respirano mai le purissime aure impregnate di esalazioni salso-bromo-iodiche. I miei studi però non sono ancora così progrediti la poter giudicare, se il maggior poso proviene dalla cura di Salsomaggiore, perché hanno un cervello più sviluppato degli altri, e quindi sono più intelligenti. Qualora mi risultasse la verità della prima ipotesi non solo consiglierei tutti di accorrere a Salsomaggiore; ma sussurrerei nell’orecchio alle mie gentili lettrici un consiglio, che mi raccomando di non far trapelare ai rispettivi mariti. Venite a Salsomaggiore sole, non accompagnate da uomini, poiché dal momento che è riconosciuto che il cervello della donna pesa meno, e quindi che la donna è meno intelligente dell’uomo come asseriscono gli antropologi antifemministi, è troppo giusto che per uguagliare il loro veniate a farlo sviluppare maggiormente, respirando l’aria balsamica per le celebri esalazioni (che mi risparmio di enumerare, perché ormai le conoscete) mentre gli uomini staranno a rincitrullire in qualche altra parte del mondo. Tratto da http://www.internetculturale.it

 

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