29 aprile 1931 - Corriere emiliano – Tra canti giovanili di fede e d’entusiasmo - Il Fascio di Salsomaggiore celebra il suo X° anniversario di vitaSalsomaggiore, 28 aprile (L. A.) - Salsomaggiore, che già si prepara a ricevere i primi contingenti di forestieri e a iniziare la sua vita termale, ha passato domenica scorsa una giornata di festosità, e di fierezza squadrista, come nei tempi eroici delle sue ardenti vigilie. Il Fascio di Salsomaggiore ha festeggiato il decimo anniversario della, sua fondazione, che avvenne precisamente il 24 aprile del 19121. Erano pochi, allora, quelli che costituirono il primo nucleo, ma buoni; due disposti a tutto e tra essi ricordiamo a titolo d'onore l'arch. Beretta, attuale segretario politico. In tutti i fondatori erano circa una ventina. La giornata ha avuto una nota caratteristica e simpatica che l'ha dominata: potremmo dire che è stata una festa di giovinezza.

Si è iniziata al mattino, alle ore 9 e 30, con la cerimonia della leva fascista. Nel vasto cortile delle scuole, si erano raccolti oltre un migliaio di fanciulli e di fanciulle delle scuole elementari, tutti iscritti all'O. N. Balilla, e perfettamente inquadrati nelle loro belle divise. Oltre a tutti i Balilla e alle Piccole Italiane delle Scuole Elementari del Capoluogo, erano giunte anche le squadre delle Frazioni di Bargone, Campore, Cangelasio, Marzano, Farolda, Salsominore, S. Vittore e San Giovanni e Tabiano. Inoltre da Scipione Castello erano scesi in perfetto ordine gli Orfani di guerra di quella colonia agricola, accompagnati dal loro direttore dottor Lana, e dai vari istruttori. Erano presenti pure tutti gli Insegnanti delle Frazioni. Oltre ai Balilla e alle Piccole e Giovani Italiane, erano presenti gli Avanguardisti; guidati dal Capo Manipolo Ferrari Vittorio, i Giovani Fascisti al Comando del C. S. Daccò. Tutto il vasto cortile era una fiamma di giovinezza.

La Leva dei Balilla

Alle ore dieci, giungono le Antorità: il Podestà avv. Mantovani Luigi il segretario politico del Fascio arch. Beretta, il dottor Bavagnoli, presidente del Comitato Comunale dell'O. N. Balilla, il dottor Velardi, Centurione dei Fasci Giovanili; le rappresentanze dei Combattenti, Mutilati, Madri e Vedove di guerra, la Prof.ssa Campanini, segretaria dei Fasci Femminili, Don Adelchi Albanesi, arciprete della Parrocchia di San Vitale, e una numerosa folla di genitori dei fanciulli. Il Direttore Didattico prof. Alfieri, iniziò la cerimonia rivolgendo un saluto alle Autorità, poscia, comunicò i risultati del tesseramento per l'anno IX che sono i seguenti: Balilla iscritti nel Capoluogo: nuovi n. 150; rinnovi 51; totale: 201; nelle Frazioni sono stati iscritti n. 101 nuovi e n. 103 rinnovi; in totale 204. Le Piccole e Giovani Italiane iscritte nel Capoluogo sono n. 75 nuove n. 71 e n. 81 rinnovi; nelle Frazioni sono n. 58 nuove e n. 72 rinnovi; in totale 130.
Il tesseramento completo porta a n. 404 Balilla e a 291 Piccole e Giovani Italiane, con un totale di n. 695 tessere distribuite.
Anche le cifre — ha detto il professore Alfieri — hanno la loro eloquenza. Il risultato odierno che corrisponde al 60 per cento complessivo degli iscritti, è il massimo che sia stato raggiunto. Il Direttore ha elogiato gli Insegnanti che hanno maggiormente lavorato, ma ha anche aggiunto che il risultato ottenuto non è sufficiente, perché si deve raggiungere una percentuale maggiore e magari la totalità degli iscritti. Nella cifra attuale mancano i più poveri che non hanno potuto prelevare la tessera. A questo proposito il R. Direttore ha raccomandato alle autorità, e ai presenti la istituzione, che rappresenta il vivaio delle forze dell'avvenire, perché aiutino coi mezzi necessari il Comitato locale, che non vuol escludere i più poveri, ma vuol offrire loro un mezzo di poter entrare nelle file del Regime. Ha rivolto ai Balilla e elle Piccole Italiane nobili e opportune parole, raccomandando la disciplina e di far tutto il possibile per rendersi degni della divisa e per diventare ottimi italiani. Si è poi svolta, la cerimonia del passaggio dei Balilla anziani all'Avanguardia e della distribuzione delle tessere ai nuovi iscritti. Il più piccolo Balilla e stato abbracciato e baciato da un anziano: indi tutte le squadre hanno prestato il giuramento. Il R. Direttore ha poi pregato il Podestà Avv. Mantovani di consegnare al Balilla Dondi Mario della Classe Quinta del Capoluogo il Diploma del premio conseguito nella gara scolastica per il componimento sulla Crociera atlantica, e ha illustrato brevemente il grandioso ed eroico volo nei suoi vari aspetti, e nel suo valore. Il Podestà Avv. Mantovani ha consegnato al Piccolo Balilla anche l'areoplanino d'argento unito al Diploma, congratulandosi col vincitore. Dopo ciò le squadre dei balilla hanno sfilato in corteo, in ordine perfetto, davanti al Monumento dei Caduti e alle Autorità, per le vie del paese, tra gli applausi delle folla.

L'Assemblea del Fascio presieduta dal Segretario Federale

29 aprile 1931 - Corriere emilianoAlle ore 17 si sono riuniti nel magnifico salone delle R.R. Terme Berzieri i Fascisti iscritti al Fascio locale per partecipare alla adunanza annuale e alla celebrazione del X Anniversario della fondazione del Fascio di Salsomaggiore. II Segretario Politico Arch. Beretta ha rivolto un saluto al Segretario federale cav. uff. dottor Pizzi, che ha voluto onorare l'assemblea suo intervento. Poi ha fatto la relazione morale del proprio operato. Ha prima commemorato l'anniversario della fondazione ricordando i camerati che primi si raccolsero per iniziare la battaglia contro le forze del bolscevismo e contro i negatori della Patria e della Vittoria.
Ha ricordato le vicende drammatiche di quei giorni e i giovani Martiri che caddero per un’ideale e per il Regime. Quindi ha rilevò ciò che e stato fatto e quale è la situazione attuale del Fascismo Salsese. Il Segretario Politico si è compiaciuto della, concordia e dell’attività che svolgono le varie istituzioni del Regime, tra cui il Fascio Femminile, l’O. N. Balilla, il Dopolavoro. Ha dato conto della iniziative svolte per le Colonie per la Befana Fascista e per la Società Corale, rivolgendo ai Camerati che dirigono queste istituzioni il suo plauso cordiale.
L'arch. Beretta ha concluso rammentando ai Fascisti che non è però consentito raccogliersi sugli allori, ma occorre sempre essere vigili e pronti alle battaglie future e ai comandi del Duce. Ha tratto buoni auspici dall'entusiasmo dei Fasci Giovanili affidati alle cure del dottor Velardi e dei Balilla e Piccole e Giovani Italiane affidati al Dottor Bavagnoli.
Il discorso del Segretario Beretta e stato vivamente acclamato.
Poi il rag. Gandolfi ha esposto i dati della relazione finanziaria.
Vivamente acclamato e sorto a parlare il Segretario Federate dottor Pizzi, il quale si è compiaciuto dell'opera compiuta dal segretario Beretta e della concordia operosa del Fascismo Salsese.
Ha poi eloquentemente, interrotto `spessissimo dagli applausi dell'Assemblea, tracciato un quadro vigoroso della situazione europea e mondiale, per concludere come il solo popolo Italiano sotto la guida possente del suo Duce, possa affrontare con serenità, in perfetta disciplina, i problemi del suo avvenire. Tutta l'Europa è percorsa da fremiti di ribellioni inconsulte: incendi e fiamme distruggitrici agitano la vita dei popoli; l'Italia invece è disciplinata e operosa.
A questo punto l'oratore ha colto l'occasione per parlare dei recenti avvenimenti di Spagna per dimostrare come soltanto l’Italia pacificamente stia conquistando le vie sicure del suo avvenire.
Ha anche accennato al recenti fatti e alle chiassate studentesche nel Belgio per quel certo prof. Moulin che era venuto in Italia allo scopo di tramare contro la nostra sicurezza e per fare dello spionaggio di purissima marca, concludendo coll'esortazione di essere sempre pronti al comando e agli ordini del Duce. Tra vivissimi applausi al Segretario federale e canti di giovinezza la importante assemblea si è chiusa.

Il rancio e la fiaccolata

Alla ore 19 tutti i camerati del Fascio si sono raccolti all'Albergo Termale Valentini per consumare il rancio tradizionale. Un rancio servito con perfetto comfort, e con lusso di tovaglie e di cristallerie. Alla tavola d'onore sedevano il Segretario Federale dottor Pizzi, che ha ceduto alle insistenze dei Camerati e si è trattenuto tra noi, il segretario politico arch. Beretta, il Podestà, avv. Mantovani, il dottor Carini, il dottor Piragine, Paganuzzi, del Direttorio; il dottor Velardi, il dottor Bavagnoli. La consumazione del rancio, e stata rallegrata, nelle pause, tra un piatto e l'altro dalle canzoni dei Giovani Fascisti che hanno portato una vivacità inconsueta nella simpatica riunione. Anche i vecchi Fascisti sentirono il bisogno di cantare, per quanta la “Voce del cantor non fosse più quella”. E la constatazione era fatta non senza malinconia.

L'arrivo dell'on. Ranieri

Verso la fine è giunto l'on. Ranieri, che ha suscitato al suo apparire un'entusiastica acclamazione. La musica del Dopolavoro, diretta dal Maestro Giuseppe Baroni intona l'inno Giovinezza fra gli applausi e gli alalà dei presenti. Vivamente acclamato ha dovuto parlare l'on. Ranieri, il quale ha detto giustamente che non c'era bisogno, di discorsi, perché il discorso più eloquente lo avevano fatto i Giovani con, le loro canzoni. Egli si e compiaciuto di questa rinascita gagliarda di entusiasmi, e della bella giornata, commemorativa, che poteva dirsi la festa della giovinezza fascista. Egli ha aggiunto che però i Giovani non devono dimenticare vittoria del Fascismo ha voluto i suoi Martiri, e ad essi e alla loro memoria ha rivolto un pensiero e un saluto di riconoscenza.
L'on. Ranieri ha concluso rammentando ai giovani di non dimenticare che la marcia conquistatrice del Fascismo non e stata facile, ed è passata attraverso a sacrifici che non devono essere obliati facilmente. Ai Giovani si trasmetterà la fiamma ideale che la generazione che ha fatto la guerra e la rivoluzione, ha accesa e custodita con austerità, e con fede incrollabile. Siano degni i giovani della eredità, che è loro trasmessa e possano essi vedere grande e superba, nella storia del domani, la Patria che è stata riscattata e difesa col sangue dei Caduti in guerra e della Rivoluzione e che assurgerà alla grandezza auspicata da coloro che hanno per essa offerto la vita. Il discorso dell'On. Ranieri ha suscitato una grande ovazione ed entusiastici applausi. Dopo il banchetto, si è formato un corteo, preceduto dalla Banda del Dopolavoro, che dall'Albergo Valentini ha percorso il Viale del Colli e le vie cittadine. Il corteo si è trasformato in una pittoresca fiaccolata tricolore che ha, suscitato vivissimi applausi da parte della folla che animava le vie della città. Il corteo si e sciolto nella Piazza del Municipio tra grandi evviva al Fascismo, al Duce, e ai Gerarchi della Provincia e di Salsomaggiore. Dopo lo scioglimento del corteo i Giovani Fascisti e le Autorità si sono recati alle Terme Berzieri, accolti al loro entrare dall'inno di Giovinezza suonato dall'orchestrina della Terme. Poi si sono iniziate le danze e la allegria più schietta e il cameratismo più sincero hanno dominato l'ambiente. Alla mezzanotte anche la festa danzante e terminata e ciascuno e tornato alle proprie case con lo spirito rinnovato e ritemprato e con l'anima lieta e satura di canti e di vaticini augurali.

Fonte: archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma

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