Rivista di ingegneria sanitaria e di edilizia moderna - 15 aprile 1916 - Gli stabilimenti balneari di Salsomaggiore costruiti dallo stato Rivista di ingegneria sanitaria e di edilizia moderna - 15 aprile 1916 - Gli stabilimenti balneari di Salsomaggiore costruiti dallo stato - Salsomaggiore è una cittadina di 11.000 abitanti, in provincia di Parma, distante 9 km da Borgo S. Donnino (ferrovia che dal Piemonte e dalla Lombardia adduce a Roma per Piacenza), a questa stazione collegata per mezzo di una ferrovia a scartamento ridotto, a cui si aggiungerà presto un vero tronco ferroviario. La cittadina, entrando nella quale si scorge subito la preoccupazione che la Civica Amministrazione ha della sua igiene, donde una nettezza urbana non comune, è situata in fondo ad una valle del Preappennino a 160 m. s. l. del mare e circondata da colline, dall'alto delle quali si ammira la pianura Padana fertilissima ed imponente per la sua ampiezza. Nulla si sa intorno all'origine di Salsomaggiore: pare che gli abitanti più antichi del luogo siano stati i Galli denominati « Celelati », dal gallico célhélath, che vorrebbe significare « pozzi salsi » o «saline »; essi furono vinti coi Galli Liguri dal triumviro romano Quinto Minucio Terno (193-192 avanti Cristo) e sottomessi al dominio di Roma, che ebbe in onore la regione e le sue ricchezze sotterranee, come lo dimostrano le traccie di costruzioni in cotto di fattura romana destinate alla raccolta ed all'evaporazione delle acque salse.

 

 

 Terme Berzieri - Veduta fotografica dell'Edificio  - Salsomaggiore Terme

Fig. 1. - Veduta fotografica dell'Edificio.

 

Senonchè nel 589 dell'era volgare improvvisi franamenti otturarono i numerosi pozzi scavati nella regione di Salso per l'estrazione dell'acqua salsa da cui veniva ricavato il cloruro di sodio per l'uso di cucina: ma due secoli più tardi furono casualmente ritrovate le polle delle preziose acque nella località detta Brugnola di Pozzolo. Il fatto assunse carattere di avvenimento, tanto che Carlomagno concesse speciali privilegi ai ritrovatori delle acque. Successivamente la proprietà delle saline passò alle diverse signorie locali: così nel'877 dell'e. v. le troviamo possedute da Guiboldo, vescovo di Piacenza; nel 1204 ne divenne padrone il Comune di Piacenza; in prosieguo di tempo appartennero ai Pallavicino, ai Visconti, agli Sforza, ai Farnesi ed infine ai Borboni di Parma, finchè nel 1860 divennero, coi fabbricati delle saline e gli stabilimenti balneari annessi, proprietà del nuovo regno d'Italia.

Le acque di Salsomaggiore contengono numerosi sali disciolti, come i cloruri di sodio (154 gr. per litro), di litio, di ammonio, di calcio (15 gr. per litro), di stronzio, di magnesio (5 gr. per litro), di ferro, di alluminio, di manganese, l'acido borico (2 gr. per litro), il ioduro e il bromuro di magnesio, ecc. Dai pozzi tubolari, infissi a profondità varie fra 363 e 717 metri, vengono estratti, mediante pompe, o salgono alla superficie del suolo per effetto della forza espansiva del gas illuminante, il gas stesso e il petrolio, per quanto quest'ultimo in non abbondante quantità.

 Terme Berzieri - Prospretto di fronte  - Salsomaggiore Terme

Fig. 2. - Prospetto di fronte.

Ma, mentre pel passato codeste acque venivano estratte per ricavarne unicamente il sale, mediante l'evaporazione artificiale, verso la metà del secolo scorso fu scoperto che esse possedevano certe virtù medicamentose, per cui forse era a sperare di trarne maggiore profitto che non dall'estrazione del sale. Fu un modesto medico condotto di Salsomaggiore, Lorenzo Berzieri, il quale, nel 1839, avendo in cura una ragazza di 14 anni affetta da tumore scrofoloso ad un piede, pensò di trattarlo con bagni di «acqua madre», ossia col liquido residuo della evaporazione dopo estratto il cloruro sodico, e, con sua sorpresa e soddisfazione, vide il tumore recedere, la piaga cicatrizzare e il piede diventare normale (Questa ragazza chiamavasi Franchina Ceriati ed era ancora viva alcuni anni or sono, dopo aver superato gli 86 anni ed aver fatto la bagnina nelle terme di Salso per oltre mezzo secolo).

 

Terme Berzieri - Prospretto di fianco  - Salsomaggiore Terme

Fig. 3.  Prospetto di fianco.

 

Il dottore Giovanni Valentini, succeduto al Berzieri nella condotta, ne continuò le esperienze, e le pubblicazioni al riguardo di entrambi questi benemeriti valsero ad attirare l'attenzione dei medici e dei malati su quelle acque preziose. Intanto sorse un primo modesto Stabilimento balneare, eretto dal conte d'Adhemar; ma nel 1860 il marchese Dalla Rosa, ottenuta dal Governo la concessione delle saline e dei bagni, iniziò la costruzione degli attuali stabilimenti detti «Stabilimento vecchio» e «Stabilimento nuovo», che, nel giro di cinquanta anni, acquistarono fama mondiale per la cura delle malattie dovute a linfatismo, a rachitismo, a tubercolosi cutanea, a scrofole, all'alterato ricambio, (uricemia, gotta, diabete), a disturbi ginecologici, respiratori (rino-faringo-laringiti), nevrosi (nevralgie) sciatiche, neuriti, ecc., circolatori (varici, flebiti), articolari (sinoviti, sierositi), reumatici, postumi di lesioni traumatiche, ecc.

 

Terme Berzieri - Pianta del sottosuolo - Salsomaggiore Terme 
Fig. 4 - Pianta del sottosuolo

1. Scale d'accesso - 2 . Corridoi di disimpego - 3. Toelette e latrine annesse al piano terreno - 4. Latrine servizio - 5. Motore per l'ascensore - 6. Guardaroba - 7. Locali per la biancheria pulita - 8. Locali per la biancheria sporca - 9. Locali per la biancheria sporca dei fanghi - 10. Locali per la preparazione dei fanghi. - 11. Spogliatoi personale servizio uomini - 12. Spogliatoi personale servizio donne - 13. Refettorio personale servizio uomini - 14. Refettorio personale servizio donne - 15. Magazzini - 16. Montacarichi biancheria pulita piano terreno - 17. Montacarichi biancheria pulita primo piano 18. Montacarichi biancheria sporca - 19. Montacarichi per i fanghi - 20. Montacarichi biancheria sporca fanghi - 21. Riscaldatori biancheria - 22. Scale d'accesso esterno - 23. Cortili - 24. Scale esterne d'accesso.

 

Agli stabilimenti fecero tosto corona gli alberghi, le pensioni e tutti gli stabilimenti che sogliono rendere più dilettevole il soggiorno nelle stazioni di cura, attirando sempre più numerosa la clientela, non solo dall'Italia, ma anche dall'estero.
La pregevolezza di queste acque e l'utile finanziario che da esse se ne poteva trarre non dovevano ulteriormente permettere il loro sfruttamento da parte di concessionari, i quali, stando per scadere il contratto, non avevano alcun interesse ad apportare migliorie negli stabilimenti ornai antiquati; perciò lo Stato intervenne e, con legge 5 giugno 1913, riscattò gli affitti e le concessioni in corso ed assunse la gestione diretta delle terme e dei diversi prodotti, iniziando così un'era nuova nella storia di quella regione fortunata, col duplice vantaggio pel Paese di allargare la sfera di azione delle preziose acque e di devolverne a vantaggio delle proprie finanze l'intiero profitto. Prima cura quindi dello Stato fu quella di sostituire ai troppo modesti fabbricati, che fecero la fortuna dei concessionari dal1860 in poi, un nuovo edificio grandioso, modernissimo, degno in tutto della Terza Italia e dei forestieri d'oltre alpe e d'oltremare che saranno chiamati a frequentarlo.
Nè si pose tempo in mezzo nello svolgimento dell'ardito programma, poichè l'ala destra del nuovissimo stabilimento, iniziata nel febbraio 1914, è già costruita e nel settembre dell'anno scorso ne fu aperta una parte alle cure, mentre si attende alla erezione del rimanente edificio, il quale, a mano a mano, deve sovrapporsi alle cosiddette «Vecchie Terme» ed ai fabbricati annessi, ciò che si otterrà nei prossimi due o tre anni. Il progetto di questo importante edificio, che fu compilato dagli architetti Giusti e Bernardini di Firenze viene ora attuato integralmente, salvo modificazioni non sostanziali, sotto la direzione dell'ing. Felice Turilli.
Lo stabilimento, che potrebbe dirsi « nuovissimo », si presenta come un imponente edificio lineare, dal quale si partono normalmente tre ali non meno grandiose, comunicanti tra loro al centro per mezzo di costruzioni minori (fig. 1 e 4). L'ala destra (già costrutta) prospetta il torrente Citronia, che venne per lungo tratto nascosto con una copertura di cemento armato sulla quale sorgerà un giardino pubblico.
L'ala sinistra farà riscontro al grandioso edificio scolastico, sicchè il forestiero che giungerà dalla stazione dovrà passare tra questi due edifici, destinati uno alla sanità della mente, l'altro a quella del corpo, entrambi degni di una nazione che intende la modernità dei tempi.
Lo stile ha carattere babilonese (fig. 2) e può parere pesante anzi che no per noi Italiani, non usi agli edifici massicci del nord, ma, nel suo insieme è destinato a piacere, per la armoniosità delle linee, dei colori e delle dorature, ottenute con fregi costituiti da piastrelle solidamente applicate ai muri esterni queste piastrelle sono di duecento tipi diversi e costituite di un'argilla molto pura, cotta ad altissima temperatura: le dorature di cui sono coperte furono ottenute con precipitato d'oro a 12 carati e saranno di durata secolare, come lo attestano i templi babilonesi che ne sono ricchi: sono di fabbricazione italiana e vennero fornite dalla ditta «Ceramica Chini» dì Borgo San Lorenzo (Firenze). I motivi architettonici sono di travertino di Rapolano e di cemento gettato e martellinato.
Si accederà allo Stabilimento per mezzo di una scalea centrale o di due rampe laterali. Un imponente atrio permetterà di entrare tosto nei corridoi che servono le tre ali: per mezzo di uno scalone o dell'ascensore si salirà comodamente al piano superiore, sicchè non vi sarà ingombro negli ambulacri (fig. 5). Le piante che riproduciamo, per la cortesia dell'ing. Turilli e del comm. Stefano Pinoli, già Intendente di finanza di Parma ed ora Direttore della gestione dei RR. Stabilimenti termali, nonchè la leggenda che vi è annessa, danno un'idea della ripartizione dei servizi; uno sguardo ad esse dimostra che nulla fu dimenticato per dare carattere di praticità allo stabilimento, nel quale si devono compiere cure diverse, che richieggono esigenze diverse, non solo in rapporto alle cure stesse, ma alle persone che le intraprendono. Sono tre i piani dell'edifizio: un sottopiano, un piano terreno ed uno superiore.

Il sotto piano (fig. 4) è soprarialzato sul piano di campagna, così da essere in ottime condizioni di salubrità e di illuminazione. Solo sul davanti, nella parte centrale, vi sono locali scuri dietro alla doppia scalea centrale principale, e dietro i due ingressi laterali con scalea pure esterna, che mettono al piano terreno ( 24). Questi locali ( 15) servono da magazzini, come altri pure, che sono all'incontro del braccio mediano colla fronte ai due lati dei magazzini, situati dietro alla scalea principale, dei locali bene illuminati (6), sono destinati a guardaroba. Ancora sul fronte, più all'infuori, d'ambo i lati, vi sono stanze di raccolta della biancheria sporca, che viene mandata dai piani superiori per appositi montacarichi. Alle due estremità del corpo principale, e nelle due ali laterali, larghi ambienti sono adibiti a spogliatoi del personale dal lato destro per gli uomini e dal sinistro per le donne (11-12).
Più indietro, nelle due ali laterali, vi sono i refettori per il personale dei due sessi. Le scale di accesso, in numero di due (1-1), si trovano all'incontro delle due ali laterali col corpo principale, in due punti di ottimo disimpegno per il movimento del servizio lungo gli ampi corridoi di comunicazione che occupano le linee mediane dei quattro corpi di fabbricato. In più punti di questo amplissimo sottopiano vi sono locali per latrine e per toilettes (3 e 4) ad uso del numeroso personale di servizio.
La essenziale funzione di questo sottopiano consiste nel ricevere la biancheria usata nei piani superiori per i bagni e nel ricambiarla pulita e riscaldata, come per preparare i fanghi medicinali. Per compiere regolarmente e con celerità tale lavoro sono largamente distribuiti in tutto questo sottopiano dei locali separati di spedizione e di recezione della biancheria pulita e sucida in continuo uso (7 e 8), oltre le guardarobe per magazzino. È particolarmente a metà delle tre ali dell'edificio, adibite superiormente ai bagni, che vi sono tre ampi saloni (6), con appositi impianti di riscaldamento (21) per la detta biancheria. Buon numero di montacarichi (16 - 17- 18- 19 - 20) disimpegnano questo servizio, essendo diversi quelli che servono per la biancheria pulita e, quelli per la sudicia. Oltre che per le scale interne, questo sottopiano comunica col di fuori per scale di accesso (24), verso i cortili (23).

Il piano terreno (fig. 5) comprende: l'ingresso principale, nel centro della fronte dell'edificio, al quale mette una doppia rampa di ascesa per le vetture ed una scalinata mediana (I). La sua ampiezza è di 13 metri, suddivisa in tre grandi porte vetrate di m. 2,70 ciascuna di ampiezza, per m. 4 di altezza. Per queste porte si accede ad un grande salone di ingresso (II), di m. 13 x 7,50, ed occupante in altezza, colla sua cupola, tutta l'altezza dello edificio. Nel salone sta il gabinetto per la distribuzione dei biglietti di ingresso allo stabilimento e ai due lati due porte, che mettono ad una sala di lettura per i bagnanti a destra (VI) e ad una per caffè (VII) a sinistra. Le due sale hanno ciascuna l'ampiezza di m. 5 x 8,50 e altezza di m. 4,25. Questa altezza è comune a tutti gli altri ambienti del piano terreno. Il salone di ingresso, posteriormente, mette in una galleria di disimpegno di m. 3,20 per m. 13, dalla quale si passa al grande scalone centrale (I) di salita al piano superiore, a due rampe di metri 2,30 di ampiezza, e al corridoio longitudinale dell'ala centrale (XVIII), di m. 2,50 di larghezza. La stessa galleria fra il salone e la scala si continua lateralmente d'ambo le parti, lungo il corpo principale frontale, in gallerie di m. 3,20 pure di ampiezza, che alle loro estremità si allargano in ampie sale di m. I0 x 6,20 (VIII).
Queste gallerie e le due loro sale estreme servono per disimpegno e per locali d'aspetto dei bagnanti per il bagno, e per le visite mediche. Per queste ultime sono destinate quattro sale, tre per parte, alle estremità della fronte (X), per i medici esterni; e due, più verso il mezzo, per i medici interni (IX). Alle sale di consultazione dei medici esterni si può pure accedere dal di fuori per ingressi speciali (XXVI). La galleria e le sale che. si trovano sull'asse trasversale del corpo centrale, danno passaggio, verso l'interno dello stabilimento, oltrechè allo scalone principale, anche a scale di servizio, situate all'incontro delle due ali laterali col corpo frontale stesso, ai corridoi di disimpegno delle dette due ali posteriori (XVII e XVIII), destinate ai gabinetti per bagno, ed ancora ai due riparti di idroterapia e di ginnastica medica (XIII e XIV). Due delle ali di questo piano, la centrale e la sinistra (XVIII), contengono ciascuna venticinque gabinetti per bagni (23) colle acque saline locali per signore e .Pala destra venticinque gabinetti (13) per gli stessi bagni per uomini. I gabinetti misurano m. 2,80 di larghezza per 4 m. di lunghezza, essendo I'altezza di m. 4,25; la loro cubatura è quindi di circa 48 m3.
Per ogni gabinetto vi è un'ampia finestra di m. 1,20 x 2, a partire da 1 m. dal pavimento. All'estremità posteriore di ogni ala, vi sono ancora quattro doppi gabinetti (14 e 24) per applicazioni di fanghi che ricevono dal basso per appositi montacarichi, risultando così otto per donne e quattro per uomini, con sale di aspetto (12 e 22). A metà circa di ogni ala vi è una grande sala (11 e 21), che serve da sala d'aspetto, con annesso distributorio della biancheria pulita e calda; esse sono in corrispondenda colle già accennate sale del piano inferiore, dove sono le stufe di riscaldamento, per mezzo di appositi montacarichi. In testa alle due ali esterne, di faccia alle scale di servizio, due scale (XV e XVI) servono pel passaggio a uomini ed a donne. In testa all'ala mediana, in corrispondenza dello scalone principale, una stanza è destinata all'Ispettore dello Stabilimento ed una a servizio. Fra le testate delle ali esterne e quella mediana vi sono due gruppi di locali, da servire, a destra per idroterapia (XIII) e a sinistra per ginnastica medica (XIV). Il gruppo di locali per la idroterapia risulta di una grande sala per le applicazioni idroterapiche (3) di m. 8 x 5,40, con lateralmente quattro gabinetti per spogliatoi per uomini (4) da uri lato, e quattro per donne dall'altro. Più all'infuori due salette oblunghe ( 4 e 2) servono per sala di aspetto degli uomini e delle donne.
Due montacarichi fanno il servizio della biancheria. Il gruppo di locali per la ginnastica medica risulta di un grande locale mediano, in parte rettangolare e in parte a semicerchio (8) per le ordinarie applicazioni di ginnastica medica, di una sala a sinistra (9) per applicazioni speciali e una a destra (10) per spogliatoio e servizio. Sul davanti vi sono due sale (XII) per speciali applicazioni idroterapiche per donne. In corrispondenza a questi due gruppi di locali, si hanno a metà degli spazi che rimangono fra le ali esterne dello stabilimento e la mediana, altri due gruppi di locali, ambedue destinati alle cure di polverizzazione dell'acqua salina, a destra per uomini e a sinistra per donne (XXI e XXII). Ambedue hanno eguali locali, risultando questi di un salone circolare (3 1 e 35) e di piccoli gabinetti per spogliatoi (32 e 36), per toeletta (33 e 37) e per servizio (38). Sul davanti due ampie sale (XIX e XX), che comunicano coi cortili per scale esterne (XXIV) servono per locali di riposo ai due sessi.

 

 Terme Berzieri - Pianta del piano terreno - Salsomaggiore Terme

 Fig. 5 - Pianta del piano terreno

I. Rampa e scalinata d'accesso - II. Salone d'ingresso - III. Scalone d’accesso al piano superiore - IV. Ascensore - V. Biglietti - VI. Sala dì lettura e scrittura - VII. Caffè - VIII. Corridoi e sale di disimpegno - IX. Medici - X. Medici esterni - XI. Ispettore - XII. Applicazioni speciali idroterapiche - XIII. Reparto idroterapia – 1. Sala d'aspetto nomini - 2. Sala d'aspetto donne - 3. Sala per le applicazioni - 4. Spogliatoi uomini - 5. Spogliatoi donne - 6. Montacarichi biancheria sporca - 7. Servizio - XIV. Reparto ginnastica medica - 8. Sala per le applicazioni - 9. Sala per applicazioni speciali – 10. Spo­gliatoio e servizio - XV. Massaggio uomini XVI. Massaggio donne - XVII. Reparto bagni uomini - 11. Sala d’aspetto - 12. Corridoi di disimpegno - 13. Camerini da bagno - 14. Camerini per bagno di fango - 14. Latrine - 16. Locali di servizio - 17. Montacarichi biancheria pulita - 18. Montacarichi biancheria sporca - 19. Montacarichi per il fango - 20. Montacarichi biancheria sporca fango XVIII. Reparto bagni donne - 21. Sala d’aspetto - 22. Corridoi di disimpegno - 23. Camerini da bagno - 24. Camerini per bagni di fango - 25. Latrine - 26. Locali di servizio - 27. Montacarichi biancheria pulita - 28. Montacarichi biancheria sporca - 29. Montacarichi per il fango - 30. Montacarichi biancheria sporca fango - XIX. Sala di riposo uomini - XX. Sala di riposo donne - XXI Polverizzazioni uomini - 31. Salone - 32. Spogliatoi - 33. Toelette - 34. Locali di servizio - XXII. Polverizzazioni donne - 35. Salone - 36. Spogliatoi - 37. Toeletta - 38. Locali di servizio - XXIII. Scale di servizio - XXIV. Scale d'accesso ai cortili - XXV. Cortili - XXVI. Scale d'accesso pei medici esterni.

 Terme Berzieri - Pianta primo piano - Salsomaggiore Terme

 Fig. 6 - Pianta primo piano

I. Scalone - II Corridoi e sale di disimpegno - III. Ascensore - IV. Inalazioni uomini - 1. Salone - 2. Spogliatoio - 3. Tolette - 4. Servizio - V. Inalazioni donne - 5. Salone - 6. Spogliatoio - 7. Toelette - 8. Servizio - VI. Inalazioni a secco uomini - 9. Sala - 10. Spogliatoio - VII. Inalazioni a secco donne - 11. Sala - 12. Spogliatoio - VII. Ina­lazioni infetti uomini - 13. Camerini - IX. Inalazioni infetti donne - 14. Camerini - X. Docce nasali uomini - 15. Sala - 16. Spogliatoio - XI. Docce nasali donne - 17. Sala - 18. Spogliatoio - XII. Polverizzazioni separate - 19. Camerini - 20. Servizio - XIII. Idroterapia intestinale uomini - 21. Spogliatoio - XIV. Idroterapia intestinale donne - 22. Spogliatoio - XV. Inalazioni bambini - XVI. Medico - XVlI. Reparto elettrotecnico - 23. Medico - 24. Fanghi elettrizzati - 25. Montacarichi per i fanghi - 26. Bagno di luce - 27. Radioterapia - 28. Radiografia - 29. Alta frequenza - 30. Radium - 31. Bagni idroelettrici - 32. Servizio - 33. Latrine - XVIII. Reparto bagni uomini - 34. Sala d’aspetto - 35. Corridoi di disimpegno - 36. Camerini da bagno - 37. Latrine - 38. Locali di servizio - 39. Montacarichi biancheria pulita - 40. Montacarichi biancheria sporca - XIX. Reparto bagni donne - 41. Sale d’aspetto - 42. Corridoi di disimpegno - 43. Camerini da bagno - 44. Latrine - 45. Locali di servizio - 46. Montacarichi biancheria pulita - 47. Montacarichi biancheria sporca - XX. Sala di riposo uomini - XXI. Sala dii riposo donne - XXII. Reparto irrigazioni vaginali - 48. Sala di disimpegno - 49. Camerini - 50. Servizio - XXIII. Scale di servizio - XXIV. Gallerie - XXV. Terrazze - XXXI. Lucernari.

 

Piano superiore. - Il piano superiore dello stabilimento è ancora occupato per tutta l'ala destra da gabinetti per bagni uomini (XVIII-36), in numero di trentadue con sala di aspetto (34), corridoi (35), latrine (37), locali di servizio (38) e montacarichi per biancheria pulita (39) e sporca (40). La stessa disposizione si ha per gabinetti di bagni donne (43), per circa due terzi dell'ala mediana e per tutta l'ala sinistra (XIX). I gabinetti per bagni sono come al piano sottostante, hanno so!o un'altezza alquanto maggiore, risultando questo piano alto m. 4,50. Per il rimanente vi sono applicazioni terapeutiche diverse. Così, sulla testata delle due ali destra e sinistra vi è una sala per parte per idroterapia intestinale uomini e donne, con spogliatoio (XIII e XIV). Nella metà anteriore dell'ala mediana un insieme di locali per la elettroterapia in genere (XVII), con sale di applicazioni dì fanghi elettrizzati (24), di bagno di luce (26), di elettroterapia (27), di radiografia (28), di alta frequenza (29), di radium (30). Nel corpo principale sono, dal lato destro, vari locali per polverizzazioni separate (XII-19); per inalazioni uomini e donne infetti (VIII e IX) e per docce nasali (X e XI). 

 

 Terme Berzieri - Pianta delle soffitte e dei tetti - Salsomaggiore Terme

 Fig. 7· - Pianta delle soffitte e dei tetti.

 

Alla estremità sinistra, vi è una gran sala (XV) per inalazioni dei bambini. Accanto a questa una stanza per un sanitario (XVI). Fra le ali laterali e quella mediana, di contro al corpo principale (IV e V), due grandi saloni (1 e 5) e locali annessi sono destinati alle inalazioni per uomini e per donne. Nelle due costruzioni, a metà delle stesse ali, al disopra dei locali per le polverizzazioni al piano terreno, sono due terrazze (XXV) e due saloni di riposo per i bagnanti uomini e donne (XX e XXI). Le note che caratterizzano anche l'interno del nuovo stabilimento sono la grandiosità e la ricchezza associate all'igiene. I corridoi sono tutti abbondantemente e naturalmente illuminati: i camerini sono di capacità quasi doppia degli attuali; ogni impianto vi è nuovo e praticamente studiato. Le pareti, tanto dei corridoi quanto dei camerini, sono rivestite di ceramiche; come pure di ceramica sono le mattonelle dei pavimenti, essendo la medesima inattaccabile dall'acqua salsoiodica, che vi può eventualmente cadere sopra; gli zoccoli dei saloni di lettura e di riposo sono di marmo di Verona detto nembo.

 

 Terme Berzieri -  Sezione trasversale E F- Salsomaggiore Terme

Fig. 8 - Sezione trasversale E F

 

Le vasche dei bagni e delle latrine sono di fire clay inglesi e vennero fornite dalla ditta Nicholls Brothers: la ditta Richard-Ginori fornì invece i lavabi che sostituiscono i catini dei vecchi stabilimenti. Le sedie dei camerini sono di legno faggio della ditta Paleari di Lissone: quelle di vimini per le sale di lettura e di riposo sono fornite dalla ditta Crenna di Firenze. Come si vede, in quanto si è potuto, venne data la preferenza a ditte italiane: è a sperare che il buon sistema possa essere applicato a tutte le forniture. Per la produzione del calore per tutti i servizi vi sono tre caldaie Tosi, ciascuna di 81 m3 di superficie riscaldata, che lavorano a 13 atmosfere: esse sono già in funzione, servite da uno svelto camino alto 43 metri: sostituiscono l'antico macchinario e producono il vapore per la lavanderia, pel riscaldamento dell'acqua dei bagni, della biancheria, degli ambienti.
Quando gli stabilimenti saranno completi le caldaie verranno accese tutte contemporaneamente e si usufruirà di parte del vapore per azionare delle motrici di circa 200 HP di forza, che comanderanno degli alternatori per la produzione di forza elettrica occorrente ai vari servizi.
Servirà pure il suddetto vapore per l'estrazione, dall'acqua salsoiodica, del cloruro di sodio e dell'acqua madre, mediante il sistema della concentrazione nel vuoto, in sostituzione di quello esistente, vecchio e d ispendioso, delle padelle di evaporazione per mezzo di fornelli a vapore. Il servizio di lavanderia dei due stabilimenti verrà concentrato in un unico impianto ora in progetto e che importerà una spesa di seicento mila lire. Il costo dello stabilimento non sarà inferiore ai tre milioni, somma certamente rilevante, ma che ad un 'azienda che, per la sua serietà e pei vantaggi che può apportare alla salute pubblica e individuale, meritava di essere riscattata dal Governo e messo all'altezza dei migliori stabilimenti dello estero.
Compito della gestione di Stato dei R. R. Stabilimenti Balneari è ora di sviluppare tutti quei sistemi che la moderna propaganda ha escogitato per rendere più note agli stessi italiani le ricchezze che possiedono in casa propria e per farle apprezzare all'estero; donde può essere richiamata una larga colonia da quelle nazioni che, come l'Inghilterra e la Russia, ad esempio, sono pressochè prive di acque dotate delle virtù terapeutiche di quelle di Salsomaggiore.

Prof. F. ABBA.

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