2 ottobre 1895 - Della disinfezione degli Stabilimenti Balneari ed in ispecie di quelli di Salsomaggiore - SanatorioAnno 1895 - Della disinfezione degli Stabilimenti Balneari ed in ispecie di quelli di Salsomaggiore. - Comunicazione presentata al IV Congresso nazionale di idrologia e climatologia in Venezia dal Dottor Baistrocchi, libero docente di Anatomia patologica nella R. Università di Parma. Estratto dal Periodico mensile l’Idrologia e Climatologia.

L’argomento sul quale ho l’onore di riferire è indicato nell’ordine del giorno di questa seduta. Se le nostre riunioni splendidamente inaugurate, hanno discusso temi di pura scienza, è logico ed utile, che si chiudano con un argomento di pratica applicazione delle moderne scoperte scientifiche.

Parlare oggi di disinfezione di Stabilimenti Balneari significa per me aprire la via al legislatore; che vorrà riparare ad un inconveniente, alla mancanza cioè della polizia sanitaria di questi Stabilimenti che, a parer mio, dovrebbero essere considerati ospedali idroterapici ed invece sono creduti dai più luoghi di passatempi estivi. L’igiene, meta e conforto d’ogni progresso medico moderno, reclama giustizia: voglio dire con ciò che la disinfezione di questi Stabilimenti è reclamata dall’igiene della pelle, uno dei più importanti organi del corpo umano, che il bagnante lascia in balia delle acque, le quali, se sono salutari, possono essere eziandio veicolo diretto od indiretto di contagio. Ed infatti, quando si pensi ai pericoli, che la patologia della pelle addita all’infermo ed al medico sotto forma di parassiti, animali e vegetali e di virus noti ed ignoti; quando si rifletta, che per tutela di altri organi del corpo umano, ad esempio, del tubo gastro-intestinale, si sono create le officine chimiche municipali ed i laboratori di bacteriologia per lo studio e l’esame delle acque potabili e delle sostanze alimentari, fa meraviglia, che la pelle siasi dimenticata dagli igienisti quasi bastasse presso i popoli civili la protezione degli indumenti. Tutti lamentano e temono le lenzuola ed i bicchieri degli alberghi. Non v’ ha chi non paventa la spazzola, il pettine, il rasoio del barbiere, la vasca e la spugna del bagno, le pubbliche latrine.
Chi non conosce collegi, orfanotrofi, carceri, ospedali, nelle cui sale chirurgiche regna la più scrupolosa disinfezione, ma dove la vasca del bagno è fatta di legno, la cui nettezza è affidata ad una spugna secolare o ad una scopa immonda, dove la stessa biancheria da bagno serve a più di un individuo? Ma soffermiamoci agli Stabilimenti pubblici di bagni e ritenendo come indiscutibile l'urgenza di fare qualche cosa per l’igiene del bagnante, promoviamo una legge di polizia sanitaria, che sia più utile delle leggi del 14 luglio 1856 e 28 gennaio 1860 della Francia, colle quali si imponeva un’ispezione medica obbligatoria per tutti quelli Stabilimenti, il cui prodotto annuo eccedesse le 1500 lire, quasi che l’utilità dell'igiene fosse in ragione diretta del numero dei bagnanti o dei guadagni del proprietario. Intendo con ciò dire che non si deve cominciare come hanno gli altri paesi incominciato ma esordire con leggi adatte ai tempi. Per tenere un metodo nell’esposizione delle proposte o dei provvedimenti, che io credo necessari, dividerò gli Stabilimenti
Balneari in tre grandi classi. La prima comprende quelli in cui vi sono più o meno grandi serbatoi d’acqua, come piscine, vasche di natazione o che sorgono sulla riva dei fiumi, dei laghi o del mare.
La seconda comprende quegli Stabilimenti, nei quali i bagni siano semplici o medicati, si fanno in vasche. La terza racchiude quelli, in cui altre cure si prestano come doccie, fanghi, massaggio, elettroterapia o dove vi si bevono le acque minerali o vi si fanno inalazioni. Con questa divisione mi è lecito distinguere le regole o le norme della disinfezione in generali e speciali, basandole, come già dissi avanti, sull'igiene della pelle non solo, ma degli orifizi che mettono alle cavità naturali del corpo umano o alle cavità di origine patologica accessibili alle acque, ai vapori delle inalazioni, agli strumenti, alle mani degli inservienti.

Norme generali per tutti gli Stabilimenti Balneari.
Ciascun Stabilimento Balneare deve possedere:
1.° Un’irroratrice per disinfezione delle pareti e del pavimento del camerino e delle latrine, costrutto possibilmente in modo da non essere intaccato dal sublimato.
2.° Una stufa sterilizzatrice del tipo Geneste-Herscher per tutte le biancherie da bagno.
3.° Un apparato o congegno per la rapida rinnovazione dell'aria dei camerini.
4.° Dotazione completa del camerino, di sputacchiera, di vaso od orinale, che può servire a raccogliere anche le medicature usate e da disinfettarsi col sublimato, collocati quella a permanenza e questo a richiesta del bagnante, e finalmente di un catino con piccolo serbatoio d'acqua disinfettante, onde il bagnante possa lavarsi le mani avanti d’uscire.
5.° Regolamenti stampati, che insegnano il modo di eseguire le operazioni di disinfezione.
6.° Una sala per medicazioni, onde non imbrattare i camerini ed essere più scrupolose le medicazioni stesse.
7.° Acqua, se trattisi di piscine, facilmente rinnovabile, abbondante e non inquinata da microbi patogeni.


Norme speciali per gli Stabilimenti Balneari con vasche.
Dovranno possedere oltre tutto il materiale di disinfezione reso obbligatorio dalle norme generali:
1.° la cassetta di disinfezione per la vasca. La cassetta si compone di due scompartimenti, in uno dei quali sta il vaso contenente la soluzione disinfettante, dentro cui è immersa una spazzola a manico, di crine; e nell’altro scompartimento i pannolini per asciugare;
2.° acqua dolce da aggiungersi a certi bagni minerali, che garantisca da possibili alterazioni chimiche dell’acqua minerale stessa e sia priva di microbi patogeni.


Norme speciali per gli Stabilimenti Balneari in cui si fanno altre cure.
Gli Stabilimenti nei quali oltre i bagni suddetti si facciano anche bagni turchi, romani, russi od altre cure di inalazioni, di massaggio, di elettroterapia, doccie, fanghi, oppure vi si bevono acque minerali, dovrebbero possedere oltre il materiale reso obbligatorio delle norme generali:
1.° Una irroratrice per disinfettare col sublimato le pareti, il pavimento, le sputacchiere delle sale d’inalazione;
2.° Camerini riservati d’inalazione per separare gl’infermi, di tubercolosi degli organi respiratori;
3.° Apparecchi o congegni per la rapida rinnovazione dell’aria delle sale d’inalazione;
4.° Piccoli serbatoi di liquido disinfettante per le mani del massagista, del docciamolo, del fangarolo;
5 ° Cassetta per disinfezione delle vasche dei bagni idroelettrici dei vari altri elettrodi a mezzo però di acido fenico;
6.° Apparecchi che garantiscono la sterilizzazione dei liquidi, che si usano per doccie speciali o per inalazioni;
7.° Regolamenti che proibiscono l'uso delle irrigazioni vaginali o dei lavaggi in altre cavità naturali o patologiche colle acque del bagno dentro o fuori della vasca, perchè sempre contrarie all’igiene, sarebbero poi fatte con liquidi non sterilizzati, e perchè si correrebbe il pericolo ad esempio per le irrigazioni vaginali che i prodotti di desquamazione, secrezione o corpi estranei della pelle vadino ad inquinare la vagina o i prodotti di questa possano inquinare quella;
8.° Un laboratorio chimico e bacteriologico, in cui si confezioneranno con coscienza i prodotti degli Stabilimenti che vengono messi in commercio, come acque per bibite, per inalazioni od altro, diretto da un tecnico competente.
Questi sono i principali e più sicuri requisiti, che per la disinfezione devono possedere gli Stabilimenti Balneari tutti e che il medico-direttore avrebbe dovuto imporre ai proprietari, se la veste o il nome di medico non ha soltanto, ma la coscienza di sanitario. Catalogo 1896 Geneste-HerscherOra, onorevoli colleghi, sorge spontanea la domanda: è egli facile ottenere tutto ciò dalle Società concessionarie o dai proprietari degli Stabilimenti, ignoranti e tementi i progressi della scienza?
Se io non potessi dire a voi, onorevoli colleghi, che è assai più facile ottenere le innovazioni di quello che a tutta prima possa sembrare, io non avrei scelto questo argomento e non lo avrei chiamato pratico. Io posso assicurare, che negli Stabilimenti Balneari di Salsomaggiore della Società delle R. Saline dal 1° maggio di quest’anno sono state importate le innovazioni seguenti:
a) La cassetta per la disinfezione della vasca;
b) La irroratrice detta Padova costrutta in legno;
c) La stufa Geneste-Herscher di grande modello, il cui ordine di operazioni per la sterilizzazione fu da me invertito è cioè la biancheria lavata, asciugata è per ultimo sterilizzata così da arrivare alla pelle del bagnante senza subire altri contatti;
d) I carri distinti pel trasporto della biancheria disinfettata e di quella da disinfettare;
e) Regolamenti che regolano ed abituano il bagnante ad attenersi alle innovazioni, fra i quali quello che proibisce l’irrigazione vaginale nel bagno;
f) La sterilizzazione dell’aqua potabile da aggiungersi all’acqua madre, che serve per inalazioni;
g) La disinfezione delle vasche per bagni idro-elettrici e di tutti gli altri elettrodi con soluzioni fenicate;
h) Camerini separati di inalazione per infermi sospetti, oppositore essendo io delle grandi sale di inalazione in comune anche col sistema Jiinuingen e Beiselen di Mòdling (Vienna);
i) Un piccolo laboratorio chimico-bacteriologico per la confezione con sterilizzazione dei prodotti da mettersi in commercio.
Stufa Geneste Herscher Onorevoli colleghi, se io ho potuto in pochi mesi ottenere tutto ciò, dare un’impronta moderna alla direzione igienica degli Stabilimenti, se ho speranza di ottenere quello che ancora manca l'anno prossimo, non avevo io ragione di dire a voi che il tema era d’idrologia pratica? Vogliate voi e l'onorevole Presidente di questo Congresso far opera, che gli Stabilimenti Balneari acquistino quella serietà, di cui hanno bisogno; che quell’illustre uomo, che dirige la sanità pubblica del nostro paese, imponga quelle riforme che una Società concessionaria ha fatto per consiglio del più umile cultore dell’idrologia.

2 ottobre 1895. 

Dott. Baistrocchi.

Tratto da: Guida Medica dei bagni e delle inalazioni di Salsomaggiore degli stabilimenti balneari e del Sanatorium Battei 1900

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