18 agosto 1925  - Gazzetta di Parma - Inaugurazione Parco Regina Margherita - Madama Butterfy18 agosto 1925  - Gazzetta di Parma - Inaugurazione Parco Regina Margherita - Madama Butterfy - Giacomo Puccini è stato ieri degnamente commemorate. La sua musica romantica-santimentale ha svolti i suoi ritmi dolcissimi sotto il firmamento sereno, nell'alta pace nottunna, ed è apparsa adorna di una bellezza, più grande di una poesia viva e profonda, dopo la commossa rievocazione della figura del maestro, fatta da Arnaldo Fraccaroli nobilmente, affettuosamente.

Il parco municipale, nel recinto destinato e decorato per la rappresentazione — Ha plaudito alla musica di Madama Butterfly e ai suoi interpreti volendo con gli applausi significare pieno consentimento anche agli organizzatori della magnifica commemorazione. Il melodrumma pucciniano è stato preceduto dalla lettura della adesioni numorosissime fra le quali, quella del Ministro e del sottosegretario di Stato per la P. I. O  Fedele Romano, da un discorso vibrante di italianità artistica del Commissario Prefettizio di Salsomaggore colonnello Stroppa e — come abblamo detto — dall'ovazione di Arnaldo Frascaroli, è dal suono applauditissimo dei motti più belli e più cari inni patriottici diretti dal maestro Gandolfi, alla comparsa del Duca degli Abruzzi, ospite glorioso di Salsomaggiore.
Fra gli intervenuti, rammentiamo: il vice Prefetto di Parma e presidente detla Commissione Reale comm. Lauricella, il cav. uff. Amati, il vice Prefetto dì Borgo S. Donnino comm. Corlnaldi, il generale Galati, il comandante del Presidio militare colonnello Guidi, ed altri, L'on. Gabbi, impossibilitato ad intervemire, era rappresentato— insieme con l'illustre maestro Zuelli direttore del nostro Conservatorio di musica — dal comma. Edmondo Corradi. L’interpretazione Madama Butterfy, ha avuto in Ersilia Cervi-Caroli una protagonista semplicemente deliziosa. L'artista gentile ha animato di squisita delicatezza, di un palpito vivo e profondo di umanità la sua parte. La dolce e tragica passione della piccola giapponese perdutamente, profondamente innamorata, ha avuto, nel canto di Ersilia Cervi-Caroli, accenti lirici mirabili, chiare sicure, evidenze di espressione. La voce bellissima ha, Ersilia, Cervi-Caroli, educata alle migliori discipline del bel canto italiano che rivela meravigliosamente le sue virtù incomparabili, negli accenti appassionatamente tragici, nella accorata tenerezza di un rimpianto d'amore, nella breve, drammatica espressione di un proposito d'amore e di morte. Il pubblico ha fatto ad Ersilia Carvi-Caroli festosissime accoglionze.
Carlo Broccardi con Pinkerton. Il giovane tenore ta suputo e voluto conferire caratteri lirici alla parte, veramente superficiale e scarsa di commozione artistica ed umana. Egli ha cantato con sentimento e sfoggio di bellissimi acuti, il magnifico duetto d'amore del primo atto l'unica pagina dello spartito che permetta all'artista di rilevare le sue vitù canore ed interpretative — e, anche tutti i recitativi, ingratissimi, a dire il vero, anche quando tentino di apparire melodici è non sono, invece, che decrepiti. Anche il Brocciardi è stato giustamente applauditissimo. Le altre figure del melodramma pucciniano scarseggiano di risorse per gli artisti. Il baritono Luigi Borgonovo ha, però, nelle sua parte di «Shapless», saputo farsi degnamente apprezzare. Una voce robusta educata ed un'ottima scuola, un delicato ed insieme sicuro fraseggiare, una lodevole disinvoltura scenica, fanno di lui un interprete degno di ogni lode, e  fanno nascere in ognuno il desiderio di udirlo in altra opere che gli consenta di manifestare più degnamente la sua riconosciuta, intelligenza d'artista e di canto.
Hanno validamente contribuito all'ottima riuscita dello spettacolo commemorativo Gaetano Pini-Corsi (Goro), Luisa Cecchetti (Susuki), Tonquato (Bonzo) e tutti gli altri. Al maestro Gino Gandofi, animatore della commemorazione pucciniana va ora la più schietta, sincera commossa manifestazione del nostro consenso, non meno caloroso, non meno convinto del consenso popolare. Gino Gandolfi ha interpretato, da grande artista, lo spartito pucciniano. Ogni intenzione d'arte, anche recondita del maestro, ha avuto nella sua concertazione, chiaro sicuro risalto: — ogni delicatezza, ogni sfumatura orchestrale sono state colte e rese, con nobile magistero d'arte. Il pubblico ha voluto manifestare al valorosissimo Maestro il proprio consentimento onorandolo, numerosissime volte, al proscenio, fra applausi e approvazioni. Ottimi i cori illustri del bravo maestro Luigì Cecchetti — pittoresco di perfetto buon gusto, allestimento scenico, dovuto alle cure del prof. Attillo Invernizzi.
Una seria, dunque, magnifica che si ripeterà, come stato annunziato, la sera del 30, del 31 agosto, del 1 settembre: con gli stessi interpreti, nel bellissimo Parco municipale, trasformato in omaggio alla memonia di Giacomo Puccini, nella visione luminosa di una leggenda.

Parco Mazzini

Tratto da: Gazzetta di Parma del 18 agosto 1925  "archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

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