CAPO VIII
Istituto di pubblica beneficenza.
Un Monte di pietà e frumentario onora e solleva questa piccola borgata per i suoi filantropici effetti che adduce ai bisognosi del paese. Un umile prete D. Arcangelo Capelli guidato da uno spirito raro di umanità, istituiva nel 1772-73-75 con atti rogati dal notajo piacentino G. B. Granelli allora abitante a Scipione, un monte chiamato de' pegni, sborsando alcuni capitali al fine di sovvenire i bisognosi mediante un pegno, coll'onere di pagare alla fine dell'anno un soldo per ogni lira vecchia di Parma prestata.
Negli anni 1777-79 susseguenti, a rogito dello Stesso notajo, s'istituì pure il monte frumentario col quale si somministra frumento, fava, e melica coll' obbligo della restituzione alla fine dell'anno, pagando un coppello e mezzo ogni stajo e mediante una sicurtà. Di questa provvida istituzione il paese risentì spesso i benefici influssi specialmente nelle annate critiche di scarsezza di raccolto o di sospensione di lavoro; e il povero prete Don Capelli veniva benedetto dai pochi che il conoscono per il benemerito fondatore di quella pia opera. Dico dai pochi, perchè nel Comune non si curò fino ad ora di onorarne la memoria o con un monumento o con una semplice lapida che insegnasse a' suoi abitanti l'autore di quella provvidenza. L'Istituto è retto da sei amministratori, da un Tesoriere, presieduti dal Podestà, ed havvi un portiere pensionato. Quattro mila staja di grano in giro formano il movimento del grano sovvenuto annualmente. Il Sacerdote Don Capelli morì decrepito nel 1785 inosservato e tranquillo.
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