27 Marzo 1932 – Voce di S. Antonio -  Parrocchia di S. Antonio - Salsomaggiore Terme - Buona Pasqua!La gioconda festa cristiana cara al nostro cuore non meno del Natale, è giunta ad allietarci colle sue gioie ineffabili e celesti. Gesù Cristo, il Dio incarnato per la nostra eterna salvezza, sacrificato colla morte in croce, sepolto nel cuore di una rupe, risorge a vita, gloriosa, esce dall'oscuro carcere della tomba e vola alla Madre Sua, ai cari Apostoli a portare la cara novella; Egli è risorto!

Severino Bellotti - Chiesa di S. Antonio in Salsomaggiore - Morte di S. AntonioNel cuore di ogni cristiano oggi si ripercuote un grido: Sorgi tu pure a vita novella; risorgi dal carcere in cui t’ha chiuso il peccato, risorgi dalla morte che il peccato ha dato all’anima tua, risorgi dalle tue miserie con una sincera confessione, con una Santa Pasqua! Sono tante ancora le famiglie in cui questo dolce invito trova un eco di simile e buona corrispondenza. Genitori e figliuoli, tutti insieme, ai piedi degli altari, compiono il loro sacro dovere e in casa celebrano colla più dolce letizia la Pasqua cristiana! Ma troppe ancora ve ne sono che questo invito non ascoltano più... o forse l’hanno ascoltato i bambini, forse la moglie e le sorelle... ma il padre, i giovani sono là duri, sordi, fissi in un rifiuto che è, diciamolo pure, la rivelazione di tutta la loro miseria morale. Buona Pasqua ai primi, ai fortunati che hanno aperto il cuore alle dolcezze della grazia divina, e buona Pasqua anche agli altri, ai poveri infelici che non le hanno ancora gustate, perchè le hanno disprezzate sempre. Il Cuore misericordiosissimo di Gesù parli in questi giorni più amorosamente alle anime loro ribelli, e il suo dolce invito: Venite a me tutti voi, che siete affaticati e stanchi, che io vi ristorerò, li conduca, li trascini alla sita santa dimora, dove nella sovrabbondanza di quella luce che illumina, e di quella grazia che infiamma ritroveranno felicemente la via perduta e rivivranno la vita vera che ridona la pace al cuore e ci assicura il possesso dell’Eterno Bene. Buona Pasqua!

Il vostro Parroco.

 

Precetto Pasquale


La Chiesa ha le seguenti disposizioni relative al precetto della Santa Pasqua:

1° Ogni cristiano, sia uomo o donna, quando è arrivato agli anni della discrezione, cioè all’uso della ragione, deve una volta all’anno almeno a Pasqua, ricevere il Sacramento dell’Eucaristia.

2° Si devono persuadere i fedeli a fare la Comunione pasquale, ciascuno nella propria parrocchia, o quando avessero fatto la Pasqua in altra Parrocchia, a fare avvertito il proprio Parroco, che essi hanno soddisfatto al precetto.

3° Se uno, nel tempo di Pasqua, per una ragione qualsivoglia, non ha ricevuto la Santa Comunione gli rimane però sempre l’obbligo di comunicarsi.

4° L’obbligazione del precetto del ricevere la Comunione, che grava gli impuberi, cade anche e principalmente sopra quelli che devono aver cura di essi, cioè sopra i genitori, i tutori, il Confessore, gli istitutori, il Parroco.

5° Chi si comunica sacrilegamente non soddisfa al precetto di ricevere la Comunione.

 

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