Gazzettino balneareSalsomaggiore - Gazzettino balneare - 27 giugno 1931 - Cronaca di Salsomaggiore  - I giardini -  Il verde, la cui bellezza in ogni tem­po i poeti hanno cantato ed i pittori hanno fissato sulla tela, è la cornice naturale nella quale deve essere in­quadrata la stazione di cura d’acque, se si vuol rendere il suo soggiorno piacevole e, specialmente, desiderato. Verde, molto verde, intenso verde, che dia la sensazione della campagna a portata di mano, in modo che ognu­no possa considerarsi come in villeg­giatura.

 

Gazzettino balneare - 27 giugno 1931  - pubblicitàGazzettino balneare - 27 giugno 1931  - pubblicitàSalsomaggiore non manca di verde, ne ha nel ridente e spazioso parco Regina Margherita, che ogni anno di­venta sempre più bello ed ombroso, ne ha nei viali, ne ha nei giardini, ne ha nei pittoreschi dintorni. Ma esso non è mai troppo e giustamente il po­destà, avv. Mantovani, ha pensato di venire in possesso dell’area che si trova in principio di via Milano, tra gli alberghi Regina, Villa Fiorita e Villa Ombrosa. Quest’area della superficie di metri quadrati 2625 fu acquistata verso la fine dello scorso anno, mediante permuta con un fabbricato di proprietà comunale e l’aggiunta di una cifra relativamente lieve. Questo primo atto del Podestà, che costituisce un buon affare da per se stesso, venne già giudicato con favore dall’opinione pubblica ed anzi molto lodato. Ma a parte la questione finanziaria, sulla quale, in considerazione dei benefici futuri un pubblico amministratore non può sempre soffermarsi, va data lode all’avv. Mantovani per aver si­stemata una vasta zona centralissima che certo non era di decoro alla Stazione Termale. Ora. dove prima era terreno brullo con qualche pianta di acacia allo stato selvatico, sorge un grazioso giardino con vialetti, prati sempre verdi e pian­te d’alto fusto, che è già bello a ve­dersi, ma che sarà migliore negli an­ni venturi quando la cultura si sarà consolidata e gli alberi avranno messe. radici profonde. In fatto di velocità nelle costruzio­ni Salsomaggiore sta indubbiamente all'avanguardia (noi tutti rammentia­mo i tre mesi, o poco più, impiegati per il Poggio Diana) poiché queste giardino è sorto, in circa trenta gior­ni, occorsi per lavori di scavo e tra­sporto di terra, trasporto e piantagione di alberi, impianto di acquedotto per l’innaffiamento, prolungamento di tronchi della fognatura stradale per lo smaltimento delle acque piovane, sistemazione di vialetti, seminagione di erbe nei prati. Dopo poco, la primavera, fece il resto ed ecco il principio di via Mi­lano, che è una delle principali arterie cittadine col suo verde riposante nei giorni assolati e, fra qualche anno, con la sua discreta ombra prodotta dagli alberi razionalmente disposti. Vi mancano alcuni sedili, che nelle sere calde sarebbero comodi per pren­dere un po’ di fresco, ma a questo siamo certi, sarà provveduto tempe­stivamente allorquando le piante si saranno sviluppate di più.

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