In linea - Foglio d'ordini del fascio di Salsomaggiore - 20 maggio 1942 - XX - La giornata della tecnica - Domenica 10 corrente presso la Regia Scuola di Avviamento Professionale Commerciale « Enrico Toti » è stata celebrata la IIIa Giornata della Tecnica.
Questa manifestazione, nazionale voluta dal Duce ed affidata per la sua organizzazione al Ministero dell’Educazione Nazionale, è giunta quest’anno alla sua IIIa edizione. L’importanza della manifestazione stessa, che è inserita nel Calendario delle Celebrazioni annuali del Regime, con la partecipazione materiale ed ideale di Scuole. Istituti, Enti, studiosi, è sottolineata dalla considerazione, quanto mai opportuna, della importanza della tecnica come metodo e come criterio di organizzazione della vita nazionale. Tecnica vuol dire approfondimento di cognizioni, sapiente applicazione della scienza sui ritrovati della vita, dominio dell’uomo sulla forza bruta della materia: vuol dire progresso e perfezionamento della civiltà. Non si potrebbero attuare le conquiste dello spirito senza la tecnica: il grado di efficienza di una Nazione, la sua prosperità la sua stessa esistenza sono intimamente connesse con i problemi di una tecnica sempre più progredita e vasta nelle sue applicazioni. L’attuale momento storico ha rivelato tutte le possibilità della tecnica: non si potrebbe parlare e trattare di efficienza bellica senza le risorse inesauribili della Tecnica. Nella gerarchia delle Nazioni, il criterio fondamentale è rappresentato dalla tecnica, che è l’espressione più completa della organizzazione e della produzione. In questo settore la scuola di ogni ordine e grado è chiamata a dare un contributo di vitale importanza. Mal si saprebbe concepire una tecnica, avulsa da un metodo di ricerca, d’indagine e di lavoro: da una organizzazione razionale volta a fini specifici, concepita in senso astratto. Nè si potrebbe parlare di una tecnica senza i tecnici, i quali trovano il loro primo avvicinamento ad un lavoro non causale, sopratutto nei laboratori, nei Gabinetti, nelle aule, nelle officine della Scuola. Paese, per il momento, relativamente povero di ricchezza nazionale, l’Italia deve trovare il compenso a, questa insufficienza originaria, con le risorse inventive della propria gente, con un metodo sapiente di lavoro produttivo, con lo sfruttamento razionale e raffinato di quello che ora possiede. Giustamente da alcuni anni è stato posto in rilievo questo aspetto fondamentale e necessario della nostra attività, la quale, nell’avvenire, ha avanti a se un campo sterminato ove mostrare la genialità e la forza di lavoro della nostra gente quando, con il termine della Guerra Vittoriosa, avremo compiti d’incalcolabile estensione ed importanza nell’organizzazione del nuovo ordine mondiale. Inserire questo problema nella scuola significa dare alla scuola una più concreta rispondenza alle forme attuali della vita, richiamarla alle proprie dirette finalità che sono l’educazione dell’italiano nuovo. Occorre, pertanto, procedere annualmente ad una specie di consuntivo di quello che]si è realizzato in questo settore e alla formulazione di un programma per l’avvenire. Questo lo scopo della Giornata della Tecnica. L’attento esame di quanto elabora la scuola per formare degli allievi tecnicamente progrediti ed aggiornati, capaci di immettersi, al termine degli studi, immediatamente nel meccanismo produttivo della Nazione, è l’oggetto della celebrazione della Giornata della Tecnica nell’ordine scolastico. Si è visto, così, come sia ormai superato il vieto pregiudizio della scuola avulsa dalla vita e come sia errata la concezione di una scuola insufficiente o impreparata o inidonea a raggiungere immediate finalità produttive: dai nostri laboratori, dalle nostre officine e dalle nostre aule si può passare .immediatamente e proficuamente, portandovi tesori di cognizioni, all’attività vera e propria in senso produttivo, anzi costituisce un utile termine di paragone e di stimolo. E le famiglie hanno .potuto rendersi conto anche, delle infinite possibilità aperte ai propri figli attraverso la frequenza di Scuole e Istituti d’istruzione professionale e tecnica, che rappresentano un utile correttivo a quella concezione astratta dello studio che per molti decenni informò la nostra vita scolastica.
Alla Scuola di Avviamento Professionale
Per la celebrazione locale, all’ingresso e nei corridoi della Scuola di Avviamento Professionale, erano in servizio d’onore Balilla e Piccole Italiane. Alle ore 11 la Direttrice Prof.ssa Maria Campanini, Segretaria del Fascio Femminile, ha ricevuto le Autorità fra le quali ricordiamo il Podestà e il vice Podestà, il vice Segretario del Fascio, il Colonnello Comandante il Battaglione Carri Armati, il Tenente dei Reali Carabinieri, l’Arciprete di S. Vitale, il vice Comandante della G.I.L., la vice Segretaria del Fascio Femminile, la Segretaria delle Massaie Rurali, l’Ispettrice dei reparti femminili della G.I.L., le camerate del Direttorio del Fascio Femminile, il Presidente dell’Associazione Famiglie dei Caduti in guerra, ed altri, che sono stati guidati nella visita alle varie aule dove erano appropriatamente allestite le mostre dei lavori eseguiti dagli alunni e dove questi in divisa di Avanguardisti, Balilla e Piccole Italiane, davano dimostrazione pratica delle loro attitudini. Le Autorità hanno iniziata la loro rassegna dalla mostra di falegnameria dove, istruiti dal camerata Vincenzo Montanari, i ragazzi della Scuola di Avviamento hanno presentato una culla, oggetti di ornamento per la casa, e in miniatura una camera da, letto e una casetta di campagna. E’ seguita la visita alla mostra di taglio, cucito, confezioni, dove le allieve sotto l’abile guida della Sig.na Luisa Morini hanno confezionato pantaloni coloniali destinati ai soldati e divise sportive per la G.I.L. femminile, dando inoltre saggio di preparazione con buon gusto e praticità, di modelli in carta per abiti da donna, applicandosi inoltre attorno alle macchine da cucire e ai ferri da stiro. Nella mostra dell’elettrotecnica gli allievi, diretti dal camerata Bruno Veneziani, hanno oltre alla parte teorica presentato nella parte pratica, impianti elettrici e un apparecchio radio perfettamente funzionante. Al piano superiore delle Scuole erano disposte altre quattro mostre. In quella di rilegatura erano esposti libri rilegati, cartelle da disegno, portadenaro, albums, sottomano e quadretti montati alla veneziana abilmente eseguiti sotto la direzione della insegnante Bruna De Maldè. Nella mostra dei lavori femminili si sono ammirati cuscini, centri, ed altri lavori in ricamo eseguiti sotto la guida di Suor Corradina delle Figlie di S. Anna. Sono pure esposti calzettoni e guanti in lana per i soldati. Nella mostra della ceramica e pirografia le allieve dirette dall’insegnante Sig.na Andreina Costa hanno presentato con fine buon gusto mattonelle decorate, disegni a colori, albums di disegno geometrico, scatole pirografate e una allegoria del lavoro con il motto « Questa è la guerra che noi preferiamo ». La rassegna termina con la visita all’ufficio di contabilità alberghiera, di nuova istituzione, che costituisce un .corso regolare del programma di ragioneria della Scuola di Avviamento. In questa mostra gli allievi e le allieve che hanno per insegnanti la Dott.ssa Elsa Dallari e la Sig.ra Gemma Fino, hanno presentato quanto serviva a dimostrare la loro conoscenza nella tecnica alberghiera, corrispondenza, contabilità, ecc. Al termine della visita le Autorità si sono complimentate con la Prof. Campanini e con gli .insegnanti per la riuscita della mostra della tecnica che ha avuto quest’anno carattere economico e familiare e che si è dimostrala pratica ed interessante malgrado tutte le difficoltà del tempo di guerra. Anche nel pomeriggio la mostra è stata visitata da un pubblico numeroso di cittadini ed ospiti della colonia balneare. Tratto da http://www.internetculturale.it
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