In linea - Foglio d'ordini del fascio di Salsomaggiore - 15 agosto 1942 - XX E. F. - Centenario della nascita delle Terme di Tabiano - I centennari si susseguono e questa è la volta di Tabiano, la ridente conca cinta di ubertosi colli, dai vigneti famosi per il loro nettare delizioso, che ha compiuto il mese scorso il centenario della sua nascita a grande stazione Termale.
Fu proprio nel Luglio 1842 che Tabiano iniziava la sua stagione nell’edificio dei bagni costruito per munificenza dell’Archiduchessa Maria Luigia di Parma, vedova del grande Napoleone. Grandioso stabilimento allora, che apriva al pubblico sei camerini! e par oggi quasi impossibile che la tariffa del bagno, tutto compreso, fosse appena di L. 1,20! « Belli tiempi passati, che mai chiù ritornate! » come dice la famosa canzone napolitana. Le virtù terapeutiche delle acque di Tabiano sembra fossero note fin dal XVI secolo, e citazioni dicono di malati di pelle, di bronchi, che guarivano prodigiosamente bagnandosi nelle sue sorgenti che vennero intorno al 1838 rudimentalmente convogliate in un impianto per bagni che servì al pubblico fin quasi al 1839 allorché, l’allora Parroco di Tabiano, Don Jacopo Calestani, intuendo il grande avvenire del paese ed il beneficio che l’umanità sofferente avrebbe tratto dalle miracolose acque, con tenacia e fede profonda si adoprò per interessare alla cosa l’Arciduchessa Maria Luigia che acquistava le fonti e faceva costruire il citato stabilimento, che Lei stessa inaugurava nel 1842, inaugurando contemporaneamente il bel tronco di strada carozzabile, da Lei fatto costruire, che unisce Fidenza a Tabiano. Ancor oggi nel grandioso stabilimento dei bagni ora esistente, si può vedere la grande vasca di marmo nella quale la regale imperiale Signora si tuffava per guarire di una molesta malattia di pelle che deturpava la sua bionda bellezza di austriaca. Grandi solennità e grande sfarzo in quel lontano luglio per Tabiano, che può dire di avere io quel giorno la sua fama che giù, giù nel tempo, sotto l’egida di insigni idrologi, è giunta all’odierna rinomanza. Dalla prima bagnante di fama, Maria Luigia di Parma, Tabiano ha visto susseguirsi nomi gloriosi dell’arte, della politica come Verdi, Tamagno, Gabriele d’Annunzio, la Duse, Cavallotti, Rattazzi ed ogni anno una schiera di artisti del nostro teatro contemporaneo trova nelle acque di Tabiano ristoro alle ugole affaticate. E per Tabiano ad mejora semper!
Gemma Leone Marchinetti
Fonte:www.internetculturale.it
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