Il don Chisciotte di SalsomaggioreIl don Chisciotte di Salsomaggiore -  Giornale balneare pupazzettato - Giovedì 11 settembre 1902 - Solenne commemorazione di Edoardo Porro - Siamo certi che riusciranno graditissimi ai nostri lettori questi brevi cenni del senatore prof. Edoardo Porro, l’eminente scienziato che nell’animo eletto seppe congiungere i due più grandi ideali: la patria e l’umanità, e del quale si commemora oggi solen­nemente la memoria.

Giovedì 11 settembre 1902 - Solenne commemorazione di Edoardo PorroIl prof. Edoardo Porro, nacque nell’anno 1842, a Padova, dove si trovava temporaneamente la sua fa­miglia. Fece gli studi classici a Milano e fu laureato in medicina e chirurgia nell’anno 1866 all’Università di Pavia. Si era iniziata allora la guerra con l’Austria, e le camicie rosse facevano di nuovo accorrere un fre­mito per tutta la penisola; la meravigliosa epopea garibaldina torna ad irradiare l’Italia ed il prof. Porro pieno di nobili e forti entusiasmi, corre là, tra co­loro che seguono il generale. Si batte nelle campa­gne per la liberazione del Veneto e nel seguente anno è unito ai valorosi di Mentana. La gloriosa impresa ebbe un esito sfortunato ed egli non posa la spada che per darsi intieramente ad altri non meno nobili ideali: la scienza, l’umanità. Nel 1868 lo troviamo in Milano che si dedica con tutta lena all’esercizio della sua professione di medico. Ben presto i suoi meriti non comuni gli aprono la via. Ascritto fra i medici assistenti dell’Ospedale Civico, si dà a coltivare con predilezione « l’arte dei parti » e nel dicembre 1868 entra quale medico se­condo assistente nel personale addetto alla R. Scuola di Ostetricia dell’Ospizio Provinciale di Santa Cate­rina. Nell’agosto 1870 è nominato primo assistente, e nel marzo del 1871 è incaricato della Direzione di detto Ospizio, che tiene fino al 31 ottobre del 1872. Col successivo novembre comincia a funzionare quale consulente ostetrico dell’Opera Pia di Santa Corona, che inizia la sua vita precisamente con la nomina di lui. Nell’anno 1875 vince il concorso per il posto di Professore ordinario della cattedra di Ostetricia nella R. Università di Pavia, e da questa, dietro sua domanda, ritorna nel novembre 1882 quale Profes­sore Direttore nella Regia Scuola Ostetrica di Milano. Il prof. Edoardo Porro, all’ingegno vivo e pronto di cui lo dotò natura, seppe sempre unire un’infles­sibile costanza nello studio e nel lavoro pratico; co­stanza che tanto poté unita a quella sicurezza che proveniva dal sentirsi intellettualmente forte. Egli non solo nell’esercizio della sua professione superò di non poco la numerosi falange dei suoi colleghi, ma la sua attività scientifica nel campo medico igienico, in quello medico legale ed in quello ostetrico gine­cologico, a cui si dedicò con preferenza, e diede ri­sultati splendidi. Tra le numerosissime sue beneme­renze scientifiche basterà accennare a sua gloria, come il frutto delle lunghe investigazioni diede il modo di poter strappare a certa morte nel parto quelle non poche disgraziate, che per la deformità loro avreb­bero dovuto fatalmente rinunziare alla maternità. Ma il Porro nell’esercizio della sua professione non portò solo una rara competenza ed una larga pratica, ma ancora un elevato e nobile sentire, un vero spi­rito filantropico. Il suo cuore generoso, disinteres­sato e facile all’emozione non si limitava a venire in aiuto degli infermi col più largo sussidio, ma solle­vava la triste condizione economica di qualcuna delle sue operate, rialzava amorevolmente lo spirito af­franto dll’inferma, che comprendeva bene di non poter saltare, ed asciugava le lagrime e leniva le sciagure.
A questo nobile animo che prestava con slancio l’opera sua ovunque vi fosse un grande ideale da seguire ed un debole da soccorrere, non potevano mancare le onoranze per i suoi meriti scientifici e l’amore e la stima per le nobili qualità morali. Le più importanti società ed accademie scientifiche del­l’Italia e dell’estero, fecero a gara per onorarlo; nel­l’anno 1891 ebbe un seggio al Senato del quale era uno dei più giovani membri; le menti più colte si ascrissero a fortuna di essergli amico; i più grandi ostetrici ne applicarono con entusiasmo le innova­zioni. Tutti, poi indistintamente lo amarono! E quest’uomo così ricco di doti di mente e di cuore, quest’uomo che lasciava intorno e dietro di sì un profumo così geniale di affetto e di ricono­scenza doveva improvvisamente esserci tolto ! Edoardo Porro la notte dal 17 al 18 corrente si spense a Milano di nefrite, quasi improvvisamente piantando nel lutto non la sua famiglia soltanto, non soltanto quanti ei conobbe e quanti beneficò, ma l’Italia intiera e la scienza stessa.
Di lui non si potrebbe mai dire abbastanza e de­gnamente: valga per tutti i giudizii che di lui fu­rono dati quello della Patria di Roma che così de­linea l’uomo e le opere sue :
« L’uomo che s’è spento oggi, a Milano, a ses­santanni, era un’illustrazione della scienza medica.
Il senatore Edoardo Porro « faceva testo » in fatto di ostetricia. Aveva raggiunto gli alti culmini della gloria. La sua parola era invocata, rassicuratrice e confortatrice nei casi più difficili.
Ed egli era buono e modesto, quanto valoroso. Essendo un principe della scienza egli non disde­gnava di discendere dal suo trono a qualunque chia­mata, chiunque avesse fatto appello alla sua opera era sicuro di non essere respinto. Come tutti i veramente grandi scienziati, egli non si chiudeva nell’Olimpo della sua gloria — ma era accessibile a tutti. Quante lagrime di riconoscenza si verseranno oggi per la memoria di Edoardo Porro! e quante bene­dizioni della gente, cui egli ha lenito il dolore, con­fortata la vita, ridata la gioia accompagneranno il fe­retro di lui! La sua perdita lascia un vero vuoto nelle file dei clinici e degli operatori italiani; e lascia sopratutto un solco incolmabile di dolore in quanti lo conob­bero e ne provarono la infinita bontà e la grande filantropia ».
Monumento Porro
Tratto da
http://www.internetculturale.it

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