1896 - Baistrocchi - esportazione acquaStimatissimi signori della Società G. Dalla Rosa: 

Coll’inviarmi i giornali di Milano che parlano in questi ultimi giorni della quistione della esportazione delle acque salsoiodiche di Salsomaggiore a quella città, e col mandarmi l’opuscolo testé pubblicato per il Dottor Zuffi, direttore dello Stabilimento Terme di Milano, hanno chiesto il mio parere in proposito. Ringrazio loro innanzi tutto ed espongo quanto sento e penso sull' argomento. Se la mia qualità di Direttore di uno degli Stabilimenti della Società che pur avendone il diritto conferitole dalla Concessione governativa non vende pel momento le sue acque di sorgente a Milano, potesse far credere a chi non mi conosce, che io parli per influenza di interessi personali, i signori Concessionari, i colleghi, e gli amici, che conoscono la mia onestà di medico e di cittadino sapranno apprezzare le mie convinzioni e le conclusioni, che forse non saranno quelle dei Concessionari stessi. Dalla lettura di quei giornali e di quell’opuscolo si comprende che da due anni nella città di Milano sonosi introdotte le acque di Salsomaggiore e che in un Stabilimento Balneare chiamato « Terme » si fanno bagni con tali acque al prezzo di 5 o 6 lire. Dall’opuscoletto poi del medico di quelle Terme si giunge a sapere molte cose che amo riassumere nei seguenti termini.

L’ opuscolo che ha l'aria di una relazione medica sotto il titolo di risultati curativi dice :
1°) che le acque di Salsomaggiore arrivate per ferrovia a Milano dopo ripetute analisi chimiche non si sono trovate mai alterate;
2°) che i risultati terapeutici ottenuti sopra 250 individui residenti in Milano sono ottimi ed identici a quelli che si ottengono alla sede naturale delle acque in Salsomaggiore:
3°) che l'aria del colle di Salsomaggiore, non essendo carica di sali, come è l'aria del mare non può nè deve coadiuvare la cura ;
4°) che gli ammalati cui sono indicati tal genere di bagni non hanno bisogno di abbandonare gli affari, o di distrazioni;
5°) che sono solamente i nervosi, che devono andare agli Stabilimenti idroterapici di montagna, poiché in essi il mutamento del clima, l'allontanamento dalla città e dalle abitudini della vita cittadina, il riposo intellettuale, le passeggiate, le distrazioni ecc. sono coefficienti della cura;
6°) che le cure salso iodiche non hanno bisogno di quei coadiuvanti, perchè esse sono dirette a risolvere essudati infiammatori, a combattere infarti glandulari, forme morbose, in cui per nulla entra l'elemento nervoso;
7°) che l’esito dipende esclusivamente dall’assorbimento cutaneo dei sali fissi sciolti nelle acque;
8°) che non è vero che le Terme di Milano abbiano danneggiato il paese di Salsomaggiore, perchè gl’invidui curati erano tali da non potere abbandonare Milano;
9°) che facendo a Milano la cura si ha il vantaggio di non abbandonare la famiglia, i comodi della propria abitazione, di non lasciare l'assistenza del medico curante, e si ha la comodità di potere andare in carrozza dalla propria abitazione alle Terme;
10°) che se per avventura gli ammalati amassero fare venire direttamente da Salsomaggiore le acque al loro domicilio, pensino che vi sono molte seccature per la spedizione e pe controllo delle Finanze, sciupìo di vasche e di biancheria ed una ingente spesa;
11°) che per ovviare a tutti questi inconvenienti le Terme sono sorte per concedere al modico prezzo di ottanta lire 15 bagni ;
12°) che i ricchi potranno sempre andare a Salsomaggiore, i poveri sperare che gli ospedali o le pie istituzioni provveggano, ma quella classe di cittadini che non sono nè veri poveri, nè ricchi, dovrebbe rinunciare alla cura;
13°) che nella stagione invernale le Terme sono aperte, mentre gli Stabilimenti di Salsomaggiore sono chiusi, impedendo così la Cura a molti infermi;
14°) che sono le Terme di Milano che hanno offerto la occasione a taluno di andare a Salsomaggiore per continuare la cura dopo averla esperimentata nelle Terme, giovando così, non danneggiando agli interessi di quella Borgata.
Dopo tutto ciò l'autore dell’ opuscolo come medico e come cittadino italiano si rammarica che in Italia si antepongono gli interessi di tre o quattro albergatori di Salsomaggiore ai vantaggi di migliaia di ammalati. Egli dice che in nessun altro paese si fa monopolio delle sorgenti minerali, che dappertutto la salute pubblica viene tenuta in considerazione maggiore del privato interesse. A Salsomaggiore si preferisce disperdere l’eccedenza dell’ acqua nel torrente anzi che concederla ad altri. Fa da ultimo appello al Governo, perchè revochi il divieto di esportazione del precedente Ministero e perchè sorgano in tutte le città d’Italia altrettanti Stabilimenti Balneari, dove possano ricevere la cura benefica:
a) gli individui legati alla città da impegni che non possono abbandonare;
b) o che sono impossibilitati a sostenere le spese di viaggio e di permanenza a Salsomaggiore;
c) o che per la gravezza della malattia non possono essere trasportati lungi dalle loro abitazioni.
Questo è il riassunto dell’opuscolo. Per chi non è medico e per coloro, che credono inconfutabili le ragioni, che si diffondono in nome dell’umanitarismo e della scienza possono sembrare argomenti di molto valore. A mio avviso però sono invece assai deboli e zoppicanti. Non mi lascierò commuovere dal sentimento egoistico di giovare alla provincia nativa, ma obbedirò agli impulsi dell'altruismo, che sempre devono guidare il medico nelle discussioni di terapeutica. Non discuterò la asserzione del collega che l’esito ottenuto nelle sue cure sia stato ottimo. Benché non siavi nella sua relazione il conforto delle storie cliniche e della statistica, io credo alla sua parola. Non mi soffermerò a discutere, se le Terme di Milano rappresentino un potente mezzo di réclame per Salsomaggiore, se le Terme compiono sacrifizi per dare ai clienti le acque ormai celebri, se esistano esempi presso altre Nazioni, in cui si possa fare il bagno di una fonte minerale famosa anche negli Stabilimenti di altre città, se a Salsomaggiore si disperdano le acque piuttosto che metterle a vantaggio degli altri. I signori Concessionarii, che spendono molto per l'igiene dei loro Stabilimenti, che regalano ai poveri ogni anno migliaia di bagni, che hanno accettato ogni mia proposta valevole a tutelare la salute dei bagnanti, apprezzeranno l’importanza di tali osservazioni. Risponderò alle altre asserzioni; e volendo riuscire intelligibile a tutti e considerando che la scienza e più specialmente la chimica, la fisiologia, la terapia, la geologia possono produrre un utile contributo per lo scioglimento della quistione aggiungerò ai criteri scientifici gli altri che mi verranno suggeriti dal sentimento dell’umanitarismo e dalle esigenze del commercio.
Guida medica dei bagni e delle inalazioni di Salsomaggiore  - Dott. Baistrocchi - BatteiCriterio chimico — Si compendia in ciò, che vi hanno molti dubbi per stabilire quali dei componenti delle acque di Salsomaggiore sia il più efficace, se il ioduro, il bromuro, o il cloruro o tutti insieme siano utili, se i gaz varii, ossigeno, acido carbonico, gaz delle paludi, azoto, che si trovano disciolti in quelle acque esercitano alcuna influenza perchè sia benefica la cura, se le materie bituminose sospese, e la grande quantità di ossido di ferro che precipita al contatto dell’aria se  l'indispensabile aggiunta di acqua potabile più o meno alcalina possono produrre modificazioni importanti nelle proprietà fisiche del bagno. Ad ogni modo non si può negare che ne| trasporto delle acque in barili le materie bituminose si devono appiccicare alle pareti del recipiente, i gaz devono fuggire, il ferro precipitare. Non è verosimile dunque che dopo l'esportazione le acque non abbiano subito mutamenti nei loro caratteri fisico-chimici. Resta a provarsi se tali mutamenti affievoliscono o meno le proprietà terapeutiche.
Criterio fisiologico — I medici non sanno ancora oggi quali siano le leggi che governano l'assorbimento della pelle ed è creduto anzi che solo i gaz siano facilmente assorbiti e difficilmente i liquidi. Vi ha chi nega e chi ammette ancora certe azioni elettriche, che se si sviluppono certamente saranno più efficaci quando le acque sono recenti. Ad ogni modo non si può asserire in modo assoluto che l'efficacia di questi bagni salso-iodici dipenda esclusivamente dall’ assorbimento cutaneo. Occorrono ben altri esperimenti per eliminare il dubbio che l'assorbimento del iodio non avvenga per la via delle mucose che sono toccate dalle acque del bagno.
Criterio terapeutico — Il credere, come taluni fanno, che coteste cure idroterapiche siano oggi già uscite dalla sfera dell’empirismo, è un volere accertare una cosa non vera. I dubbi sull’assorbimento cutaneo, i dubbi sull’arduo argomento del ricambio materiale impediscono pel momento di concludere, se per le sole virtù della sua composizione chimica il bagno sarà utile. Si esperimentino i bagni artificiali di soluzioni cloro-iodobromiche e si dimostri il loro valore in comparazione di quelli di Salsomaggiore ed allora si potrà rifiutare la cooperazione di altri fattori quali sono il viaggio cui è obbligato l'infermo, il cambiamento del clima, e dell’aria in ispecie, il portarsi al colle o al monte, il togliersi dalla causa del male talvolta riposta nella professione o nel mestiere, l’esercizio regolare del corpo, il levarsi di buon mattino, le distrazioni dello spirito, la sospensione delle abitudini, le speranze di miglioramento alimentate dalla vista dei migliorati e dei guariti, che raccontano la loro pietosa storia.
Sono questi coefficienti che l'autore dell’opuscolo dichiara inutili per quella classe di infermi che abbisognano dei bagni salsoiodici ed utili per quelle altre classi di ammalati, in cui come egli dice, v’ha a che fare il sistema nervoso. Davanti ai dubbi della scienza cotesta di lui sentenza parmi veramente prematura.
Criterio geologico — Egli è il geologo che dovrebbe parlare su tale argomento.  Se però è vero che i geologi, fra i quali lo Stoppani credono che le acque di Salsomaggiore sono il risultato della lisciviazione di una miniera di sal gemma, può sorgere il dubbio che volendo attingere troppo a quelle fonti, la composizione chimica possa variare un giorno e quindi cambiarsi la sua virtù terapeutica. Il rapido abbassamento del livello delle acque profonde potrebbe per ipotesi produrre eziandio scoscendimenti nel soprastante suolo già al presente franoso in molti punti di Salsomaggiore. I geologi ed il Governo studieranno tale quistione animati dal desiderio di promuovere le disposizioni necessarie per la tutela dei bacini idrici.
Criterio commerciale — Se una delle Società Concessionarie di Salsomaggiore che oggi alimenta le Terme di Milano continuerà la vendita, l'altra forte del suo diritto, non risponderà più negativamente agli speculatori delle varie città, ma venderà essa pure. La febbre del guadagno si innalzerà; i depositi aumenteranno. Chi potrà allora garantire le sofisticazioni? E se l’esempio sarà imitato e circoleranno in commercio i varii tipi delle cinquanta e più sorgenti salsoiodiche di Europa, chi garantirà l’infermo dalle possibili frodi?
Criterio umanitario — Date le presenti condizioni della società umana, il sentimento umanitario del medico esige che il povero sia prima di ogni altro individuo fornito dei mezzi di cura. Davanti a questo problema per essere pratici domando: sono le acque di Salsomaggiore che devono andare agli infermi poveri o gli infermi poveri che devono venire alle sorgenti? Se la questione fu risolta per le cure del mare colla istituzione degli ospizi marini, sarà risolta questo stesso anno per le cure salso-iodiche coll’erezione di un Sanatorium. In questo intendimento l’umanitarismo troverà l’applicazione pratica nella stessa sede delle sorgenti. Basterà l’unione delle forze della beneficenza delle varie città per produrre ottimi risultati. E Milano non sarà seconda nella nobile gara ed invierà i suoi infermi. Allora avverrà, come dice, l’opuscolo sullodato, che non solo i ricchi andranno sempre a Salsomaggiore ma anche i poveri. Non rimaranno a casa che i gravi, che possono andare in carrozza dalla loro casa alle Terme; quelli che sono impegnati per ragioni di ufficio e quelli che nè ricchi nè poveri non possono nondimeno sostenere le spese di viaggio e di permanenza a Salsomaggiore. Io non credo, come teme l'autore dell’opuscolo, che non siavi rimedio anche per queste tre classi di ammalati. Basterà per gli obbligati all’ufficio un po’ più di generosità da parte dei superiori, per quelli nè ricchi nè poveri le facilitazioni dei prezzi del bagno e delle ferrovie; pei gravi, che pur possono essere trasportati alle Terme in carrozza, la buona volontà ed i mezzi pecuniarii, li faranno decidere a ricorrere alle sorgenti, come gli operandi gravi vanno lontano in cerca del chirurgo specialista, come i tisici vanno alle isole Canarie. In pochi casi eccezionali il Governo manderà come ha sempre fatto l'acqua a domicilio dell’infermo. Così,  o signori Concessionarii io penso intorno a questo argomento, aspettando che chimici e geologi sviluppino i temi che io ho appena enunciati. Vorrei che il Governo mosso dai veri sentimenti della equità, bene ponderasse la quistione e meditasse prima di favorire il commercio e la speculazione colle apparenze di un umanitarismo non pratico. Intanto vorrei, considerando che nello stato presente delle conoscenze mediche intorno agli effetti curativi delle acque ed alle discutibili funzioni assorbenti della pelle, non si può onestamente rifiutare il concorso potente degli altri fattori sopradetti, dei quali ogni medico ed ogni infermo ha esperimentato da secoli l'utilità; considerando, che nel trasporto delle acque sono a temersi alcuni cambiamenti fisico-chimici; considerando che sono giustificati i dubbi di futuri mutamenti nella composizione chimica delle acque Salsoiodiche e forse anche di sconvolgimenti tellurici, se il rapido moltiplicarsi degli stabilimenti balneari obbligasse alla perforazione di altri pozzi artesiani; considerando che può temersi in avvenire la sofisticazione o le contraffazioni delle acque con quelle di altre sorgenti salsoiodiche; considerando che il vero umanitarismo sarà soddisfatto colla istituzione del Sanatorium od ospizio e colle cure invernali in Salsomaggiore; considerando che è obbligo del Governo di tutelare sotto ogni forma i bacini idrici senza venir meno alle ragioni dell’umanitarismo, vorrei domandare al Governo che il libero commercio di queste acque per bagno sia vietato in modo assoluto e per sempre. Io non so, o Signori, se divideranno le mie idee. Comprendo che il libero commercio delle acque alla loro Società frutterebbe pingui interesri. Ad ogni modo io ho risposto colle mie convinzioni alla richiesta da loro fattami.
Coi sensi della mia stima.
Di loro Dev.mo
Dott. Baistrocchi.

Tratto da
Guida Medica dei bagni e delle inalazioni di Salsomaggiore degli stabilimenti balneari e del Sanatorium Battei 1900

 

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