5 luglio 1928 – Corriere Emiliano – Gazzetta di Parma - La solenne cerimonia per la posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale di Salsomaggiore 5 luglio 1928 - Corriere Emiliano – Gazzetta di Parma - La solenne cerimonia per la posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale di Salsomaggiore  - Con una cerimonia solenne, austera, che ha raggiunto in certi momenti profonda commozione, si é domenica compiuta la posa della prima pietra della nuova chiesa parrocchiale di Salsomaggiore. Come abbiamo già avuto altra volta occasione di ricordare, la nuova chiesa sorgerà nella stessa località ove sorge l'attuale chiesa di S. Vitale, patrono di Salsomaggiore, che sarà demolita.

La costruzione di una Chiesa che rispondesse alle esigenze di un grande centro internazionale come Salsomaggiore, appariva una necessità di ordine normale. E già fin dal 1914 fu bandito un Concorso nazionale al quale presero parte i migliori Architetti di Italia. Ma i primi progetti apparvero troppo grandiosi, per cui fu deliberato di ridurre la mole del Tempio, in più modeste proporzioni e di possibile realizzazione. Il vincitore di quel primo progetto, l'architetto G. Arata, fu incaricato di presentare il secondo progetto, che è quello definitivo che si costruirà.
Il nuovo progetto ha sostituito la Croce greca a quella latina, nella planimetria dell'edificio, per poter avere un ampio sagrato, dinnanzi alla facciata principale e per poter sviluppare la scalea che conduce alla Chiesa Superiore. Perché il progetto, in realtà, e costituito da due parti: da quella inferiore, che sarà la cripta, e dalla Chiesa superiore, che sorgerà, in parte, sopra quella inferiore.
Anche lo stile del primitivo progetto ha subito una profonda e radicale trasformazione; il carattere lombardo, che ha dato una possente e caratteristica fisionomia a quasi tutte le nostre cattedrali del XII, XIII e XIV secolo, a cui era ispirato, secondo il bando di concorso il primo progetto, è stato sostituito con una ispirazione cinquecentesca, stile più consono e maggiormente adattabile alla croce greca.
La struttura interna della Chiesa Superiore corrisponderà, esattamente a quella esterna, che è costituita da un Pronao fiancheggiato da due piccole absidi, una delle quali dedicata alla Madonna della Salute di Lourdes, e mentre nell'altra troverà posto il Battistero; una grande cupola, alta circa trenta metri, che si sviluppa su di una pianta ottagonale, larga diciotto metri, sovrasta alla parte centrale del tempio, costituita da sette absidi, una per ogni lato dell'ottagono: tre di queste absidi saranno occupate dagli altari, due dalla cantoria, e dall'organo, mentre le due porte sull'asse trasversale dell'ottagono saranno suddivise in due piani per far posto ai matronei, che appariscono indispensabili per i fedeli cosmopoliti di Salsomaggiore.

***

I lavori di scavo del piano della Cripta, che sorgerà quasi al livello del nuovo viale che conduce alla Scalea Monumentale degli alberghi termali, sono stati eseguiti sotto la intelligente guida dell'Ing. Ettore Borghi. E qui e stata posata la prima pietra. Sull'area scavata nel fianco della collina, era stata costruita un'ampia platea, con una tribuna di fianco: addossato al margine della collina e stato posto l'altare dell'ampia platea, presero posto le autorità, i Membri del Comitato della costruenda Chiesa e numerosissimi invitati.
Le autorità erano rappresentate dal Cav. Giusiana per S. E. il Prefetto della Provincia, del Sig. Paolo Ferrari, Commissario del Fascio, in rappresentanza anche del Segretario Federale On. Remo Ranieri, il Senatore Quartieri, presidente del Consiglio di Amministrazione della Società R. Terme, il Cav. Sacchi per S. E. il Commissario del Comune Comm. Rizzatti, il Comm. Fulco Ruffini e il Gr. Uff. Valerio Marangoni, del Ministero delle Finanze, il Sig. Pioli, dei Sindacati in rappresentanza anche del Segretario Generale Cav. Domeneghini, il Dott. Impellizzeri, Commissario di P. S., il Cav Uff. Giberti; del Comitato della Chiesa erano presenti il Cav. Uff. Don Razza, la Marchesa Corradi, il Cav. Borello, le Signore Tanzi, Zancarini, Guidotti, Bussandri, Boschi, Grossi, Busani, il Cav. Ferrari, delle Terme; erano inoltre presenti il Comm. Olinto Della Lucia e il Cav. ing. Emilio Della Lucia, il Cav. Righi, S. E. il Comm. Paces, prefetto di Sondrio, l’ing. Carpanelli, il Cav. Uff. Gandolfi, il Cav. Rovelli, il Cav. Paglierini e un'infinità di Signori e Signore. Alle 9 giunse in automobile S. E. Mons. Menzani Emilio, Vescovo della Diocesi di Piacenza, da cui dipende la Chiesa Parrocchiale, accompagnato da Mons. Lodovico Mondini canonico del Capitolo Piacentino.
Si iniziò la cerimonia con la benedizione della pietra, e con la firma della pergamena che è stata chiusa in un bossolo metallico per essere poi chiusa nell’incavo della pietra angolare. Il rituale è compiuto da Mons. Menzani.
L'epigrafe, dettata da Mons. Canonico Prof. D. Faustino Botteri dice cosi:

VITTORIO EM. III ITALICUM
D. O. M.
Quod erat in omnium votisAedis novae Huius aleri oppiduli
Magnificentia Hautquaquam indignae
Lapis auspicalis
Incolis et hospitibus
Una gestientibus
Hic rite positus fuit
Pio XI summo Pontefice
Vittorio Em. III Italicum Rege
Benito Mussolinio Gubernii
Praeside
Kal. Iul. A. D. MCMXXVIII

La traduzione italiana è la seguente:
A Dio Ottimo Massimo — Assolvendo un voto universale — fra la concorde esultanza — di terrazzani e forestieri — fu posta qui la prime pietra — di un nuovo tempio — non inadeguato alla splendidezza — di questa illustre cittadina — sotto il Pontificato di Pio Papa XI — essendo Re d'Italia Vittorio Emanuele III — a capo del governo Benito Mussolini — il giorno 1. Luglio MCMXXVIII.

La pergamena viene firmata dalle autorità, dai Membri del Comitato e poi chiusa nel bossolo con varie monete del nostro tempo. Indi dopo la benedizione, la pietra e deposta nell'apposito cavo. Dopo la posa S. E. Mons. Menzani pronuncia un forbito discorsi esaltando la bellezza del rito cristiano, e rivolgendo vive parole di elogio a tutte le autorità, ai Membri del Comitato, ai generosi oblatori che hanno offerto cospicue somme così da permettere l'inizio dell'opera grandiosa. Indi è seguita la Santa Messa, e la benedizione officiate dall'Illustre Presule. Durante la Messa, una scelta orchestra diretta dal M. Corbellini Angelo, ha eseguito musica classica, accompagnando un coro di pie fanciulle.
Fu eseguito il Mattino della domenica, coro del Mendellsohn, finito e l'Ave Maria di Schubert, quessta cantata con voce squisita e con profondo senso d'arte dalla gentil signorina Ariggi Islede; Indi, all'elevazione, fu eseguita una ispirata bella melodia del M. Italo Azzoni di Parma.
Prima di chiudere la bella e commovente cerimonia S. E il Vescovo Menzani volle comunicare ai presenti il telegramma inviato da Sua Santità Pio XI, a mezzo del Cardinal segretario del Pontefice.
Esso dice: « Santo Padre compiacendosi posa prima pietra nuova chiesa Salsomaggiore forma voti felice compimento provvida iniziativa, invia di cuore auspicio divina assistenza confortatrice apostolica benedizione. Cardinale Gasparri. Rivolse infine a tutti la sua benedizione. E cosi la bella cerimonia chiuse.

18 ottobre 1934 - Corriere Emiliano - Anno XII - La solennne cerimonia per la posa della prima pietra della Chiesa superiore parrocchiale

"Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma"

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