E' nota l'attività antifascista e massonica di un certo signor Cammarata, impiegato al Comune di Salso. Questa attività è oggi, dopo il complotto di Roma, assai più criminosa e perciò deve essere stroncata. E' un dovere, questo, a cui ogni italiano non si può ne si deve sottrarre. E perciò gli Enti qui sottosegnati hanno inviato al Commissario Prefettizio di Salsomaggiore i seguenti telegrammi:
Regio Commissario Stroppa
Salsomaggiore
Questa Federazione chiede Vossignoria allontanamento immediato Impiegato Cammarata vilissimo nemico Fascio diffamatore et complice opposizioni locali. Segretario generale Aimi
Regio Commissario Stroppa
Salsomaggiore
Corporazione Provinciale Impiego esige immediato licenziamento Comune Salso impiegato Cammarata massone traditore Patria sovversivo elemento pericoloso stop Governo Fascista non dove oltre pagare chi attraverso criminosa opera assassina Nazione stop. Segretario: Pettini
Regio Commissario Stroppa
Salsomaggiore
Impiegato comunale Cammarata sobillatore trinceristi salsesi strumento Berenini et generale Cappello non deve permanere ufficio governativo dove tradisce anziché servire stop combattenti salsesi vogliono allontanamento triste figuro. Commissario straordinario Guatelli
Non dubitiamo che il Commissario Prefettizio, camicia nera, vorrà adottare subito nei confronti del signor Cammarata i provvedimenti richiesti.
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La giusta e sacrosanta iniziativa presa così vivacemente dai nostri amici Aimi, Pattini e Guatelli è l’esatta espressione d’uno stato d’animo comune a tutti i fascisti che conoscono le losche attività massoniche, antifasciste e antinazionali del prefato Cammarata.
Avevamo individuato da lungo tempo questo figuro trapiantato e lo tenevamo d’occhio nell’attesa che l’andata in vigore delle leggi per l’epurazione delle pubbliche amministrazioni degli impiegati sospetti, infedeli o comunque antistatali, ce lo levassero finalmente tra i piedi.
Ci accorgiamo ora che, nonostante il passo di carica con cui il Fascismo procede, l’applicazione di quella invocatissima legge igienica e profilattica si fa attendere più di quanto sia nell’interesse della nazione e del nostro vivissimo desiderio.
Dopo l’attentato al Duce del Fascismo e Capo del Governo, non è possibile attender più a lungo.
In nome di una suprema e legittima difesa della nazione è necessario che, come il Governo colpisce le Loggie, i Comuni fascisti mettano in condizione di non nuocere i singoli massoni, già individuati, conosciuti o bollati.
Ossequenti agli ordini categorici impartiti dal Duce e dall’on. Farinacci, non incitiamo le camicie nere a nessuna violenza sporadica e individuale; sia pur salva la schifa pellaccia di questi lividi, luridi e tremebondi figuri; ma quando essi oltre che massoni sono impiegati dello Stato, come Berenini o come Napoletani, o impiegati di comuni come il non su lodato Cammarata, il chiederne l’immediato allontanamento è il meno che possa pretendere la nostra esasperata sopportazione di fascisti. Ci auguriamo perciò che il Commissario Stroppa non ponga tempo in mezzo per adottare il provvedimento chiesto dai nostri amici in nome di tutto il fascismo parmense e della più elementare decenza politica.
Corriere Emiliano – 8 novembre 1925 - Quotidiano fascista
L’arresto del massone Cammarata
Abbiamo notizie da Salsomaggiore che ieri è stato arrestato insieme ad altri tre il famigerato massone Cammarata.
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Abbiamo espresso ieri, senza ambagi e senza perifrasi, la nostra schietta opinione sul massone Cammarata. Siamo lieti che le misure profilattiche e di decenza politica da noi invocate siano state prese con la debita sollecitudine. Auguriamoci che l’arresto – che ci interessa mediocremente – segua la destituzione dall’ufficio nel quale il viscido massone compie la sua opera deleteria.
Intermezzi massonici
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"Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica di Parma con Editrice Gazzetta di Parma"
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