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Salsomaggiore, 13 aprile - Ricorre oggi l'anniversario della Fondazione del Fascio di Salsomaggiore. L'avvenimento è così ricordato da chi visse quell'ora memoranda.
Sette anni or suo, promotore Angelo Colombo, e precisamente il 15 Aprile 1921 veniva la prima riunione dei giovani animosi che in un locale di un noto albergo cittadino convenivano appunto per fondare il Fascio di Salsomaggiore.
Angelo Colombo, il promotore ed i fedelissimi Renzo Beretta, Paolo Ferrari, Nando Preti, Felice Levi, Nino Pozzi, Mario Malberti, Achille Piccini, Giuseppe Fanelli, Gino Tonello, Giovanni Moreschi e Giovanni Paganuzzi. Assistevano pure amici di Fidenza e fra questi Remo Ranieri; l'attuale Deputato e Segretario Federale. Per il mancato intervento del delegato del Fascio di Parma non fu possibile dichiarare ufficialmente la costituzione del Fascio e fu solo il successivo giorno 24 aprile che ciò avvenne con la presenza del fascista Bartorelli di Parma, pura anima di squadrista e di Italiano. Da questa seconda adunanza uscì il primo segretario politico del fascio di Salso nella persona di Renzo Beretta. Fu immediatamente concretato un piano di azione e mezz'ora dopo, come primo segno di affermazione fascista, fu imposto l’ammaino della lurida bandiera rossa che si accampava nel fastigio della facciata del Palazzo Comunale. Onore a quei primi fascisti anche se taluno se ne staccò in seguito per le tremende responsabilità, che il compito esigeva. Essi furono la prima sfida offerta nella viltà di tutti i pavidi, fu la prima sfida alla bestia rossa imperante e trionfante.
Onore a loro.
Fonte: archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica del Comune di Parma in collaborazione con Editrice Gazzetta di Parma
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