David Rabbeno (1815 -1882) - Giornalista
David Rabbeno (1815 -1882) - Giornalista - Importante per Salsomaggiore per una sua pubblicazione del 1861 sulle "Condizioni economico-sociali di Salso". Attivo nei moti unitari, fu collaboratore della Rivista Israelitica e primo direttore della Gazzetta di Parma nel primo decennio dopo l’Unità. Lo storico quotidiano cittadino – fondato nel 1735 –, dopo un biennio di traversie finanziarie e di incertezze causate dalla caduta del governo ducale, che nel deteneva la proprietà, dal 1862 subì un processo di privatizzazione e passò sotto il suo controllo. Il nuovo proprietario e direttore, pur mantenendo la tradizionale pubblicazione di atti e bandi ufficiali del Governo, diede al giornale un’impronta più moderna con l’inserimento di articoli di cronaca e di politica.
1894 - Egisto Orlandi - Salsomaggiore - Manualetto di topografia
Avertenza premessa alla prima edizione - Questo libricciuolo è scritto per i ragazzi. Esso si presenta ai suoi piccoli lettori per condurli a visitare il loro Paese e invogliarli a conoscere le bellezze del resto d’Italia. Tale lo scopo che si propone. Non lo dimentichino i lettori grandi, cui questo libricciuolo per avventura capitasse alle mani.
Stabilimento Baistrocchi
l'Istituto, su progetto di Lodovico Terzi di Parma, fu inaugurato il 13 giugno 1897 alla presenza di autorità locali, numerosi medici, fra i quali Professori Porro, Tamburini, Caselli, Majocchi, Calderini, Cugini, Inzaffi, Truzzi, i Direttori degli Ospedali di Piacenza, Reggio, Mantova, Brescia ed altri distinti, Mattei e Ferrari di Reggio, Marchesi, Basilati, Borsini, Barilati di Piacenza e molti di Parma. Il Pof. Ettore Baistrocchi ebbe un solo ideale, quello di mettere le cure delle acque Salso-iodiche a beneficio dell'umanità sofferente, specialmente a vantaggio dei diseredati, dei poveri, di coloro che per effetto della denutrizione erano più che mai afflitti da gravi malattie, come gli scrofolosi. Convinto che il malato avesse il diritto di curarsi egli volle creare l'istituto dei poveri. Nasce così il Sanatorium che permise ai comitati di beneficenza, ai Comuni di inviare alle cure di Salsomaggiore migliaia e migliaia di persone.
1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 2. La Borgata di Salsomaggiore
1899, il Parmense e le sue stazioni balneari - 2. - La Borgata di Salsomaggiore - Lorenzo Molossi nel 1832 scriveva: « Il paese conta 196 case e 840 abitanti, divisi in 210 famiglie. V’è una scuola primaria, un chirurgo condotto, una farmacia e un piccolo Monte di Pietà e d’abbondanza. L’atmosfera vi è predominata dall’umidità in causa della evaporazione dei pozzi del sale; tutta volta gli abitanti vi protraggono assai la vita e le donne vi sono assai feconde e non di rado binano. »
Anche Davide Rabbeno, nella sua opera già citata, nel 1861 scriveva: 200 case, la più parte di meschino aspetto meno una eretta da ricco privato, formano tutta la borgata, la cui popolazione è di 1000 abitanti in 240 famiglie circa. Strade anguste ed incomode, non molto vasta piazza, lasciano desiderio di migliorie, verso le quali, a tributo del vero, giova dire alcune facili tendenze si manifestano. »
25 marzo 1903 - Gazzetta di Parma - Corriere Salsese - I tre fatti, un quarto ed un quinto — La piccola Citronia — Maschere e poeti — Nozze cospicue — I lacchè del Padre Eterno — Che cosa è il Numero 100.
25 marzo 1903 - Gazzetta di Parma - Corriere Salsese - I tre fatti, un quarto ed un quinto — La piccola Citronia — Maschere e poeti — Nozze cospicue — I lacchè del Padre Eterno — Che cosa è il Numero 100. Salsomaggiore 23 marzo 1903 - I fatti che ho esposti nelle mie corrispondenze passate servono a dimostrare questa determinata accusa; e cioè: vari Amministratori del Municipio di Salsomaggiore, che ho volta per volta nominati, nell'esercizio delle loro funzioni hanno compiuto atti, sebbene apparentemente legali, però nella sostanza immorali, con danno del Comune, e con vantaggio proprio o dei loro amici e congiunti.
Mercoledì 12 giugno 1929 - Corriere Emiliano (Gazzetta di Parma) – Quotidiano della Federazione Provinciale Fascista - Anno VII - La inaugurazione del “Poggio Diana„
Mercoledì 12 giugno 1929 - Corriere Emiliano (Gazzetta di Parma) – Quotidiano della Federazione Provinciale Fascista - Anno VII - La inaugurazione del “Poggio Diana„ - Salsomaggiore, 11 giugno - Con puntualità veramente nuovo regime, per quanto chi aveva seguito in questi giorni il ritmo vertiginoso e febbrile dei lavori, portati innanzi da squadre di operai che lavoravano a turni anche la notte, potesse dubitare che la data fissata per l’inaugurazione di questo magnifico ritrovo, avrebbe dovuta essere spostata, il miracolo si è compiuto. Domenica alle 21,30, le autorità, gli artefici, la stampa e molte signore e signorine hanno preso parte al banchetto inaugurale del «Poggio Diana» e hanno potuto ammirare, coi propri occhi, uno dei luoghi più incantevoli che la volontà umana ha creato, si può dire, dal nulla.
15 giugno 1939 - XVII - Discorso inaugurale della celebrazione del primo centenario della stazione termale di Salsomaggiore
Eccellenza, Signore, Camerati, innalzo il mio pensiero riverente al Duce Fondatore dell’impero, il cui spirito illumina ogni vicenda umile od eccelsa che comunque appartenga ai valori morali della vita nazionale.
E debbo confessarvi che parlo con qualche trepidazione in questa celebrazione centenaria e non solo perchè la mia parola non saprà adeguarsi al suo civile significato, ma perchè di fronte al tema da me scelto assai più per impulso di sentimento che per meditata ragione, vedo oggi giganteggiare le figure dei Fondatori di cui vorrei degnamente dire, così che sento come una desolata incapacità a inalzare tanto il pensiero quanto alta mi appare la loro statura.
20 gennaio 1928 - Corriere Emiliano - Il problema delle comunicazioni e la nuova strada del Montauro
20 gennaio 1928 - Corriere Emiliano - Il problema delle comunicazioni e la nuova strada del Montauro - Salsomaggiore, 19 gennaio. (l. a.). — Si è da lungo tempo riconosciuto che i problemi fondamentali e urgenti dai quali la stazione termale attendeva il suo moderno assetto e un più ampio respiro erano per lo meno tre: il problema del moderno attrezzamento dell’industria termale, considerata, innanzi tutto, nel suo aspetto igienico e idrologico; il problema dell’approvvigionamento idrico, che incombeva, con minacciose preoccupazioni, specialmente nel mese più attivo della stagione, il settembre; quello delle comunicazioni.